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Eventi News Welfare

Green LaMiS, a Milano kick off meeting il 3 e 4 luglio. Per rendere più verde l’ultimo miglio dei servizi sociali a domicilio

Nel progetto sono coinvolti 9 partner provenienti da 4 Paesi: Italia, Ungheria, Croazia e Germani. L’obiettivo è di trovare soluzioni di mobilità sostenibile per diminuire l’impatto ambientale e migliorare l’erogazione dei servizi pubblici a domicilio, attraverso una riduzione delle emissioni e del traffico

Il progetto Green LaMiS è finanziato dal Programma Interreg Centrale Europe e si concentra sullo sviluppo di una soluzione congiunta per rendere più verde l’ultimo miglio della fornitura di servizi sociali a domicilio nelle città di medie e piccole dimensioni dell’Europa centrale. 

 Attualmente, i servizi sociali a domicilio sono forniti dalle imprese sociali (SE) per conto delle autorità locali (LA) spesso in modo insostenibile e inefficiente. Molto spesso, quando si parla di mobilità sostenibile e di riduzione delle emissioni di CO2, i servizi di delivery si concentrano su quelle attività che prevedono il trasporto e la consegna a domicilio di prodotti e merci alle persone, mentre non viene considerato l’impatto ambientale legato allo svolgimento di attività a domicilio, soprattutto se legate alla cura e all’assistenza di persone fragili. 

La sfida del progetto Green LaMiS è dimostrare che applicando soluzioni di mobilità sostenibile e ottimizzando i modelli organizzativi, è possibile ottenere un miglioramento a beneficio dell’intera comunità. Il che si traduce in: servizi per tutti ma meglio organizzati; l’utilizzo di mezzi ecologici e sostenibili diversificati in base alle attività da svolgere: assistenza alle persone, assistenza infermieristica, consegne di pasti, trasporto di persone fragili, ecc.; e infine, in migliori condizioni di lavoro per gli operatori dei servizi. Il progetto ha una durata di 30 mesi e svilupperà in primo luogo una strategia comune e un piano d’azione fondato su uno strumento metodologico innovativo che si basa sul calcolo della Carbon Footprint combinato con indicatori aggiuntivi sulla morfologia territoriale e sulle caratteristiche dei servizi sociali erogati.

Ciò porterà alla sperimentazione sul campo  sia della strategia che del piano d’azione nei territori direttamente coinvolti (Bergamo – Italia, Szombathely –  Ungheria, Klis – Croazia) per ricavare gli elementi necessari per la formulazione di una soluzione congiunta . 

Ente capofila del progetto è la Fondazione Politecnico di Milano con un partenariato di soggetti multidisciplinari che coinvolgono: Consorzio Nazionale della Cooperazione Sociale CGM (IT), Comune di Bergamo (IT), Università di Passau – Dipartimento Centouris (DE), Westpannon Team – pubblic non profit ltd (HU), Comune di Szombately (HU), SZTAKI – Istituto di Informatica e Controllo (HU), Eupolis Grupa (HR), Comune di Klis (HR). 

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Eventi News Welfare

Oremo Energia Solidale, la prima CER solidale di Energie per la Comunità

Oremo Energia Solidale. La prima Comunità Energetica di EpC – Energie per Comunità, società creata da Fratello Sole e CGM per la gestione di CER solidali. Ne nasceranno altre 13 in tutta Italia. Oltre alla produzione di energia, l’erogazione di servizi di sostenibilità per il territorio.

A Biella, grazie al sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e all’intuizione di Cascina Oremo, nasce Oremo Energia Solidale, la prima Comunità Energetica di EpC – Energie per Comunità, società creata da Fratello Sole e CGM per la gestione di CER solidali. Oremo Energia Solidale è la prima di 14 comunità energetiche che Fratello Sole e CGM stanno creando in tutta Italia con il supporto di Fondazione Peppino Vismara e di Fondazione con il Sud.

Il modello su cui si basa è denominato Enernoi: sono progetti di energia condivisa e di sviluppo locale di cui gli enti del Terzo Settore sono promotori e protagonisti insieme alla cittadinanza, alle istituzioni e alle imprese. Oltre alla produzione di energia, prevedono l’erogazione di servizi di sostenibilità per il territorio, quali mobilità sostenibile, servizi per il welfare e il benessere delle persone e di distribuzione di prodotti equosolidali a km zero.

In questo caso l’incentivo economico che ne deriverà sarà utilizzato per consentire l’accesso delle famiglie ai servizi di Cascina Oremo, un polo inclusivo dedicato ad apprendimento, sport e orientamento, aperto alla comunità del territorio. 

