Categorie
Formazione News Project

Dati e analisi per leggere e agire sulle risorse umane nel sociale. Il progetto PRISMA di Consolida

Ha vinto la prima edizione della call ‘Segnali dal futuro’ intitolata a Claudia Fiaschi e realizzata da CGM, in occasione della Convention di Bologna. Il progetto consiste in una piattaforma per migliorare l’attrazione, la retention e la gestione dei lavoratori delle cooperative sociali tramite analisi dati e politiche datadriven.

“Se penso al sottotitolo della Convention, questo è un progetto scaturito proprio dalle ‘intelligenze collettive’ delle nostre cooperative”. Chi parla è Lorenzo Guerra, presidente del Consorzio Consolida di Lecco. Il progetto è PRISMA, vincitore della prima edizione della call ‘Segnali dal futuro’ intitolata a Claudia Fiaschi e realizzata da CGM, in occasione della Convention di Bologna, per conoscere e valorizzare servizi, progetti, processi, pratiche e prodotti, contenenti innovazioni rispetto alla sfide trasformative e di frontiera sul tema “Dati, infrastrutture «phygital» e intelligenze collettive”.

“Abbiamo partecipato alla call – racconta Lorenzo Guerra – con la voglia di misurarci su un progetto innovativo, di metterci a confronto con altre esperienze. Aver vinto ci rende contenti e orgogliosi: l’applicazione di strumenti digitali non è certo il nostro core business, ma aver avuto il riscontro positivo da parte di persone esperte e con uno sguardo ampio, ci ha confermato che la direzione intrapresa è quella corretta”. Quale DIREZIONE? Quella di sviluppare strumenti digitali e processi per migliorare l’attrazione, la retention e la gestione dei lavoratori delle cooperative sociali tramite analisi dati e politiche datadriven. Il Consorzio Consolida ci sta ragionando fin dal 2021 e lavorando concretamente da circa un anno. Con una modalità collettiva, quella del Tavolo Risorse Umane che riunisce i referenti delle cooperative, Confcooperative dell’Adda e Unioncoop sul tema delle HR.

Lorenzo Guerra, presidente del Consorzio Consolida

“Dopo la pandemia – racconta il presidente di Consolida – ci siamo interrogati sulla mancanza di figure sociali da inserire nei nostri organici, una condizione che stava mettendo in difficoltà l’offerta di alcuni servizi. Avevamo l’esigenza di oggettivizzare le nostre percezioni. Abbiamo cominciato a raccogliere dati, ma poi ci siamo resi conto che occorreva rendere strutturale il processo”. Da qui, la realizzazione e la messa a disposizione delle cooperative di un Data Warehouse e di un Data Mart, alimentati con i dati del Centro Servizi Unioncoop Lecco – Sondrio che si occupa di servizi di consulenza del lavoro per le cooperative e quindi possiede informazioni preziose sulle Risorse Umane, ad esempio su contratti e stipendi.

Nel frattempo, Consolida ha concluso anche una ricerca condotta con Euricse dal titolo “Lavorare in cooperativa oggi: la voce dei nuovi professionisti della cura e il turn over nelle imprese sociali”, coinvolgendo oltre 1.200 giovani cooperatori, 24 cooperative e 2 consorzi territoriali. E ha strutturato sul progetto una collaborazione con la società Sixs, Soluzioni Informatiche per il Sociale, che da anni progetta in maniera condivisa e realizza soluzioni tecnologicheadatte ad affrontare le necessità emergenti delle cooperative sociali in ambito digitale. “Quali sono stati gli esiti di tutto questo lavoro? – continua Lorenzo GuerraInnanzitutto, le cooperative hanno ora dati uniformi, omogenei, efficienti e confrontabili, da inserire nelle proprie rendicontazioni sociali sul tema delle Risorse Umane. Con analisi multidimensionali, report e cruscotti. Ora, la sfida è quella alimentare ulteriormente il sistema aprendo ad altre fonti di dati e di implementare le capacità analitiche affinché le cooperative possano ricavare dai dati importanti insight per migliorare i propri processi decisionali”. Per fare questo occorre una figura professionale specifica, il Data Analyst, che sia in grado di collegare i numeri alle domande strategiche delle organizzazioni, interrogando i dati in maniera opportuna e creando dashboard su misura. “Una figura che non esiste nelle nostre organizzazioni – prosegue il presidente di Consolida – e che potremmo mettere a disposizione come rete. Il rischio, in alternativa, è quello di avere i dati ma trattarli male
oppure non trattarli proprio”
.

Il percorso di sviluppo ulteriore del progetto PRISMA è quindi da avviare, anche con la collaborazione di CGM, proprio in virtù della vittoria della call ‘Segnali dal futuro’. “A partire da quanto fatto – conclude Lorenzo Guerra – poter partecipare al percorso di Open Innovation di CGM è una grande opportunità. Per fare il salto, c’è bisogno di competenze sofisticate e di rete. Noi, per quanto ci compete, siamo felici di mettere a disposizione di altre realtà e del mondo della cooperazione in generale il nostro lavoro. Siamo convinti che solo insieme possiamo rispondere alle sfide trasformative dell’oggi, come quelle della transizione digitale anche nel campo dell’HR”.

Categorie
Formazione News

Master BEEurope: iscrizioni aperte per diventare esperti nella progettazione europea

Sono aperte le iscrizioni alla nuova edizione del “Master BEEurope” in europrogettazione, iniziativa formativa della Fondazione Triulza in collaborazione con CGM, DIESIS Network e CSVNet Lombardia, per chi vuole diventare esperto nella progettazione europea.

