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Spazio Aperto Servizi: Primo Premio per il Welfare

Welfare Index PMI: Spazio Aperto Servizi il primo classificatoE’ la Spazio Aperto Servizi, cooperativa milanese di tipo A, ad aggiudicarsi il primo premio WelFare lndex PMI 2018 per il Terzo Settore.

Il 10 aprile si è tenuto a Roma #WelfareIndexPMI l’evento dedicato al welfare aziendale. Per il terzo anno consecutivo Generali Italia, con la partecipazione di Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato Imprese e Confprofessioni,  ha analizzato il livello di welfare in 4.014 PMI italiane e presenta i risultati del Rapporto 2018. 18 PMI premiate per iniziative di welfare aziendale a favore dei propri dipendenti in 6 principali settori produttivi del nostro Paese: Industria, Commercio e Servizi, Agricoltura, Artigianato, Studi e Servizi Professionali e Terzo Settore.

A vincere il primo premio nella sezione Terzo Settore è stata la cooperativa sociale Spazio Aperto Servizi che dal 1993 promuove e porta benessere e cura alle persone attraverso la gestione di servizi socio-sanitari, assistenziali ed educativi a famiglie, anziani, adulti e minori, persone con disabilità sul territorio di Milano e hinterland.  Tra i principali obiettivi delle iniziative di welfare, il sostegno economico al reddito dei dipendenti. L’ 8o% dei dipendenti sono donne e perlopiù in part time. Molto spazio dunque alla flessibilità lavorativa e all’integrazione salariale durante la maternità per il raggiungimento del 100% dello stipendio. Per le operatrici che svolgono i vari servizi sul territorio è prevista inoltre l’interruzione lavorativa appena scoprono di essere incinte. Al rientro dalla maternità è previsto il ricollocamento lavorativo presso strutture differenti qualora venisse richiesto.

“Nei servizi alla persona e per Spazio Aperto Servizi i lavoratori sono la risorsa più importante; è su di loro che puntiamo e vogliamo creare sempre più condizioni di benessere e di valorizzazione dei talenti.” così Maria Grazia Campese, presidente della Cooperativa.

In ambito formativo, un programma articolato di corsi di tipo trasversale e specialistico. La copertura sanitaria e assistenziale è polivalente: oltre al fondo di categoria anche una mutua integrativa a rimborso/scontistica. Attiva anche una convenzione con un poliambulatorio al fine di arricchire la gamma di prestazioni offerte ai dipendenti dando loro degli sconti rilevanti. Molto importante è l’iniziativa che prevede di poter usufruire per i propri familiari (minori o non autosufficienti) dei servizi offerti dalla cooperativa con sconti che vanno dal 15 al 30%. Attivo anche un rimborso integrale dell’abbonamento ai mezzi pubblici di Milano e convenzioni di vario tipo con sconti vantaggiosi per servizi ludico/ricreativi, negozi, assicurazione auto e casa.

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Al via Familyhub mondi per crescere: un progetto per la famiglia

Al via “Familyhub: mondi per crescere”: il progetto che grazie alla figura del case-manager offre alle famiglie in difficoltà servizi educativi personalizzati.Al via “Familyhub: mondi per crescere”, il progetto multi-regionale di imprenditorialità sociale dedicato ai servizi educativi personalizzati per bambini  selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Capofila dell’iniziativa è il consorzio Co&So che opererà assieme ad una cordata di 33 partner, sia territoriali che nazionali, tra cui CGM, Oxfam, Dynamo Academy, Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Scienze dell’Educazione e Psicologia) e l’Istituto degli Innocenti. I territori su cui impatterà il progetto sono Firenze, Roma, Forlì, Potenza, Milano, Torino e Matera.

“Familyhub: Mondi per crescere” vuole ampliare l’accesso all’ educazione dei bambini grazie a un’innovativa personalizzazione dei servizi offerti alle famiglie unita ad azioni di sostegno economico.

In ogni territorio saranno aperti degli sportelli che, da una parte svolgeranno una funzione d’ascolto delle famiglie, e dall’ altra, forniranno risposte specifiche e concrete sul modello dei Family Hub già attivi e operanti nelle città di Firenze e Scandicci. Gli sportelli faranno perno sulla figura del case-manager che faciliterà l’accesso ai servizi e sarà l’elemento di raccordo tra l’utenza vulnerabile e i servizi messi a disposizione dal territorio come centri per l’impiego, servizi sociali, biblioteche, anagrafe, centri interculturali etc…

I servizi educativi saranno protagonisti di un autentico cambiamento di paradigma per offrire alle famiglie, in situazioni di fragilità, maggiore flessibilità oraria, attraverso aperture prolungate e attività di out reach come laboratori in piazza, nonché sviluppare progetti innovativi che prevedano l’uso del digitale. La famiglia sarà sostenuta e accompagnata anche attraverso il coinvolgimento di esperti nell’ambito sanitario (ad esempio alimentazione e vaccinazioni pediatriche), sostegno pedagogico (sonno, regole e gioco).