Secondo le previsioni, saranno prodotti 402,65 MWh di energia, dei quali 168,94 MWh condivisi, evitando così l’emissione di 196,09 tonnellate di CO2 in atmosfera all’anno che corrispondono all’assorbimento di oltre 1000 alberi. Il Tasso di Autoconsumo sarà di circa il 40%, mentre il tasso di Energia Condivisa intorno al 78%.

La base installata e produttiva di partenza di 300 KWh potrà essere ampliata nel corso del tempo fino a 700 KWh. In questo modo, aumenterà la possibilità di intervenire in modo ulteriormente allargato ai bisogni delle persone con fragilità che abitano nel Biellese.

La CERS di Oremo si basa sullo scambio tra l’energia che produce grazie agli impianti e quella che è consumata dai soci della comunità, in un sistema orario e virtuale gestito dal Gestore dei Servizi Energetici. Questo sistema virtuoso trasformerà la connessione virtuale tra produttori e consumatori in un incentivo economico reale che il GSE erogherà direttamente alla CERS. E l’incentivo economico che ne deriverà sarà utilizzato per consentire l’accesso alle famiglie ai servizi della Cascina, dedicati a tutti con particolare attenzione alle nuove generazioni.

Soci fondatori della CERS di Oremo sono: Consorzio Sociale Il Filo da Tessere, La Vecchia Latteria srl, Centro Territoriale per il Volontariato Biella e Vercelli, Cooperativa Sociale Big Picture Learning, Cooperativa Sociale Maria Cecilia, Cooperativa di abitazione CaPi, Cooperativa Terre di Casa, Enoch snc, Semperlux srl. 

Siamo contenti che diventi realtà la prima CER modello Enernoi” commenta Sabina Bellione, presidente di EpC-Energie per la Comunità. “Le comunità energetiche sono il tema del momento, ne nasceranno moltissime nei prossimi mesi, nella nostra visione è però essenziale lavorare con le comunità e sui territori. La leva energetica è solo l’innesco di processi capaci di generare sviluppo locale a partire dai bisogni delle persone. Con questo modello stiamo lavorando alla creazione di 14 CER in Italia che faremo partire entro fine anno.

Cascina Oremo è un progetto strategico per la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e per la comunità biellese anche dal punto di vista della sperimentazione di nuove forme di cooperazione volte alla sostenibilità. In particolare, il contributo di 200.000 mila euro stanziato dalla Fondazione a favore del Consorzio Il Filo da Tessere ha permesso di realizzare a Biella la CERS “Oremo energia solidale”, che avrà come obiettivo produrre un ritorno economico che faciliterà l’accesso delle famiglie ai servizi di Cascina Oremo. Un obiettivo sociale che viene realizzato con i fondi della comunità che ancora una volta la Fondazione ha messo a disposizione del bene comune per generare, in senso letterale e metaforico, ‘energie condivise’. Già oggi, grazie all’utilizzo dei pannelli fotovoltaici installati presso l’edificio di SEMPERLUX, a pochi passi da Cascina Oremo, nell’ambito di un accordo di sistema, la stessa ha avuto nel primo anno di vita un significativo e positivo impatto energetico, in linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, grazie all’autoconsumo dell’energia prodotta” afferma Michele Colombo, Presidente Fondazione CR Biella.

Enrico Pesce, responsabile Ricerca e Sviluppo Consorzio Sociale Il Filo da Tessere e Fondatore della CERS Oremo Energia Solidale dichiara: “Siamo felici che proprio a Biella si stia coltivando un progetto lungimirante e sperimentale, che permetterà di condividere l’energia rinnovabile prodotta dal sole. La nascita e la costituzione sono il risultato del lavoro congiunto di enti territoriali – tra cui in primis la Fondazione CR Biella – e nazionali, che desideriamo ringraziare (Gruppo Cooperativo Cgm – Impresa Sociale Fratello Sole – Enernoi – ConfCooperative Piemonte Nord). La forte adesione, che c’è stata già in questa fase, dimostra da un lato una rilevante sensibilità degli attori locali verso i benefici ambientali che derivano dalla produzione di energia pulita, dall’altro conferma come la sostenibilità ambientale possa intrecciarsi proficuamente con la sostenibilità sociale che trova nella CERS una risposta innovativa e concreta, aumentando le opportunità delle famiglie biellesi di partecipare ad attività di apprendimento, sport, orientamento e inclusione che vengono svolte in Cascina Oremo. Questa sfida rivoluzionaria può aprire a sviluppi importanti anche per le aziende del territorio. Oremo Energia Solidale punta a crescere ed è aperta a nuove adesioni del mondo imprenditoriale, che con un minimo sforzo possono far parte di una comunità educante sostenibile“.