Un master di riferimento in Italia rivolto in particolare alle organizzazioni del Terzo Settore, dell’Economia Civile, ma anche ad aziende ed enti locali. Forma figure professionali e specializzate in materia di progettazione comunitaria.

Si rivolge a laureati e neolaureati, operatori del terzo settore, dell’economia civile, della pubblica amministrazione, liberi professionisti e consulenti.

In un periodo fortemente caratterizzato dall’impatto sociale ed economico della transizione digitale, green e demografica, avere accesso a fonti di finanziamento europee e partecipare alle reti e ai programmi comunitari rappresenta una possibilità di crescita e di innovazione irrinunciabile. Il Master in Europrogettazione – BEEurope implementa nel 2024 il programma didattico rafforzando gli strumenti di management dei progetti e le tecniche di progettazione volti a garantire una maggiore efficacia e impatto dei progetti e dei programmi.

  • Punti di forza: 28 ore di esercitazioni pratiche e docenti esperti e professionisti che lavorano nella presentazione e valutazione di progetti UE
  • Format ibrido: online + esercitazioni in presenza in MIND Milano Innovation District (fruibili anche online)
  • Durata del Master: 72 ore. Dal 14 ottobre al 23 novembre 44 ore da remoto con lezioni il venerdì pomeriggio (4 ore) e sabato mattina (4 ore). Dal 25 novembre al 29 novembre 28 ore in presenza (6 ore al giorno per una settimana)
  • Posti limitati. Valutazione delle candidature in tre step.

Gli interessati possono già inviare le proprie candidature che saranno valutate il 15 luglio26 agosto e 16 settembre, fino ad esaurimento posti. I candidati dovranno inviare il proprio CV a segreteria@fondazionetriulza.org e saranno contattati per un colloquio conoscitivo.

BCC Caravaggio mette a disposizione borse di studio per i suoi giovani soci – 90% della quota complessiva del Master.

“BEEurope, Bet on European Energies” è un sistema di strumenti di capacity building lanciato nel 2017 da Fondazione Triulza in partnership con Fondazione Cariplo per dare un sostegno concreto all’internazionalizzazione delle organizzazioni del Terzo Settore e dell’Economia Civile, migliorare la loro capacità di accedere ai fondi UE e partecipare a progetti internazionali d’innovazione sociale. Il progetto intende contribuire, con competenze, formazione, informazioni e servizi, alla crescita e al rafforzamento delle organizzazioni non profit e dell’economia civile.

Categorie
Eventi News Welfare

Green LaMiS, a Milano kick off meeting il 3 e 4 luglio. Per rendere più verde l’ultimo miglio dei servizi sociali a domicilio

Nel progetto sono coinvolti 9 partner provenienti da 4 Paesi: Italia, Ungheria, Croazia e Germani. L’obiettivo è di trovare soluzioni di mobilità sostenibile per diminuire l’impatto ambientale e migliorare l’erogazione dei servizi pubblici a domicilio, attraverso una riduzione delle emissioni e del traffico

Il progetto Green LaMiS è finanziato dal Programma Interreg Centrale Europe e si concentra sullo sviluppo di una soluzione congiunta per rendere più verde l’ultimo miglio della fornitura di servizi sociali a domicilio nelle città di medie e piccole dimensioni dell’Europa centrale. 

 Attualmente, i servizi sociali a domicilio sono forniti dalle imprese sociali (SE) per conto delle autorità locali (LA) spesso in modo insostenibile e inefficiente. Molto spesso, quando si parla di mobilità sostenibile e di riduzione delle emissioni di CO2, i servizi di delivery si concentrano su quelle attività che prevedono il trasporto e la consegna a domicilio di prodotti e merci alle persone, mentre non viene considerato l’impatto ambientale legato allo svolgimento di attività a domicilio, soprattutto se legate alla cura e all’assistenza di persone fragili. 

La sfida del progetto Green LaMiS è dimostrare che applicando soluzioni di mobilità sostenibile e ottimizzando i modelli organizzativi, è possibile ottenere un miglioramento a beneficio dell’intera comunità. Il che si traduce in: servizi per tutti ma meglio organizzati; l’utilizzo di mezzi ecologici e sostenibili diversificati in base alle attività da svolgere: assistenza alle persone, assistenza infermieristica, consegne di pasti, trasporto di persone fragili, ecc.; e infine, in migliori condizioni di lavoro per gli operatori dei servizi. Il progetto ha una durata di 30 mesi e svilupperà in primo luogo una strategia comune e un piano d’azione fondato su uno strumento metodologico innovativo che si basa sul calcolo della Carbon Footprint combinato con indicatori aggiuntivi sulla morfologia territoriale e sulle caratteristiche dei servizi sociali erogati.

Ciò porterà alla sperimentazione sul campo  sia della strategia che del piano d’azione nei territori direttamente coinvolti (Bergamo – Italia, Szombathely –  Ungheria, Klis – Croazia) per ricavare gli elementi necessari per la formulazione di una soluzione congiunta . 

Ente capofila del progetto è la Fondazione Politecnico di Milano con un partenariato di soggetti multidisciplinari che coinvolgono: Consorzio Nazionale della Cooperazione Sociale CGM (IT), Comune di Bergamo (IT), Università di Passau – Dipartimento Centouris (DE), Westpannon Team – pubblic non profit ltd (HU), Comune di Szombately (HU), SZTAKI – Istituto di Informatica e Controllo (HU), Eupolis Grupa (HR), Comune di Klis (HR).