Cerca
Categorie
Formazione News Project

Dati e analisi per leggere e agire sulle risorse umane nel sociale. Il progetto PRISMA di Consolida

Ha vinto la prima edizione della call ‘Segnali dal futuro’ intitolata a Claudia Fiaschi e realizzata da CGM, in occasione della Convention di Bologna. Il progetto consiste in una piattaforma per migliorare l’attrazione, la retention e la gestione dei lavoratori delle cooperative sociali tramite analisi dati e politiche datadriven.

“Se penso al sottotitolo della Convention, questo è un progetto scaturito proprio dalle ‘intelligenze collettive’ delle nostre cooperative”. Chi parla è Lorenzo Guerra, presidente del Consorzio Consolida di Lecco. Il progetto è PRISMA, vincitore della prima edizione della call ‘Segnali dal futuro’ intitolata a Claudia Fiaschi e realizzata da CGM, in occasione della Convention di Bologna, per conoscere e valorizzare servizi, progetti, processi, pratiche e prodotti, contenenti innovazioni rispetto alla sfide trasformative e di frontiera sul tema “Dati, infrastrutture «phygital» e intelligenze collettive”.

“Abbiamo partecipato alla call – racconta Lorenzo Guerra – con la voglia di misurarci su un progetto innovativo, di metterci a confronto con altre esperienze. Aver vinto ci rende contenti e orgogliosi: l’applicazione di strumenti digitali non è certo il nostro core business, ma aver avuto il riscontro positivo da parte di persone esperte e con uno sguardo ampio, ci ha confermato che la direzione intrapresa è quella corretta”. Quale DIREZIONE? Quella di sviluppare strumenti digitali e processi per migliorare l’attrazione, la retention e la gestione dei lavoratori delle cooperative sociali tramite analisi dati e politiche datadriven. Il Consorzio Consolida ci sta ragionando fin dal 2021 e lavorando concretamente da circa un anno. Con una modalità collettiva, quella del Tavolo Risorse Umane che riunisce i referenti delle cooperative, Confcooperative dell’Adda e Unioncoop sul tema delle HR.

Lorenzo Guerra, presidente del Consorzio Consolida

“Dopo la pandemia – racconta il presidente di Consolida – ci siamo interrogati sulla mancanza di figure sociali da inserire nei nostri organici, una condizione che stava mettendo in difficoltà l’offerta di alcuni servizi. Avevamo l’esigenza di oggettivizzare le nostre percezioni. Abbiamo cominciato a raccogliere dati, ma poi ci siamo resi conto che occorreva rendere strutturale il processo”. Da qui, la realizzazione e la messa a disposizione delle cooperative di un Data Warehouse e di un Data Mart, alimentati con i dati del Centro Servizi Unioncoop Lecco – Sondrio che si occupa di servizi di consulenza del lavoro per le cooperative e quindi possiede informazioni preziose sulle Risorse Umane, ad esempio su contratti e stipendi.

Nel frattempo, Consolida ha concluso anche una ricerca condotta con Euricse dal titolo “Lavorare in cooperativa oggi: la voce dei nuovi professionisti della cura e il turn over nelle imprese sociali”, coinvolgendo oltre 1.200 giovani cooperatori, 24 cooperative e 2 consorzi territoriali. E ha strutturato sul progetto una collaborazione con la società Sixs, Soluzioni Informatiche per il Sociale, che da anni progetta in maniera condivisa e realizza soluzioni tecnologicheadatte ad affrontare le necessità emergenti delle cooperative sociali in ambito digitale. “Quali sono stati gli esiti di tutto questo lavoro? – continua Lorenzo GuerraInnanzitutto, le cooperative hanno ora dati uniformi, omogenei, efficienti e confrontabili, da inserire nelle proprie rendicontazioni sociali sul tema delle Risorse Umane. Con analisi multidimensionali, report e cruscotti. Ora, la sfida è quella alimentare ulteriormente il sistema aprendo ad altre fonti di dati e di implementare le capacità analitiche affinché le cooperative possano ricavare dai dati importanti insight per migliorare i propri processi decisionali”. Per fare questo occorre una figura professionale specifica, il Data Analyst, che sia in grado di collegare i numeri alle domande strategiche delle organizzazioni, interrogando i dati in maniera opportuna e creando dashboard su misura. “Una figura che non esiste nelle nostre organizzazioni – prosegue il presidente di Consolida – e che potremmo mettere a disposizione come rete. Il rischio, in alternativa, è quello di avere i dati ma trattarli male
oppure non trattarli proprio”
.