EpC- Energie per la Comunità / Enernoi è la società benefit creata da Fratello Sole e CGM Consorzio Nazionale della Cooperazione Sociale Gino Mattarelli per gestire e far crescere CER secondo un approccio innovativo denominato Enernoi. Un modello che concepisce l’energia è solo il punto di partenza per costruire comunità forti e aggreganti, capaci di garantire la durata delle CER e la loro sostenibilità nel tempo e, soprattutto, renderle fattori di sviluppo locale grazie ad un’economia di prossimità, solidale ed inclusiva. 

Le CER Enernoi mettono al centro il Terzo Settore di cui valorizzano la capacità e l’esperienza nell’operare nei territori, cooperando con tutti i soggetti locali, per aggregare e mantenere nel tempo una comunità attorno ad un progetto energetico. Enernoi.it 

Cascina Oremo è il nuovo polo dedicato ad apprendimento, sport, orientamento e inclusione di 8.981 mq con base Biella attivo dall’ottobre 2023. Una struttura sostenibile rigenerata con spazi multifunzionali, piscine, bricks’room e uno spazio multisensoriale interattivo. Il progetto, cofinanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini è stato reso possibile grazie ad un investimento complessivo di oltre 13 milioni di euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. La progettazione e realizzazione delle molteplici attività è a cura di Consorzio Sociale Il Filo da Tessere, la Cooperativa Sociale Domus Laetitiae, la Cooperativa Sociale Sportivamente, la Cooperativa Sociale Tantintenti. Cascinaoremo.it

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Eventi News Welfare

Trame di meraviglia, vent’anni del Consorzio Comunità Brianza

Vent’anni di progettazione nel sociale. Con e per la comunità. Il nostro socio Consorzio Comunità Brianza festeggia i suoi 20 anni con un evento speciale in programma il 24 maggio alla Reggia di Monza, dal titolo ‘Trame di meraviglia’.

Sono trame di meraviglia quelle tessute dal nostro socio Consorzio Comunità Brianza in vent’anni di attività con e per il proprio territorio. E noi saremo con loro per festeggiarle. Parteciperemo, infatti, all’evento speciale organizzato per il 24 maggio alla Reggia di Monza, un’occasione di festa, di riflessione e di scambio che parte dai vent’anni vissuti per guardare alle sfide sociali presenti e future.

Interverranno Roberto D’Alessio e Mario Riva, rispettivamente presidenti del Consorzio dal 2004 al 2017 e dal 2017 ad oggi, e i direttori Marta Moretti e Maurizio Barella. Saluti istituzionali che vogliono rappresentare il Consorzio tra passato e futuro con una chiave di lettura incentrata sul ‘coraggio di immaginare’.

Nella mattinata, la proiezione di un cortometraggio sui 20 anni e Il Salotto delle idee moderato da Flaviano Zandonai, nostro Sociologo e Open Innovation Manager, con Ferruccio De Bortoli, giornalista, saggista ed editorialista, sul ruolo del Terzo Settore, Claudia De Lillo, alias Elasti, giornalista, scrittrice, conduttrice radio e blogger sul sogno e sulla felicità, e Francesco Ceniti, giornalista sportivo e scrittore sulle storie di coraggio.

L’evento è l’occasione anche per lanciare il concorso per la nascita di una nuova impresa sociale di giovani. Ne parlerà Dafne Guida, consigliera del Consorzio Comunità Brianza.

Nel pomeriggio, due workshop: ‘House&Home: laboratorio sull’abitare sociale’ con Valentina D’Addato, Service&Experience Designer del Politecnico di Milano e dello IED, e ‘Alleanze territoriali per l’inclusione lavorativa di persone svantaggiate’ con Federica Castellucci, Dottoranda di ricerca ADAPT/Università degli studi di Siena e Coordinatrice Regionale di Mestieri Lombardia.

Coffe break e pranzo a cura di Tiki Catering, il catering inclusivo della Rete TikiTaka – Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, e cena a cura delle ragazze e dei ragazzi dell’Istituto Alberghiero Olivetti di Monza. Per chiudere, concerto jazz di ‘Ricca’s Classics Trio’.

