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Trame di meraviglia, vent’anni del Consorzio Comunità Brianza

Vent’anni di progettazione nel sociale. Con e per la comunità. Il nostro socio Consorzio Comunità Brianza festeggia i suoi 20 anni con un evento speciale in programma il 24 maggio alla Reggia di Monza, dal titolo ‘Trame di meraviglia’.

Sono trame di meraviglia quelle tessute dal nostro socio Consorzio Comunità Brianza in vent’anni di attività con e per il proprio territorio. E noi saremo con loro per festeggiarle. Parteciperemo, infatti, all’evento speciale organizzato per il 24 maggio alla Reggia di Monza, un’occasione di festa, di riflessione e di scambio che parte dai vent’anni vissuti per guardare alle sfide sociali presenti e future.

Interverranno Roberto D’Alessio e Mario Riva, rispettivamente presidenti del Consorzio dal 2004 al 2017 e dal 2017 ad oggi, e i direttori Marta Moretti e Maurizio Barella. Saluti istituzionali che vogliono rappresentare il Consorzio tra passato e futuro con una chiave di lettura incentrata sul ‘coraggio di immaginare’.

Nella mattinata, la proiezione di un cortometraggio sui 20 anni e Il Salotto delle idee moderato da Flaviano Zandonai, nostro Sociologo e Open Innovation Manager, con Ferruccio De Bortoli, giornalista, saggista ed editorialista, sul ruolo del Terzo Settore, Claudia De Lillo, alias Elasti, giornalista, scrittrice, conduttrice radio e blogger sul sogno e sulla felicità, e Francesco Ceniti, giornalista sportivo e scrittore sulle storie di coraggio.

L’evento è l’occasione anche per lanciare il concorso per la nascita di una nuova impresa sociale di giovani. Ne parlerà Dafne Guida, consigliera del Consorzio Comunità Brianza.

Nel pomeriggio, due workshop: ‘House&Home: laboratorio sull’abitare sociale’ con Valentina D’Addato, Service&Experience Designer del Politecnico di Milano e dello IED, e ‘Alleanze territoriali per l’inclusione lavorativa di persone svantaggiate’ con Federica Castellucci, Dottoranda di ricerca ADAPT/Università degli studi di Siena e Coordinatrice Regionale di Mestieri Lombardia.

Coffe break e pranzo a cura di Tiki Catering, il catering inclusivo della Rete TikiTaka – Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, e cena a cura delle ragazze e dei ragazzi dell’Istituto Alberghiero Olivetti di Monza. Per chiudere, concerto jazz di ‘Ricca’s Classics Trio’.

Il Consorzio Comunità Brianza si prende cura di oltre 5.000 persone all’anno, tra giovani e adulti in situazione di povertà, emarginazione e fragilità e propone progetti educativi e di tutela dell’ambiente e della cultura.

Consorzio Comunità Brianza è un’impresa sociale, un consorzio di cooperative ed enti del terzo settore, che da 20 anni lavora sul territorio di Monza e Brianza per garantire il benessere della comunità e delle persone.

Il lavoro di CCB si fonda sulla profonda conoscenza della comunità in cui opera, dei suoi problemi e delle sue persone e offre una risposta concreta, ampia e professionale, allineata alle migliori prassi nazionali ed europee.

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Storie

Inserimento detenuti, il fumetto diventa libro di testo all’università

L’esperienza di reinserimento lavorativo e sociale di uomini e donne sottoposti a Provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria in un graphic podcast realizzato dal Consorzio La Rada: “Peso alle parole dei protagonisti più che alle storie”.

E alla fine il ‘podcast illustrato’ diventa uno dei libri di testo degli studenti di Giurisprudenza dell’Università di Salerno. 

Il titolo è “Udepe Repè, la storia vera di un podcast mai pubblicato”. L’autore è Giulio Escalona, psicologo del Consorzio La Rada. Qui, da cinque anni si occupa di progettare servizi di inclusione per le persone più vulnerabili e, a tempo perso, disegna. L’occasione per mettere insieme professionalità e passione per l’illustrazione è arrivata con il progetto “Ponte” che da anni, grazie all’Udepe (Ufficio Distrettuale Esecuzione Penale Esterna) di Salerno, al Consorzio La Rada e ad altre cooperative sociali, si occupa di inserimento/reinserimento lavorativo e inclusione sociale di donne e uomini sottoposti a Provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, ovvero in affidamento in prova al Servizio sociale o in regime di detenzione domiciliare.

Protagonista in particolare del progetto (e anche del fumetto) la Cooperativa Stalker, socia del Consorzio, che, nella piana del Sele, una zona a vocazione agricola industriale, porta avanti un laboratorio di trasformazione di prodotti ortofrutticoli, con il coinvolgimento di persone con fragilità. “Nel progetto – racconta Giulio – sono stato coinvolto per la fase dedicata alla sensibilizzazione del territorio. Non volevamo fare il solito prodotto scritto e abbiamo pensato di realizzare dei podcast che, basandosi sulle parole e non sulle immagini, garantiscono la giusta ‘distanza di sicurezza’ per non esporre chi è coinvolto a una visibilità non corretta o a rappresentazioni stereotipate. Così sono andato nei diversi luoghi di lavoro con il registratore e ho parlato con le persone. Ho raccolto 40 ore di registrazioni. Mentre le trascrivevo per poi poter strutturare il podcast, mi è venuta l’idea del fumetto e ho cominciato a disegnare, sostenuto dai miei colleghi Giuseppe e Nicola”. La prima stesura è circolata in sordina tramite WhatsApp, raccogliendo feedback e molto entusiasmo. Anche quello del professore ordinario di Diritto Penale dell’Università di Salerno Francesco Schiaffo che “si è innamorato del graphic podcast, come lo ha definito lui”. L’università, quindi, ha contribuito alla pubblicazione della stesura definitiva, avvenuta a dicembre con Rosso Fisso edizioni, e contenente la prefazione della direttrice (ora ex) dell’Udepe Elisabetta Palmieri e la postfazione dello stesso Schiaffo.

In “Udepe Repè” i protagonisti hanno le impronte digitali al posto della testa. “Un pretesto grafico che mi ha consentito di unificare i personaggi e renderli anonimi – spiega lo psicologo di La Rada – E poi, le impronte digitali ce le abbiamo tutti, ma per qualcuno pesano di più”. “Le persone coinvolte cosa hanno detto del fumetto? – continua – Hanno apprezzato la delicatezza del gesto, l’aver dato peso alle loro parole, alle loro riflessioni e non alle loro storie di vita, spesso difficili”.

Alla fine, obiettivo sensibilizzazione più che raggiunto con la bella novità dell’inserimento del fumetto tra i libri di testo del corso di Diritto penale e Criminologia dell’università. “Questo fumetto ha fatto più di un post su Facebook come durata e pervasività – conclude Giulio – Abbiamo aperto una pista giusta, da perseguire. Ora l’obiettivo per il progetto Ponte è la continuità e sicuramente il fumetto può aiutare ad unire e a proseguire”.