Il percorso di sviluppo ulteriore del progetto PRISMA è quindi da avviare, anche con la collaborazione di CGM, proprio in virtù della vittoria della call ‘Segnali dal futuro’. “A partire da quanto fatto – conclude Lorenzo Guerra – poter partecipare al percorso di Open Innovation di CGM è una grande opportunità. Per fare il salto, c’è bisogno di competenze sofisticate e di rete. Noi, per quanto ci compete, siamo felici di mettere a disposizione di altre realtà e del mondo della cooperazione in generale il nostro lavoro. Siamo convinti che solo insieme possiamo rispondere alle sfide trasformative dell’oggi, come quelle della transizione digitale anche nel campo dell’HR”.

Categorie
Formazione News

Master BEEurope: iscrizioni aperte per diventare esperti nella progettazione europea

Sono aperte le iscrizioni alla nuova edizione del “Master BEEurope” in europrogettazione, iniziativa formativa della Fondazione Triulza in collaborazione con CGM, DIESIS Network e CSVNet Lombardia, per chi vuole diventare esperto nella progettazione europea.

Un master di riferimento in Italia rivolto in particolare alle organizzazioni del Terzo Settore, dell’Economia Civile, ma anche ad aziende ed enti locali. Forma figure professionali e specializzate in materia di progettazione comunitaria.

Si rivolge a laureati e neolaureati, operatori del terzo settore, dell’economia civile, della pubblica amministrazione, liberi professionisti e consulenti.

In un periodo fortemente caratterizzato dall’impatto sociale ed economico della transizione digitale, green e demografica, avere accesso a fonti di finanziamento europee e partecipare alle reti e ai programmi comunitari rappresenta una possibilità di crescita e di innovazione irrinunciabile. Il Master in Europrogettazione – BEEurope implementa nel 2024 il programma didattico rafforzando gli strumenti di management dei progetti e le tecniche di progettazione volti a garantire una maggiore efficacia e impatto dei progetti e dei programmi.

  • Punti di forza: 28 ore di esercitazioni pratiche e docenti esperti e professionisti che lavorano nella presentazione e valutazione di progetti UE
  • Format ibrido: online + esercitazioni in presenza in MIND Milano Innovation District (fruibili anche online)
  • Durata del Master: 72 ore. Dal 14 ottobre al 23 novembre 44 ore da remoto con lezioni il venerdì pomeriggio (4 ore) e sabato mattina (4 ore). Dal 25 novembre al 29 novembre 28 ore in presenza (6 ore al giorno per una settimana)
  • Posti limitati. Valutazione delle candidature in tre step.

Gli interessati possono già inviare le proprie candidature che saranno valutate il 15 luglio26 agosto e 16 settembre, fino ad esaurimento posti. I candidati dovranno inviare il proprio CV a segreteria@fondazionetriulza.org e saranno contattati per un colloquio conoscitivo.

BCC Caravaggio mette a disposizione borse di studio per i suoi giovani soci – 90% della quota complessiva del Master.

“BEEurope, Bet on European Energies” è un sistema di strumenti di capacity building lanciato nel 2017 da Fondazione Triulza in partnership con Fondazione Cariplo per dare un sostegno concreto all’internazionalizzazione delle organizzazioni del Terzo Settore e dell’Economia Civile, migliorare la loro capacità di accedere ai fondi UE e partecipare a progetti internazionali d’innovazione sociale. Il progetto intende contribuire, con competenze, formazione, informazioni e servizi, alla crescita e al rafforzamento delle organizzazioni non profit e dell’economia civile.

Categorie
Eventi News Welfare

Green LaMiS, a Milano kick off meeting il 3 e 4 luglio. Per rendere più verde l’ultimo miglio dei servizi sociali a domicilio

Nel progetto sono coinvolti 9 partner provenienti da 4 Paesi: Italia, Ungheria, Croazia e Germani. L’obiettivo è di trovare soluzioni di mobilità sostenibile per diminuire l’impatto ambientale e migliorare l’erogazione dei servizi pubblici a domicilio, attraverso una riduzione delle emissioni e del traffico

Il progetto Green LaMiS è finanziato dal Programma Interreg Centrale Europe e si concentra sullo sviluppo di una soluzione congiunta per rendere più verde l’ultimo miglio della fornitura di servizi sociali a domicilio nelle città di medie e piccole dimensioni dell’Europa centrale. 

 Attualmente, i servizi sociali a domicilio sono forniti dalle imprese sociali (SE) per conto delle autorità locali (LA) spesso in modo insostenibile e inefficiente. Molto spesso, quando si parla di mobilità sostenibile e di riduzione delle emissioni di CO2, i servizi di delivery si concentrano su quelle attività che prevedono il trasporto e la consegna a domicilio di prodotti e merci alle persone, mentre non viene considerato l’impatto ambientale legato allo svolgimento di attività a domicilio, soprattutto se legate alla cura e all’assistenza di persone fragili. 