Il Consorzio Comunità Brianza si prende cura di oltre 5.000 persone all’anno, tra giovani e adulti in situazione di povertà, emarginazione e fragilità e propone progetti educativi e di tutela dell’ambiente e della cultura.

Consorzio Comunità Brianza è un’impresa sociale, un consorzio di cooperative ed enti del terzo settore, che da 20 anni lavora sul territorio di Monza e Brianza per garantire il benessere della comunità e delle persone.

Il lavoro di CCB si fonda sulla profonda conoscenza della comunità in cui opera, dei suoi problemi e delle sue persone e offre una risposta concreta, ampia e professionale, allineata alle migliori prassi nazionali ed europee.

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Project Ricerca Welfare

Human Tech, l’innovazione aperta si può fare anche nell’imprenditoria sociale

Un anno di Human Tech, il programma nato dalla collaborazione tra CGM ed Entopan Innovation per supportare le imprese sociali nei percorsi di transizione digitale ed ecologica. Tiriamo le somme e rilanciamo.

Sarà proprio in occasione della Convention del prossimo 20-22 giugno che Human Tech – il programma di Open Innovation promosso da CGM in partnership con Entopan Innovation – compirà il suo primo anno di vita. Un traguardo importante che dà lo spunto per un rilancio.

Questi i KPI, gli indicatori chiave di prestazione: 4 imprese sociali pioniere hanno inaugurato il programma e altre 4 sono state coinvolte successivamente. L’obiettivo è quello di arrivare a 10 realtà entro fine anno. Una massa critica di un certo rilievo, segno che l’innovazione aperta si può fare anche nel campo dell’imprenditoria sociale. Non è solo una questione di mentalità e di approccio, ma un vero e proprio modello che ridefinisce le attività di ricerca e sviluppo, peraltro all’interno di imprese, come quelle sociali, dove l’apertura ai contesti, anche di innovazione, è o dovrebbe essere un tratto caratteristico.

Durante questo primo anno, insieme a Entopan Innovation abbiamo definito e affinato le tappe del programma lavorando molto sull’assessment organizzativo – perché l’innovazione ha bisogno di capacità di elaborazione e di “messa a terra” – e sul codesign di nuovi prodotti e servizi – perché l’innovazione è una costruzione condivisa con stakeholder interni ed esterni.

Ora ci apprestiamo a un ulteriore salto di qualità che consiste nel prototipare soluzioni che reggano alla prova della sostenibilità economica e degli impatti sociali e ambientali. Per questo abbiamo rafforzato la partnership con Entopan capitalizzando il loro ecosistema fatto di startup e provider tecnologici che operano in un quadro di “innovazione armonica”. Inoltre, abbiamo mantenuto saldo il legame con i sostenitori del programma – CGM Finance e Sefea Impact – perché, in quanto soggetti finanziari ben radicati nel nostro settore, possono aiutarci a trasformare in investimenti i nostri percorsi di Open Innovation. Per continuare a mettere, sempre, al centro dell’innovazione digitale e tecnologia le persone.

E se anche tu vuoi orientare la tua Impresa Sociale in modo consapevole verso i percorsi di transizione digitale, che sono ormai ineludibili per qualsiasi impresa, contatta il team di Human Tech, compilando il form sul sito.

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Finanza Project Ricerca Welfare

SerHub è on-line. Per un terzo settore protagonista della transizione energetica

Ristrutturazioni sostenibili nel Terzo Settore? Novità dal progetto Social Energy Renovations (SER). On-line il nuovo sito di SerHub, da cui è possibile chiedere informazioni per un accompagnamento personalizzato su progetti di efficientamento degli edifici sociosanitari ed educativi. I servizi: consulenza finanziaria, consulenza fiscale e assistenza tecnica. Per cooperative protagoniste della rivoluzione energetica e sociale.

SerHub è on-line. Il progetto di Social Energy Renovations (SER) che stimola la ristrutturazione sostenibile nel Terzo Settore, ha un nuovo sito da cui è possibile chiedere informazioni per un accompagnamento personalizzato su progetti di efficientamento degli edifici sociosanitari ed educativi.

SerHub è un progetto che ci vede coinvolti tra i fondatori, insieme alla nostra società strategica CGM Finance, alla società di investimento GNE Finance e al Consorzio Fratello Sole.

L’obiettivo di SerHub? Progettare, istituire e implementare un innovativo meccanismo di finanziamento del de-risking che comporti il finanziamento e la standardizzazione tecnica, l’aggregazione dei progetti, la valutazione dell’impatto sociale e il rafforzamento del credito.  In questo modo, le imprese sociali hanno accesso a ristrutturazioni sostenibili a prezzi accessibili, insieme all’assistenza tecnica, mentre gli investitori hanno accesso a investimenti sicuri e ad alto impatto, in linea con i criteri ESG e di investimento a impatto. 