I soggetti promotori del progetto vogliono favorire un modus vivendi sostenibile per quelle famiglie che vivono in un contesto di fragilità reso ancora più difficile dalla crisi economica e occupazionale. Per questo i destinatari saranno minori nella fascia 0-6 anni e nuclei familiari con bambini (0-6 anni) che saranno individuati tramite i partner territoriali del progetto.

La priorità sarà data alle famiglie con bassa intensità di lavoro, famiglie a rischio povertà con un reddito disponibile (nell’anno precedente) inferiore alla soglia di rischio, famiglie che sperimentano gravi deprivazioni materiali (ritardo/morosità bollette, mutui, affitto), non adeguato riscaldamento in casa, impossibilità di sostenere spese impreviste, difficoltà a permettersi un pasto adeguatamente proteico per almeno 2 giorni, irrealizzabilità vacanze e indisponibilità economica per l’acquisto di tv a colori, lavatrice, macchina e telefono (Fonte: indicatori standardizzati a livello europeo da Eurostat). Attraverso queste specifiche azioni si intende intercettare le famiglie più vulnerabili per favorire così una maggiore conoscenza e consapevolezza della relazione con i servizi operanti sul territorio. Tutto questo sarà possibile grazie soprattutto alla realizzazione di 6 nuovi presidi territoriali di comunità volti a diminuire la percentuale di persone a rischio povertà. Non si tratta di interventi palliativi, ma di un progetto che vuole far nascere comunità educanti solidali sul territorio.

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Turismo e cultura: accessibile è meglio

Villa Tittoni affronta la disabilità sensorialeLiving Lab a porte chiuse la mattina e un convegno aperto al pubblico nel pomeriggio per discutere insieme sull’ accessibilità di Villa Tittoni e del progetto “Barriere Percettive”: questo il programma della giornata dedicata all’ accessibilità al turismo per persone con disabilità sensoriali che si terrà venerdì 13 aprile a Desio presso Villa Tittoni.

Barriere Percettive: turismo, cultura, accoglienza”, così si chiama il progetto sulla disabilità sensoriale che ci vede protagonisti insieme a ANMIL Milano, Immaginazione Lavoro, Mestieri Lombardia, ANS e ENAT con FAI ed ENS finanziato dal Fondo Regionale Lombardo per l’occupazione delle persone con disabilità.

E’ la Provincia di Monza e della Brianza che, in qualità di ente capofila di queste azioni di sistema regionali, ha valutato complessivamente 15 idee progettuali, accogliendone 4 per l’asse della disabilità sensoriale e 4 per l’asse del disability management. (Tutti i progetti sono consultabili al sito www.lavoripossibili.it).

“Turismo: accessibile è meglio” è lo slogan che abbiamo voluto dare al progetto a cui stiamo lavorando in questi mesi grazie anche al coinvolgimento dei consorzi e delle cooperative sui territori. Il nostro obiettivo è quello di far emergere esperienze di inserimento lavorativo per disabili sensoriali nell’ ambito del settore del turismo e della cultura.

Villa Tittoni a Desio, Palazzo Te a Mantova, BASE a Milano, Ostello Casa Rossa e Museo Internazionale del design ceramico a Laveno Mombello, questi sono i luoghi che abbiamo selezionato. Dopo un sopralluogo per studiare l’accessibilità dei luoghi e dei momenti di discussione (“living lab”) per capire quali soluzioni poter adottare, il progetto inserirà 12 disabili sensoriali nel mondo del lavoro, grazie a un tirocinio.

Dopo il piccolo living lab che si è tenuto al Museo Internazionale del design ceramico di Laveno Mombello, venerdì è il momento di Villa Tittoni. La giornata sarà suddivisa in due momenti: la mattina ci sarà un living lab a porte chiuse per individuare processi e modelli per andare verso l’accessibilità integrata offrendo ad un pubblico più vasto la possibilità di conoscere e visitare luoghi storico-architettonici e di cultura.

Nel pomeriggio, dalle ore 15:30 sarà il momento del convegno per discutere insieme dei risultati ottenuti nel living lab, parlare del progetto “Barriere Percettive: turismo, cultura, accoglienza” e per visitare insieme Villa Tittoni.

Qui il programma e qui le iscrizioni

(Il convegno sarà tradotto con LIS e sarà utilizzato un sistema di stenotipia visiva)