La sfida del progetto Green LaMiS è dimostrare che applicando soluzioni di mobilità sostenibile e ottimizzando i modelli organizzativi, è possibile ottenere un miglioramento a beneficio dell’intera comunità. Il che si traduce in: servizi per tutti ma meglio organizzati; l’utilizzo di mezzi ecologici e sostenibili diversificati in base alle attività da svolgere: assistenza alle persone, assistenza infermieristica, consegne di pasti, trasporto di persone fragili, ecc.; e infine, in migliori condizioni di lavoro per gli operatori dei servizi. Il progetto ha una durata di 30 mesi e svilupperà in primo luogo una strategia comune e un piano d’azione fondato su uno strumento metodologico innovativo che si basa sul calcolo della Carbon Footprint combinato con indicatori aggiuntivi sulla morfologia territoriale e sulle caratteristiche dei servizi sociali erogati.

Ciò porterà alla sperimentazione sul campo  sia della strategia che del piano d’azione nei territori direttamente coinvolti (Bergamo – Italia, Szombathely –  Ungheria, Klis – Croazia) per ricavare gli elementi necessari per la formulazione di una soluzione congiunta . 

Ente capofila del progetto è la Fondazione Politecnico di Milano con un partenariato di soggetti multidisciplinari che coinvolgono: Consorzio Nazionale della Cooperazione Sociale CGM (IT), Comune di Bergamo (IT), Università di Passau – Dipartimento Centouris (DE), Westpannon Team – pubblic non profit ltd (HU), Comune di Szombately (HU), SZTAKI – Istituto di Informatica e Controllo (HU), Eupolis Grupa (HR), Comune di Klis (HR). 

Categorie
Eventi News Welfare

Oremo Energia Solidale, la prima CER solidale di Energie per la Comunità

Oremo Energia Solidale. La prima Comunità Energetica di EpC – Energie per Comunità, società creata da Fratello Sole e CGM per la gestione di CER solidali. Ne nasceranno altre 13 in tutta Italia. Oltre alla produzione di energia, l’erogazione di servizi di sostenibilità per il territorio.

A Biella, grazie al sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e all’intuizione di Cascina Oremo, nasce Oremo Energia Solidale, la prima Comunità Energetica di EpC – Energie per Comunità, società creata da Fratello Sole e CGM per la gestione di CER solidali. Oremo Energia Solidale è la prima di 14 comunità energetiche che Fratello Sole e CGM stanno creando in tutta Italia con il supporto di Fondazione Peppino Vismara e di Fondazione con il Sud.

Il modello su cui si basa è denominato Enernoi: sono progetti di energia condivisa e di sviluppo locale di cui gli enti del Terzo Settore sono promotori e protagonisti insieme alla cittadinanza, alle istituzioni e alle imprese. Oltre alla produzione di energia, prevedono l’erogazione di servizi di sostenibilità per il territorio, quali mobilità sostenibile, servizi per il welfare e il benessere delle persone e di distribuzione di prodotti equosolidali a km zero.

In questo caso l’incentivo economico che ne deriverà sarà utilizzato per consentire l’accesso delle famiglie ai servizi di Cascina Oremo, un polo inclusivo dedicato ad apprendimento, sport e orientamento, aperto alla comunità del territorio. 

Secondo le previsioni, saranno prodotti 402,65 MWh di energia, dei quali 168,94 MWh condivisi, evitando così l’emissione di 196,09 tonnellate di CO2 in atmosfera all’anno che corrispondono all’assorbimento di oltre 1000 alberi. Il Tasso di Autoconsumo sarà di circa il 40%, mentre il tasso di Energia Condivisa intorno al 78%.

La base installata e produttiva di partenza di 300 KWh potrà essere ampliata nel corso del tempo fino a 700 KWh. In questo modo, aumenterà la possibilità di intervenire in modo ulteriormente allargato ai bisogni delle persone con fragilità che abitano nel Biellese.

La CERS di Oremo si basa sullo scambio tra l’energia che produce grazie agli impianti e quella che è consumata dai soci della comunità, in un sistema orario e virtuale gestito dal Gestore dei Servizi Energetici. Questo sistema virtuoso trasformerà la connessione virtuale tra produttori e consumatori in un incentivo economico reale che il GSE erogherà direttamente alla CERS. E l’incentivo economico che ne deriverà sarà utilizzato per consentire l’accesso alle famiglie ai servizi della Cascina, dedicati a tutti con particolare attenzione alle nuove generazioni.

Soci fondatori della CERS di Oremo sono: Consorzio Sociale Il Filo da Tessere, La Vecchia Latteria srl, Centro Territoriale per il Volontariato Biella e Vercelli, Cooperativa Sociale Big Picture Learning, Cooperativa Sociale Maria Cecilia, Cooperativa di abitazione CaPi, Cooperativa Terre di Casa, Enoch snc, Semperlux srl. 