  • 200 milioni di investimenti in energia pulita da generare in cinque anni
  • 893 tonnellate di emissioni di Co2 risparmiate
  • massiccio impatto sociale: mitigazione della povertà energetica, miglioramento dell’uguaglianza sociale, salute, benessere, produttività, alfabetizzazione finanziaria e coesione sociale complessiva. 
  • Consulenza finanziaria
  • Assistenza tecnica
  • Consulenza fiscale
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Storie Welfare

Il dottorando Nazir al Camping Cremona: “Lavoro e studio per aiutare l’economia agroalimentare africana”

Una bella storia dal Campeggio di Cremona, gestito dalla Cooperativa Nazareth di Cremona all’interno del contratto di rete attivato dal nostro socio Consorzio Solco Cremona: Nazir, dottorando all’Università Cattolica e receptionist al campeggio sogna di aiutare l’economia agroalimentare africana.

Si chiama Nazir Mohammed Habibu. Ha 37 anni e viene dal Ghana. Dal 2017 studia Economia Agraria e Alimentare a Cremona, al nuovo campus dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Attualmente sta frequentando un dottorato in Agrisystem. È il nuovo addetto alla reception del Camping Parco Po, il campeggio del Comune di Cremona situato lungo il fiume Po gestito dalla Cooperativa Nazareth di Cremona all’interno del contratto di rete attivato dal Consorzio Solco Cremona. “Ad aprile dello scorso anno – spiega Giuseppina Brignoli della Cooperativa Nazareth – avevamo bisogno di inserire nel nostro team un operatore che coprisse i turni serali di accoglienza ai turisti. Ci siamo rivolti al Servizio Stage dell’Università Cattolica, immaginando che un ingaggio leggero di questo tipo avrebbe fatto comodo a qualche universitario”.

Così è stato. “Un mio collega all’Università – racconta Nazir ha visto l’offerta e me l’ha segnalata. Ho deciso di rispondere perché il lavoro mi dava la possibilità di utilizzare sia l’italiano, sia l’inglese e perchè mi sembrava un impiego molto variegato”. Nazir ha quindi iniziato a lavorare al Campeggio, sfoderando il suo perfetto inglese (il 65% dei turisti che arrivano è straniero) e la sua capacità di accoglienza. “Nazir – il commento di Giuseppina – fa sentire i nostri ospiti a casa e li accompagna in tutte le fasi del soggiorno, dal check in al check out”.  “Del lavoro mi piace soprattutto la comunicazione – dice Nazir – Viene praticata con rispetto e con la massima attenzione alle esigenze dei nostri clienti. Un momento significativo? Gli incontri con turisti provenienti da tutta Europa, da Marocco, da Israele e dall’Australia. Durante il soggiorno, faccio loro molte domande perché mi piace condividere informazioni sul loro viaggio, sulle loro culture, sulle esperienze che hanno avuto in passato in Italia o al nostro campeggio”.

A dicembre, anche grazie al lavoro al Campeggio, Nazir è partito per il Ghana. Non tornava a casa da sei anni. “Come Cooperativa – prosegue Giuseppina – gli abbiamo concesso di concentrare tutte le ferie nel periodo di Natale per stare più tempo con la famiglia. Il pensiero che anche grazie al lavoro al Camping, Nazir si sia potuto permettere un ritorno a casa, ci fa molto piacere”. “È stato un momento molto emozionante rivedere la mia famiglia dopo così tanto tempo”, ha commentato il ragazzo.

Ora, l’ingaggio al campeggio prosegue e durerà per tutto il 2024. Un anno che si prospetta ricco di risultati positivi. Per il campeggio e per Nazir. “La pandemia ha buttato a terra numeri e indicatori del Camping – commenta Giuseppina – ma ci siamo ripresi e nel 2023 abbiamo raggiunto le 10.000 presenze annue con un aumento dei paesi di provenienza (soprattutto Germania, Francia, Svizzera, Austria, Olanda e Spagna) e la diversificazione della tipologia di soggiorno, dalla classica sosta camper, ai cicloturisti di VenTo (la ciclovia Venezia-Torino), dagli appassionati di musica o sportivi che partecipano ai tanti eventi cittadini fino agli espositori impegnati nelle fiere gastronomiche (e non solo) cremonesi. E’ accresciuta anche la richiesta di sosta non prolungata per motivi di lavoro o di studio, ad esempio in seguito a cambi di sede o di corsi di studio”.

