Una percentuale piuttosto contenuta – 8,3% – di soggetti nonprofit dichiara di fare innovazione sociale. Tra questi si nota la presenza consistente di organizzazioni strutturate e di medio – lungo corso come le cooperative sociali. Per l’innovazione aperta la sfida posta da questi trend è chiara: avere imprese sociali attrezzate in termini organizzativi e di prodotti e servizi innovativi capaci di operare all’interno della “impact economy”. Il nostro programma Human tech, condotto con Entopan Innovation, ha proprio questo scopo. Ecco l’articolo di Flaviano Zandonai, nostro esperto di Open Innovation.
Alle recenti Giornate di Bertinoro per l’economia civile sono stati presentati alcuni dati “certificati” da fonti autorevoli come Istat e Unioncamere. Sono statistiche che chiamano in causa anche l’open innovation sulla quale stiamo investendo ormai da qualche anno, sia come pratica che come cultura organizzativa della rete CGM, così come ribadito nella “Bussola”, il nostro nuovo piano strategico. Il primo dato riguarda il numero di soggetti nonprofit che dichiara di fare innovazione sociale: si tratta di una percentuale piuttosto contenuta – 8,3% – dove però si nota una presenza un po’ più consistente di organizzazioni più strutturate e di medio – lungo corso come le cooperative sociali. Quasi a rafforzare questa tendenza c’è un altro dato – piuttosto critico – che riguarda la “denatalità” del comparto cooperativo, anche di quello sociale (-5,6% nel biennio 2021-2022). E’ vero che crescono fatturato e occupazione, segno di una progressiva strutturazione grazie a fusioni e aggregazioni, però manca il ricambio in entrata, fatto di startup capaci di esplorare nuovi settori.
Per l’innovazione aperta la sfida posta da questi trend è chiara: alzare il ritmo dei suoi processi, allargando il suo funnel e infrastrutturando il suo workflow. Perché sappiamo bene che senza la giusta cadenza è difficile “portare in goal” percorsi di innovazione, a maggior ragione se coinvolgono, in modo intenzionale, attori diversi. Nel caso di un’innovazione aperta che persegue obiettivi sociali e di natura trasformativa questi due capisaldi devono essere in parte ripensati, ed è quello che stiamo facendo con Human Tech, il nostro programma di open innovation concepito e gestito con Entopan Innovation.
Rispetto al funnel – l’imbuto a cui far accedere imprese sociali desiderose di individuare nuovi partner per le loro innovazioni – cerchiamo di fare in modo che sia popolato da soggetti il più possibile consapevoli ed attrezzati per sostenere il percorso. Ecco quindi che abbiamo costruito una fase di assessment tagliata su misura, con l’obiettivo di comprendere a quale innovazione le imprese sociali aspirano ma che sia al tempo stesso praticabile. Senza questo passaggio fatto di visione e pragmatismo è facile perdersi lungo un percorso che è articolato e complesso. La valutazione organizzativa è anche un primo risultato del percorso di Human Tech. Alle imprese sociali che partecipano viene infatti restituito un report sulla loro prontezza verso l’innovazione che può essere speso anche in altri contesti (bandi, progetti, investimenti).
E dopo l’assessment cosa prevede il flusso di lavoro? Un’enfasi molto spinta sulla coprogettazione (codesign) dell’innovazione, identificando sia la sfida (innovation challenge) che le prime soluzioni in termini di idee e prototipi di prodotti e servizi, ma anche di nuovi assetti produttivi e di governance. Un’attività, accompagnata anche questa dal nostro team, che consente di riaprire il dialogo con gli stakeholder dell’impresa sociale, sia interni (a cominciare dai lavoratori come nuova pratica di hr management) che esterni (fornitori, partner, finanziatori, comunità locali, ecc.).
Tutto questo con la prospettiva di un “next step” finalizzato a un vero e proprio investimento, magari attraverso startup davvero innovative, grazie ai partner CGM Finance e Sefea. L’obiettivo è avere imprese sociali attrezzate in termini organizzativi e di prodotti e servizi innovativi capaci di operare all’interno di una “impact economy” che si sta progressivamente strutturando grazie anche a imprese corporate, provider tecnologici, ecosistemi d’innovazione. Su quest’ultimo passaggio ci saranno novità a breve. Seguiteci quindi e per maggior info non esitate a contattarci.