Siamo contenti che diventi realtà la prima CER modello Enernoi” commenta Sabina Bellione, presidente di EpC-Energie per la Comunità. “Le comunità energetiche sono il tema del momento, ne nasceranno moltissime nei prossimi mesi, nella nostra visione è però essenziale lavorare con le comunità e sui territori. La leva energetica è solo l’innesco di processi capaci di generare sviluppo locale a partire dai bisogni delle persone. Con questo modello stiamo lavorando alla creazione di 14 CER in Italia che faremo partire entro fine anno.

Cascina Oremo è un progetto strategico per la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e per la comunità biellese anche dal punto di vista della sperimentazione di nuove forme di cooperazione volte alla sostenibilità. In particolare, il contributo di 200.000 mila euro stanziato dalla Fondazione a favore del Consorzio Il Filo da Tessere ha permesso di realizzare a Biella la CERS “Oremo energia solidale”, che avrà come obiettivo produrre un ritorno economico che faciliterà l’accesso delle famiglie ai servizi di Cascina Oremo. Un obiettivo sociale che viene realizzato con i fondi della comunità che ancora una volta la Fondazione ha messo a disposizione del bene comune per generare, in senso letterale e metaforico, ‘energie condivise’. Già oggi, grazie all’utilizzo dei pannelli fotovoltaici installati presso l’edificio di SEMPERLUX, a pochi passi da Cascina Oremo, nell’ambito di un accordo di sistema, la stessa ha avuto nel primo anno di vita un significativo e positivo impatto energetico, in linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, grazie all’autoconsumo dell’energia prodotta” afferma Michele Colombo, Presidente Fondazione CR Biella.

Enrico Pesce, responsabile Ricerca e Sviluppo Consorzio Sociale Il Filo da Tessere e Fondatore della CERS Oremo Energia Solidale dichiara: “Siamo felici che proprio a Biella si stia coltivando un progetto lungimirante e sperimentale, che permetterà di condividere l’energia rinnovabile prodotta dal sole. La nascita e la costituzione sono il risultato del lavoro congiunto di enti territoriali – tra cui in primis la Fondazione CR Biella – e nazionali, che desideriamo ringraziare (Gruppo Cooperativo Cgm – Impresa Sociale Fratello Sole – Enernoi – ConfCooperative Piemonte Nord). La forte adesione, che c’è stata già in questa fase, dimostra da un lato una rilevante sensibilità degli attori locali verso i benefici ambientali che derivano dalla produzione di energia pulita, dall’altro conferma come la sostenibilità ambientale possa intrecciarsi proficuamente con la sostenibilità sociale che trova nella CERS una risposta innovativa e concreta, aumentando le opportunità delle famiglie biellesi di partecipare ad attività di apprendimento, sport, orientamento e inclusione che vengono svolte in Cascina Oremo. Questa sfida rivoluzionaria può aprire a sviluppi importanti anche per le aziende del territorio. Oremo Energia Solidale punta a crescere ed è aperta a nuove adesioni del mondo imprenditoriale, che con un minimo sforzo possono far parte di una comunità educante sostenibile“.

EpC- Energie per la Comunità / Enernoi è la società benefit creata da Fratello Sole e CGM Consorzio Nazionale della Cooperazione Sociale Gino Mattarelli per gestire e far crescere CER secondo un approccio innovativo denominato Enernoi. Un modello che concepisce l’energia è solo il punto di partenza per costruire comunità forti e aggreganti, capaci di garantire la durata delle CER e la loro sostenibilità nel tempo e, soprattutto, renderle fattori di sviluppo locale grazie ad un’economia di prossimità, solidale ed inclusiva. 

Le CER Enernoi mettono al centro il Terzo Settore di cui valorizzano la capacità e l’esperienza nell’operare nei territori, cooperando con tutti i soggetti locali, per aggregare e mantenere nel tempo una comunità attorno ad un progetto energetico. Enernoi.it 

Cascina Oremo è il nuovo polo dedicato ad apprendimento, sport, orientamento e inclusione di 8.981 mq con base Biella attivo dall’ottobre 2023. Una struttura sostenibile rigenerata con spazi multifunzionali, piscine, bricks’room e uno spazio multisensoriale interattivo. Il progetto, cofinanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini è stato reso possibile grazie ad un investimento complessivo di oltre 13 milioni di euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. La progettazione e realizzazione delle molteplici attività è a cura di Consorzio Sociale Il Filo da Tessere, la Cooperativa Sociale Domus Laetitiae, la Cooperativa Sociale Sportivamente, la Cooperativa Sociale Tantintenti. Cascinaoremo.it

Categorie
Eventi Formazione News Project

Convention, candida il tuo ‘segnale dal futuro’. La call dedicata a Claudia Fiaschi

Una call alla rete (e non solo) per conoscere e valorizzare i vostri ‘segnali dal futuro’, ovvero servizi, progetti, processi, pratiche e prodotti che contengono innovazioni rispetto alla sfide trasformative e di frontiera. La dedichiamo a Claudia Fiaschi, già presidente CGM e del Consorzio Coeso, Vicepresidente di Confcooperative e già Portavoce del Forum Terzo Settore, recentemente scomparsa.