E per Nazir che 2024 sarà? “Dopo il mio progetto di ricerca – racconta pensando al prossimo futuro – vorrei riuscire a fondare una ONG relativa ai Sistemi Agricoli Sostenibili per aiutare ad affrontare le questioni dell’economia agroalimentare in Ghana e in alcune parti dell’Africa subsahariana. Vorrei creare uno scambio professionale, coinvolgendo alcune PMI agroalimentari in Ghana ed esperti stranieri in tecnologia alimentare, sicurezza alimentare e gestione aziendale. L’obiettivo è quello di individuare soluzioni sostenibili per le PMI agroalimentari rispetto alla produzione di cibo di qualità e sicuro per il mercato africano e di creare opportunità di lavoro dignitose per i giovani nel settore agroalimentare”.

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Formazione News Welfare

Inserimenti lavorativi di qualità, call di Fondosviluppo per le cooperative

Una call – Inclusione.coop del Fondosviluppo – per supportare e qualificare percorsi di inserimento lavorativo e integrazione sociale di persone svantaggiate, a favore di Cooperative di tipo B e miste/ad oggetto plurimo (tipo A e B). Il nostro Consorzio CGM fornisce assistenza alle attività formative, accompagnamento e monitoraggio.

Fondosviluppo, il fondo mutualistico di Confcooperative, per promuovere lo sviluppo della cooperazione come da mission istituzionale, ha lanciato “Inclusion.Coop”, una call per sostenere le cooperative sociali nel percorso di inserimento lavorativo e di integrazione sociale di persone svantaggiate. L’obiettivo? Favorire un modello che mette a sistema risorse e competenze in una logica di sviluppo imprenditoriale.

Lo stanziamento ammonta a 500.000 euro e punta a supportare percorsi di inserimento lavorativo qualificati, basati su più pilastri che comprendono la formazione e l’integrazione sociale e relazionale a vantaggio delle persone assunte.

Ma chi può partecipare alla call? Sono ammesse Cooperative sociali di tipo B e miste/ad oggetto plurimo (tipo A e B) con prevalenza delle attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, desumibile dal fatturato, operanti in tutto il territorio nazionale ad esclusione delle Regioni dotate di un proprio Fondo Mutualistico (Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta). Le cooperative ammesse devono essere aderenti a Confcooperative e in regola con il versamento dei contributi associativi e del 3% del Fondo mutualistico. Non sono ammesse le cooperative che abbiano già beneficiato degli interventi del Fondosviluppo negli ultimi tre anni.

Fondosviluppo sostiene un numero massimo di tre lavoratori per ciascuna cooperativa ammessa alla call riconoscendo un contributo una tantum pari a massimo 7.000 euro per persona svantaggiata assunta.

Per le persone svantaggiate già assunte nel corso dei 12 mesi precedenti la candidatura, il contributo sarà riconosciuto in un’unica soluzione al momento dell’ammissione alla call. Per le persone svantaggiate che saranno assunte nel corso dei 12 mesi successivi alla data della candidatura, il contributo sarà riconosciuto in due tranche: la prima all’inizio del percorso formativo di inserimento e la seconda tranche al momento dell’assunzione.

Il nostro Consorzio CGM, insieme a Idee in Rete e su incarico di Fondosviluppo, fornirà assistenza alle attività formative, accompagnamento e monitoraggio.

Le richieste possono essere presentate fino al 31 marzo 2025 mediante invio all’indirizzo mail fondosviluppo@confcooperative.it della documentazione disponibile alla pagina dedicata sul sito di Fondosviluppo: CLICCA QUI.

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Finanza News Welfare

Welfare aziendale, c’è la partnership tra CGMoving e Banca Etica

Importante collaborazione tra la nostra società strategica CGMoving e Banca Etica, per offrire servizi di welfare aziendale attraverso la piattaforma WelfareX a soci e clienti della Banca. L’1% dei ricavi derivanti dai contratti di welfare aziendale, o altri contratti di consulenza, sarà destinato ad un fondo di solidarietà a sostegno di realtà del terzo settore.

“Il welfare aziendale deve risultare un investimento vantaggioso sia per l’azienda, sia per i beneficiari”. Nelle scorse settimane è stata annunciata una importante collaborazione tra la nostra società strategica CGMoving e Banca Etica, per offrire servizi di welfare aziendale attraverso la piattaforma WelfareX a soci e clienti della Banca.

“Sempre più soci e clienti – è intervenuto Marco Grassi dell’Ufficio Consulenza Investimenti e Bancassicurazione di Banca Etica ad un recente convegno di WelfareX – ci chiedono servizi dedicati ai propri dipendenti. C’è un incremento di attenzione delle imprese rispetto al proprio capitale umano. Sempre di più, le buone conciliazioni vita-lavoro, come le buone assistenze e i buoni servizi per i dipendenti, sono diventati una cifra distintiva per attrarre nuove risorse e anche per trattenere quelle che ci sono già, laddove la leva della retribuzione non è sempre agibile”. 

A febbraio del 2023, dunque, Banca Etica ha avviato una ricerca tra i provider di piattaforme. “Avevamo bisogno di compagni di strada con cui intenderci su questo tipo di progettualità e abbiamo trovato CGMoving e WelfareX – ha continuato Marco Grassi – Per questo gli elementi caratterizzanti del rapporto con CGMoving per la promozione di WelfareX non sono tanto sui servizi di piattaforma, comunque interessanti e particolari rispetto ad altre piattaforme, ma sulla capacità di rendere fruibile il servizio anche a chi magari se lo sente lontano. Abbiamo lavorato affinché questa iniziativa non fosse possibile solo in presenza di premi da erogare, ma più in presenza di una diversa modalità di intendere il rapporto di lavoro con i propri dipendenti o collaboratori”. Per questo motivo, la proposta è stata diversificata su diversi livelli.

“Un altro aspetto interessante di questa partnership è che vi sarà la possibilità per i soci in rete di Banca Etica, ovvero le piccole imprese, le botteghe, gli artigiani e le cooperative che attraverso Banca Etica propongono prodotti e servizi a prezzi speciali, di essere anche loro sulla piattaforma WelfareX”, ha aggiunto Marco Grassi.

Un tema aggiuntivo in corso di sviluppo è quello della messa a disposizione in piattaforma da parte di Banca Etica di prodotti e servizi di educazione finanziaria o di prima facilitazione nell’accesso al credito o ancora di previdenza o di protezione salute. 

La partnership, inoltre, si fonda su un impegno condiviso: destinare l’1% dei ricavi derivanti dai contratti di welfare aziendale, o altri contratti di consulenza, a un fondo di solidarietà a sostegno di realtà del terzo settore.

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Educazione Formazione Storie Welfare

Edugamers in tutta Italia per promuovere il gaming consapevole e le relazioni

Trenta Edugamers da Torino a Roma promuovono socializzazione, apprendimento e prevenzione attraverso i videogiochi. Martina di Crescere Insieme li coordina e dice: “Spesso i videogiochi sono fonte di tensione nelle famiglie. Il nostro approccio avvicina realtà e virtuale, avvicina le persone”

“Quando mi chiedono cosa succede in una Gaming Zone, racconto questo episodio. C’è un ragazzo che frequenta il nostro spazio e gioca sempre da solo allo stesso videogioco. In una modalità particolare: fa esplodere qualsiasi cosa e basta. L’Edugamer, dopo averlo osservato, gli lancia una sfida: costruire qualcosa che possa accogliere gli altri giocatori. Il ragazzo così comincia ad usare la dinamite per fare spazio e creare una sala per concerti con tanto di arredi per ospitare gli altri. Da quel momento inizia a giocare anche con altri ragazzi e a relazionarsi anche fuori dal gioco, facendosi ‘mentore’ per chi non sa utilizzare il videogioco. Questo è il lavoro dell’Edugamer, un lavoro dentro e fuori dal gioco”. Martina Gullone è psicologa e psicoterapeuta della Cooperativa Crescere Insieme di Torino e coordina gli Edugamers su tutto il territorio nazionale nell’ambito del progetto Edugamer for kids.