In occasione della quindicesima edizione della Convention, CGM lancia una call interna ed esterna alla rete per esplorare, mappare e conoscere i “segnali dal futuro” che le organizzazioni stanno portando avanti e che meritano di essere condivisi perchè contengono un potenziale di innovazione.

Selezioneremo 6 segnali dal futuro per creare occasioni di apprendimento interni alla rete durante e dopo la convention.

Dedichiamo questa prima edizione della call a Claudia Fiaschi, già Presidente di CGM, del Consorzio Coeso, Vicepresidente nazionale di Confcooperative e Portavoce del Forum del Terzo Settore, recentemente scomparsa. Una donna che ha segnato in
maniera indelebile, con lucidità e visione, il cammino e lo sviluppo della cooperazione in Italia.

Un segnale dal futuro è qualcosa che contiene un seme di futuro. Possono essere servizi, progetti, processi, pratiche e prodotti che contengono innovazioni rispetto a sfide trasformative e di frontiera.

● Perchè siamo alla ricerca di strategie emergenti, intuizioni e direzioni che la rete sta portando avanti in risposta alle sfide del nostro tempo
● perchè crediamo nello scambio e nell’apprendimento interno alla rete
● perchè vogliamo supportare lo sviluppo di azioni “coraggiose”
● perchè vogliamo osservare da vicino e sostenere la nascita di esperienze innovative e sperimentali su alcune aree emergenti per noi strategiche

Dati, infrastrutture «phygital» e intelligenze collettive

La prima call di segnali dal futuro riguarda l’innovazione attraverso il digitale e l’uso dei dati. Siamo nel pieno di un’era data driven, che influisce in maniera evidente su preferenze, scelte di consumo, esercizio del potere. Il digitale, infatti, si presenta come un ambito di per sé trasformativo e “disruptive” e, al tempo stesso, il campo del “sociale” appare ancora come una frontiera di innovazione digitale, sia in termini di applicativi e strumenti ma anche di nuove culture d’uso.

L’impresa sociale, che nel tempo ha saputo costruire in modo artigianale una sua cultura del dato legata principalmente a esigenze di monitoraggio e rendicontazione, si trova oggi sempre più esposta a flussi informativi in grado di generare nuovi contesti all’incrocio tra analogico e digitale (piattaforme, metaverso, intelligenza artificiale ecc.) all’interno dei quali è possibile elaborare modelli innovativi di cura, educazione, inclusione. Da qui parte la necessità di intercettare e dare visibilità a quelle esperienze che stanno tendendo queste direzioni. L’impresa sociale può rappresentare lo scrigno di governance per tutelare e gestire i dati personali e collettivi come beni comuni, in particolare se relativi a dimensioni di fragilità e scelte personali, al fine di metterli al riparo da meccanismi sempre più evidenti e pervasivi di estrazione del valore.

Servono quindi nuove direzioni da perseguire per una gestione efficace e sostenibile della nuova disruption tecnologica.

Categorie
Eventi News Welfare

Trame di meraviglia, vent’anni del Consorzio Comunità Brianza

Vent’anni di progettazione nel sociale. Con e per la comunità. Il nostro socio Consorzio Comunità Brianza festeggia i suoi 20 anni con un evento speciale in programma il 24 maggio alla Reggia di Monza, dal titolo ‘Trame di meraviglia’.

Sono trame di meraviglia quelle tessute dal nostro socio Consorzio Comunità Brianza in vent’anni di attività con e per il proprio territorio. E noi saremo con loro per festeggiarle. Parteciperemo, infatti, all’evento speciale organizzato per il 24 maggio alla Reggia di Monza, un’occasione di festa, di riflessione e di scambio che parte dai vent’anni vissuti per guardare alle sfide sociali presenti e future.

Interverranno Roberto D’Alessio e Mario Riva, rispettivamente presidenti del Consorzio dal 2004 al 2017 e dal 2017 ad oggi, e i direttori Marta Moretti e Maurizio Barella. Saluti istituzionali che vogliono rappresentare il Consorzio tra passato e futuro con una chiave di lettura incentrata sul ‘coraggio di immaginare’.