Ma cosa sono gli Edugamers? Sono professionisti con ottime abilità di gamer che giocano on-line con i ragazzi e li supportano nell’apprendere abilità e nel gestire tempo del gioco ed emozioni, sono consulenti educativi per le famiglie, sono delle guide adulte preparate di connessione tra reale e virtuale, tra esperienze di vita e gaming. “Abbiamo 30 Edugamers attivi da Varese a Roma – continua Martina – Abbiamo costituito una vera e propria community che attiviamo sulla base dei nostri eventi on-line e dei progetti sviluppati sui territori”.
Uno dei luoghi principali in cui opera l’Edugamer è l’EduGaming Zone, uno spazio sociale, un contesto protetto in cui praticare i videogiochi in compagnia, in modo da prevenire comportamenti che potrebbero dare origine a problemi o vere e proprie dipendenze. Al momento ce ne sono quattro concentrate tra Lombardia e Piemonte: tre nelle biblioteche e una in una scuola secondaria di primo grado. La prospettiva è quella di raddoppiarle. “Non abbiamo aperto le Zone in luoghi casuali – spiega la psicologa di Crescere Insieme – Sono tutti luoghi di cultura e già questo cambia l’approccio: anche i videogiochi possono essere strumenti culturali“.
Socializzazione e cooperazione, apprendimento di abilità e e capacità di gestire le emozioni, informazione e prevenzione sono i principali obiettivi perseguiti nelle EduGaming Zone a cui i ragazzi accedono gratuitamente tramite un sistema di tesseramento pensato per promuovere anche attività non legate strettamente al gioco.

“Spesso i videogiochi sono fonte di tensioni nelle famiglie. Lo sguardo che portiamo come Edugamers consente di avvicinare mondi diversi, di creare dei ponti generazionali, di dare le corrette informazioni anche sulle potenzialità di questi strumenti, di coniugare manualità nel gaming e maturità. Colleghiamo ciò che accade dento il gioco con ciò che accade fuori e viceversa per non lasciare i ragazzi da soli, per favorire relazioni, apprendimenti, per promuovere il divertimento sano”, la conclusione di Martina.

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Formazione News Ricerca Welfare

Kids4Impact, misuriamo e valorizziamo le trasformazioni del welfare educativo

Un progetto sostenuto da Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo, promosso dal Consorzio PAN, con il Consorzio CGM e Con.Opera come enti attuatori, e partner scientifico Fondazione Zanacan, per descrivere, quantificare e valorizzare i cambiamenti dei servizi educativi. 

Il welfare educativo sta vivendo un momento di forte trasformazione. Grazie alla crescita di finanziamenti mirati, ad esempio sulla povertà educativa minorile, e alle scelte strategiche e operative delle imprese sociali, l’offerta dei servizi si sta arricchendo, attingendo da ambiti non educativi in senso stretto (come quello culturale o artistico), i servizi per l’infanzia si stanno spostando anche all’interno di luoghi “non canonici” (ad esempio le esperienze in outdoor), c’è una migliore capacità di ingaggio delle comunità come attori educanti e un trasformazione digitale con l’avvento di piattaforme phygital.

Per descrivere, quantificare e valorizzare tutti questi cambiamenti, è nato il progetto “Kids4Impact”, sostenuto da Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo, promosso dal Consorzio PAN, con il Consorzio CGM e Con.Opera come enti attuatori, e partner scientifico Fondazione Zanacan. Abbiamo coinvolto 16 cooperative e 59 servizi educativi. Ora, sulla base delle loro testimonianze e dei loro contributi, stiamo perfezionando un nuovo dispositivo orientato all’individuazione dell’impatto che renda visibili i risultati delle attività generate dai servizi educativi. 

Fondamentale l’individuazione di KPI diversificati sulle diverse aree in rispondenza dei diversi indicatori su: benessere dei bambini, impatto sulle famiglie, impatto nella comunità di riferimento, integrazione con altre aree/settori, produttività delle imprese, rete di partner/collaborazioni. Il modello individuato sarà poi sperimentato, coinvolgendo un gruppo di valutatori e attraverso la realizzazione di laboratori metodologici. Questo progetto ci permette, inoltre, di creare un centro di competenza, una comunità di pratiche che acquisisca le competenze per l’applicazione del dispositivo e che si autoalimenti attraverso il continuo confronto e scambio di buone pratiche. 

“Il valore di questo progetto per CGM – il commento di Simona Taraschi, responsabile della nostra Area educazione – sta nel fatto che ci ha permesso, da un lato, di confrontarci come imprese e di condividere le dimensioni specifiche dei servizi educativi che riteniamo imprescindibili per misurare il benessere di bambini, famiglie, educatori e il livello di coesione/inclusione e accoglienza all’interno del contesto in cui il servizio è inserito. Dall’altro lato, il progetto, giunto all’avvio della fase di sperimentazione, ci permetterà di riconoscere il valore dei servizi educativi attraverso gli esiti riscontrati non solo sui diretti fruitori, ma anche sulle comunità educanti e questo, mi auguro, possa agire da volano nella sensibilizzazione e nell’approccio culturale dell’intera comunità, soprattutto laddove gli obiettivi numerici sui servizi educativi fissati dall’UE sono ancora lontani dall’essere raggiunti”.