Nella mattinata, la proiezione di un cortometraggio sui 20 anni e Il Salotto delle idee moderato da Flaviano Zandonai, nostro Sociologo e Open Innovation Manager, con Ferruccio De Bortoli, giornalista, saggista ed editorialista, sul ruolo del Terzo Settore, Claudia De Lillo, alias Elasti, giornalista, scrittrice, conduttrice radio e blogger sul sogno e sulla felicità, e Francesco Ceniti, giornalista sportivo e scrittore sulle storie di coraggio.

L’evento è l’occasione anche per lanciare il concorso per la nascita di una nuova impresa sociale di giovani. Ne parlerà Dafne Guida, consigliera del Consorzio Comunità Brianza.

Nel pomeriggio, due workshop: ‘House&Home: laboratorio sull’abitare sociale’ con Valentina D’Addato, Service&Experience Designer del Politecnico di Milano e dello IED, e ‘Alleanze territoriali per l’inclusione lavorativa di persone svantaggiate’ con Federica Castellucci, Dottoranda di ricerca ADAPT/Università degli studi di Siena e Coordinatrice Regionale di Mestieri Lombardia.

Coffe break e pranzo a cura di Tiki Catering, il catering inclusivo della Rete TikiTaka – Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, e cena a cura delle ragazze e dei ragazzi dell’Istituto Alberghiero Olivetti di Monza. Per chiudere, concerto jazz di ‘Ricca’s Classics Trio’.

Il Consorzio Comunità Brianza si prende cura di oltre 5.000 persone all’anno, tra giovani e adulti in situazione di povertà, emarginazione e fragilità e propone progetti educativi e di tutela dell’ambiente e della cultura.

Consorzio Comunità Brianza è un’impresa sociale, un consorzio di cooperative ed enti del terzo settore, che da 20 anni lavora sul territorio di Monza e Brianza per garantire il benessere della comunità e delle persone.

Il lavoro di CCB si fonda sulla profonda conoscenza della comunità in cui opera, dei suoi problemi e delle sue persone e offre una risposta concreta, ampia e professionale, allineata alle migliori prassi nazionali ed europee.

Categorie
Project Ricerca Welfare

Human Tech, l’innovazione aperta si può fare anche nell’imprenditoria sociale

Un anno di Human Tech, il programma nato dalla collaborazione tra CGM ed Entopan Innovation per supportare le imprese sociali nei percorsi di transizione digitale ed ecologica. Tiriamo le somme e rilanciamo.

Sarà proprio in occasione della Convention del prossimo 20-22 giugno che Human Tech – il programma di Open Innovation promosso da CGM in partnership con Entopan Innovation – compirà il suo primo anno di vita. Un traguardo importante che dà lo spunto per un rilancio.

Questi i KPI, gli indicatori chiave di prestazione: 4 imprese sociali pioniere hanno inaugurato il programma e altre 4 sono state coinvolte successivamente. L’obiettivo è quello di arrivare a 10 realtà entro fine anno. Una massa critica di un certo rilievo, segno che l’innovazione aperta si può fare anche nel campo dell’imprenditoria sociale. Non è solo una questione di mentalità e di approccio, ma un vero e proprio modello che ridefinisce le attività di ricerca e sviluppo, peraltro all’interno di imprese, come quelle sociali, dove l’apertura ai contesti, anche di innovazione, è o dovrebbe essere un tratto caratteristico.

Durante questo primo anno, insieme a Entopan Innovation abbiamo definito e affinato le tappe del programma lavorando molto sull’assessment organizzativo – perché l’innovazione ha bisogno di capacità di elaborazione e di “messa a terra” – e sul codesign di nuovi prodotti e servizi – perché l’innovazione è una costruzione condivisa con stakeholder interni ed esterni.

Ora ci apprestiamo a un ulteriore salto di qualità che consiste nel prototipare soluzioni che reggano alla prova della sostenibilità economica e degli impatti sociali e ambientali. Per questo abbiamo rafforzato la partnership con Entopan capitalizzando il loro ecosistema fatto di startup e provider tecnologici che operano in un quadro di “innovazione armonica”. Inoltre, abbiamo mantenuto saldo il legame con i sostenitori del programma – CGM Finance e Sefea Impact – perché, in quanto soggetti finanziari ben radicati nel nostro settore, possono aiutarci a trasformare in investimenti i nostri percorsi di Open Innovation. Per continuare a mettere, sempre, al centro dell’innovazione digitale e tecnologia le persone.

E se anche tu vuoi orientare la tua Impresa Sociale in modo consapevole verso i percorsi di transizione digitale, che sono ormai ineludibili per qualsiasi impresa, contatta il team di Human Tech, compilando il form sul sito.

Categorie
Finanza Project Ricerca Welfare

SerHub è on-line. Per un terzo settore protagonista della transizione energetica

Ristrutturazioni sostenibili nel Terzo Settore? Novità dal progetto Social Energy Renovations (SER). On-line il nuovo sito di SerHub, da cui è possibile chiedere informazioni per un accompagnamento personalizzato su progetti di efficientamento degli edifici sociosanitari ed educativi. I servizi: consulenza finanziaria, consulenza fiscale e assistenza tecnica. Per cooperative protagoniste della rivoluzione energetica e sociale.

SerHub è on-line. Il progetto di Social Energy Renovations (SER) che stimola la ristrutturazione sostenibile nel Terzo Settore, ha un nuovo sito da cui è possibile chiedere informazioni per un accompagnamento personalizzato su progetti di efficientamento degli edifici sociosanitari ed educativi.

SerHub è un progetto che ci vede coinvolti tra i fondatori, insieme alla nostra società strategica CGM Finance, alla società di investimento GNE Finance e al Consorzio Fratello Sole.

L’obiettivo di SerHub? Progettare, istituire e implementare un innovativo meccanismo di finanziamento del de-risking che comporti il finanziamento e la standardizzazione tecnica, l’aggregazione dei progetti, la valutazione dell’impatto sociale e il rafforzamento del credito.  In questo modo, le imprese sociali hanno accesso a ristrutturazioni sostenibili a prezzi accessibili, insieme all’assistenza tecnica, mentre gli investitori hanno accesso a investimenti sicuri e ad alto impatto, in linea con i criteri ESG e di investimento a impatto. 

  • 200 milioni di investimenti in energia pulita da generare in cinque anni
  • 893 tonnellate di emissioni di Co2 risparmiate
  • massiccio impatto sociale: mitigazione della povertà energetica, miglioramento dell’uguaglianza sociale, salute, benessere, produttività, alfabetizzazione finanziaria e coesione sociale complessiva. 
  • Consulenza finanziaria
  • Assistenza tecnica
  • Consulenza fiscale
Categorie
Storie Welfare

Il dottorando Nazir al Camping Cremona: “Lavoro e studio per aiutare l’economia agroalimentare africana”

Una bella storia dal Campeggio di Cremona, gestito dalla Cooperativa Nazareth di Cremona all’interno del contratto di rete attivato dal nostro socio Consorzio Solco Cremona: Nazir, dottorando all’Università Cattolica e receptionist al campeggio sogna di aiutare l’economia agroalimentare africana.

Si chiama Nazir Mohammed Habibu. Ha 37 anni e viene dal Ghana. Dal 2017 studia Economia Agraria e Alimentare a Cremona, al nuovo campus dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Attualmente sta frequentando un dottorato in Agrisystem. È il nuovo addetto alla reception del Camping Parco Po, il campeggio del Comune di Cremona situato lungo il fiume Po gestito dalla Cooperativa Nazareth di Cremona all’interno del contratto di rete attivato dal Consorzio Solco Cremona. “Ad aprile dello scorso anno – spiega Giuseppina Brignoli della Cooperativa Nazareth – avevamo bisogno di inserire nel nostro team un operatore che coprisse i turni serali di accoglienza ai turisti. Ci siamo rivolti al Servizio Stage dell’Università Cattolica, immaginando che un ingaggio leggero di questo tipo avrebbe fatto comodo a qualche universitario”.

Così è stato. “Un mio collega all’Università – racconta Nazir ha visto l’offerta e me l’ha segnalata. Ho deciso di rispondere perché il lavoro mi dava la possibilità di utilizzare sia l’italiano, sia l’inglese e perchè mi sembrava un impiego molto variegato”. Nazir ha quindi iniziato a lavorare al Campeggio, sfoderando il suo perfetto inglese (il 65% dei turisti che arrivano è straniero) e la sua capacità di accoglienza. “Nazir – il commento di Giuseppina – fa sentire i nostri ospiti a casa e li accompagna in tutte le fasi del soggiorno, dal check in al check out”.  “Del lavoro mi piace soprattutto la comunicazione – dice Nazir – Viene praticata con rispetto e con la massima attenzione alle esigenze dei nostri clienti. Un momento significativo? Gli incontri con turisti provenienti da tutta Europa, da Marocco, da Israele e dall’Australia. Durante il soggiorno, faccio loro molte domande perché mi piace condividere informazioni sul loro viaggio, sulle loro culture, sulle esperienze che hanno avuto in passato in Italia o al nostro campeggio”.

A dicembre, anche grazie al lavoro al Campeggio, Nazir è partito per il Ghana. Non tornava a casa da sei anni. “Come Cooperativa – prosegue Giuseppina – gli abbiamo concesso di concentrare tutte le ferie nel periodo di Natale per stare più tempo con la famiglia. Il pensiero che anche grazie al lavoro al Camping, Nazir si sia potuto permettere un ritorno a casa, ci fa molto piacere”. “È stato un momento molto emozionante rivedere la mia famiglia dopo così tanto tempo”, ha commentato il ragazzo.

Ora, l’ingaggio al campeggio prosegue e durerà per tutto il 2024. Un anno che si prospetta ricco di risultati positivi. Per il campeggio e per Nazir. “La pandemia ha buttato a terra numeri e indicatori del Camping – commenta Giuseppina – ma ci siamo ripresi e nel 2023 abbiamo raggiunto le 10.000 presenze annue con un aumento dei paesi di provenienza (soprattutto Germania, Francia, Svizzera, Austria, Olanda e Spagna) e la diversificazione della tipologia di soggiorno, dalla classica sosta camper, ai cicloturisti di VenTo (la ciclovia Venezia-Torino), dagli appassionati di musica o sportivi che partecipano ai tanti eventi cittadini fino agli espositori impegnati nelle fiere gastronomiche (e non solo) cremonesi. E’ accresciuta anche la richiesta di sosta non prolungata per motivi di lavoro o di studio, ad esempio in seguito a cambi di sede o di corsi di studio”.

E per Nazir che 2024 sarà? “Dopo il mio progetto di ricerca – racconta pensando al prossimo futuro – vorrei riuscire a fondare una ONG relativa ai Sistemi Agricoli Sostenibili per aiutare ad affrontare le questioni dell’economia agroalimentare in Ghana e in alcune parti dell’Africa subsahariana. Vorrei creare uno scambio professionale, coinvolgendo alcune PMI agroalimentari in Ghana ed esperti stranieri in tecnologia alimentare, sicurezza alimentare e gestione aziendale. L’obiettivo è quello di individuare soluzioni sostenibili per le PMI agroalimentari rispetto alla produzione di cibo di qualità e sicuro per il mercato africano e di creare opportunità di lavoro dignitose per i giovani nel settore agroalimentare”.

Categorie
Formazione News Welfare

Inserimenti lavorativi di qualità, call di Fondosviluppo per le cooperative

Una call – Inclusione.coop del Fondosviluppo – per supportare e qualificare percorsi di inserimento lavorativo e integrazione sociale di persone svantaggiate, a favore di Cooperative di tipo B e miste/ad oggetto plurimo (tipo A e B). Il nostro Consorzio CGM fornisce assistenza alle attività formative, accompagnamento e monitoraggio.

Fondosviluppo, il fondo mutualistico di Confcooperative, per promuovere lo sviluppo della cooperazione come da mission istituzionale, ha lanciato “Inclusion.Coop”, una call per sostenere le cooperative sociali nel percorso di inserimento lavorativo e di integrazione sociale di persone svantaggiate. L’obiettivo? Favorire un modello che mette a sistema risorse e competenze in una logica di sviluppo imprenditoriale.

Lo stanziamento ammonta a 500.000 euro e punta a supportare percorsi di inserimento lavorativo qualificati, basati su più pilastri che comprendono la formazione e l’integrazione sociale e relazionale a vantaggio delle persone assunte.

Ma chi può partecipare alla call? Sono ammesse Cooperative sociali di tipo B e miste/ad oggetto plurimo (tipo A e B) con prevalenza delle attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, desumibile dal fatturato, operanti in tutto il territorio nazionale ad esclusione delle Regioni dotate di un proprio Fondo Mutualistico (Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta). Le cooperative ammesse devono essere aderenti a Confcooperative e in regola con il versamento dei contributi associativi e del 3% del Fondo mutualistico. Non sono ammesse le cooperative che abbiano già beneficiato degli interventi del Fondosviluppo negli ultimi tre anni.

Fondosviluppo sostiene un numero massimo di tre lavoratori per ciascuna cooperativa ammessa alla call riconoscendo un contributo una tantum pari a massimo 7.000 euro per persona svantaggiata assunta.

Per le persone svantaggiate già assunte nel corso dei 12 mesi precedenti la candidatura, il contributo sarà riconosciuto in un’unica soluzione al momento dell’ammissione alla call. Per le persone svantaggiate che saranno assunte nel corso dei 12 mesi successivi alla data della candidatura, il contributo sarà riconosciuto in due tranche: la prima all’inizio del percorso formativo di inserimento e la seconda tranche al momento dell’assunzione.

Il nostro Consorzio CGM, insieme a Idee in Rete e su incarico di Fondosviluppo, fornirà assistenza alle attività formative, accompagnamento e monitoraggio.

Le richieste possono essere presentate fino al 31 marzo 2025 mediante invio all’indirizzo mail fondosviluppo@confcooperative.it della documentazione disponibile alla pagina dedicata sul sito di Fondosviluppo: CLICCA QUI.