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Seminario Europeo Per il Progetto MASP

Si terrà venerdì 21 febbraio a Bruxelles il seminario europeo “Verso un piano di azione europeo per attuare il pilastro europeo dei diritti sociali: conciliazione vita- lavoro” per il progetto MASP – Master Parenting in Work and Life di cui siamo partner.

Il progetto MASP

Il progetto MASP – Master Parenting in Work and Life è un progetto finanziato dall’UE finalizzato non solo ad aiutare le persone a conciliare l’equilibrio tra la propria vita e l’occupazione, ma anche a incentivare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.

Gli obiettivi specifici sono:

  • sviluppare e testare una strategia di work-life balance innovativa incentrata su due programmi: uno dedicato alle donne disoccupate l’altro rivolto alle imprese e ai loro lavoratori;
  • migliorare le capacità e le conoscenze degli attori chiave coinvolti nel processo di conciliazione tra lavoro e vita privata al fine di renderli più consapevoli e implementare misure innovative;
  • sviluppare una partnership multilivello e multi stakeholder sostenibile al fine di creare un modello integrato di intervento;
  • promuovere la conoscenza e la condivisione di esperienze tra i diversi soggetti partecipanti;
  • facilitare l’accesso alle informazioni sui diritti di protezione sociale attraverso la creazione di “kit genitoriali” che includeranno schede  informative, la guida MASP, le credenziali per l’accesso ad una piattaforma digitale.

Il Partenariato del progetto MASP

Lead partner

  • Comune di Milano

Partner

  • Agenzia del Lavoro della Provincia Autonoma di Trento – ITALIA
  • AFOL Metropolitana – ITALIA
  • Associazione BIN ITALIA – ITALIA
  • API (associazione piccole medie imprese) – ITALIA
  • Gruppo Cooperativo CGM – ITALIA
  • EUROSMAC
  • LBV (maam Life Based Learning)
  • REVES Network
  • AICCON

Il Seminario

Nonostante una serie di recenti iniziative a livello europeo e negli stati membri, i genitori – e in particolare le mamme – continuano ad affrontare difficoltà a conciliare (e ad accedere) lavoro e famiglia. Inoltre, il tasso di impiego femminile è ancora molto basso rispetto a quello maschile (11,6% nel 2018). Rispetto al part-time, il divario tra donne e uomini con bambini è ancora più alto (30,8%).

Oltre tutto, alcune politiche e iniziative di conciliazione a volte falliscono visto che non corrispondono alla vita reale di molti genitori – delle realtà che possono essere anche molto diverse in base alla tipologia delle famiglie, disoccupazione, mancanza di competenze, disabilità ecc. Il pilastro europeo dei diritti sociali include un numero di principi che potrebbero rafforzare i diritti delle madri e dei padri.

Questo seminario europeo invita le città e le regioni, i lavoratori, sindacati, l’economia sociale, la società civile, rappresentanti delle istituzioni europee e altre organizzazioni e persone interessate a:

  • scoprire le buone pratiche delle città e regioni e delle imprese della società civile nella promozione della conciliazione vita-lavoro con un focus particolare (ma non esclusivo) su alcuni gruppi come disoccupati e donne senza qualifica professionale;
  • discutere nuovi modelli di conciliazione e “sinergia vita-lavoro” che vanno oltre azioni individuali e promuovono la cooperazione tra genitori, governi locali e amministrazioni, imprese sociali, società civile e altri player;
  • riflettere su azioni concrete da proporre alla nuova Commissione e al parlamento europeo per attuare il pilastro europeo dei diritti sociali.

Scopri il programma

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La presente pubblicazione ha ricevuto un sostegno finanziario dal programma dell’Unione europea per l’occupazione e l’innovazione sociale “EaSI” (2014-2020).

Esclusione di responsabilità

Le informazioni, la documentazione e i dati contenuti in questo documento sono di esclusiva responsabilità dell’autore e non riflettono necessariamente il parere della Commissione europea. La Commissione europea non è responsabile per l’uso che può essere fatto delle informazioni qui contenute.

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Al via Familyhub mondi per crescere: un progetto per la famiglia

Al via “Familyhub: mondi per crescere”: il progetto che grazie alla figura del case-manager offre alle famiglie in difficoltà servizi educativi personalizzati.Al via “Familyhub: mondi per crescere”, il progetto multi-regionale di imprenditorialità sociale dedicato ai servizi educativi personalizzati per bambini  selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Capofila dell’iniziativa è il consorzio Co&So che opererà assieme ad una cordata di 33 partner, sia territoriali che nazionali, tra cui CGM, Oxfam, Dynamo Academy, Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Scienze dell’Educazione e Psicologia) e l’Istituto degli Innocenti. I territori su cui impatterà il progetto sono Firenze, Roma, Forlì, Potenza, Milano, Torino e Matera.

“Familyhub: Mondi per crescere” vuole ampliare l’accesso all’ educazione dei bambini grazie a un’innovativa personalizzazione dei servizi offerti alle famiglie unita ad azioni di sostegno economico.

In ogni territorio saranno aperti degli sportelli che, da una parte svolgeranno una funzione d’ascolto delle famiglie, e dall’ altra, forniranno risposte specifiche e concrete sul modello dei Family Hub già attivi e operanti nelle città di Firenze e Scandicci. Gli sportelli faranno perno sulla figura del case-manager che faciliterà l’accesso ai servizi e sarà l’elemento di raccordo tra l’utenza vulnerabile e i servizi messi a disposizione dal territorio come centri per l’impiego, servizi sociali, biblioteche, anagrafe, centri interculturali etc…

I servizi educativi saranno protagonisti di un autentico cambiamento di paradigma per offrire alle famiglie, in situazioni di fragilità, maggiore flessibilità oraria, attraverso aperture prolungate e attività di out reach come laboratori in piazza, nonché sviluppare progetti innovativi che prevedano l’uso del digitale. La famiglia sarà sostenuta e accompagnata anche attraverso il coinvolgimento di esperti nell’ambito sanitario (ad esempio alimentazione e vaccinazioni pediatriche), sostegno pedagogico (sonno, regole e gioco).

I soggetti promotori del progetto vogliono favorire un modus vivendi sostenibile per quelle famiglie che vivono in un contesto di fragilità reso ancora più difficile dalla crisi economica e occupazionale. Per questo i destinatari saranno minori nella fascia 0-6 anni e nuclei familiari con bambini (0-6 anni) che saranno individuati tramite i partner territoriali del progetto.

La priorità sarà data alle famiglie con bassa intensità di lavoro, famiglie a rischio povertà con un reddito disponibile (nell’anno precedente) inferiore alla soglia di rischio, famiglie che sperimentano gravi deprivazioni materiali (ritardo/morosità bollette, mutui, affitto), non adeguato riscaldamento in casa, impossibilità di sostenere spese impreviste, difficoltà a permettersi un pasto adeguatamente proteico per almeno 2 giorni, irrealizzabilità vacanze e indisponibilità economica per l’acquisto di tv a colori, lavatrice, macchina e telefono (Fonte: indicatori standardizzati a livello europeo da Eurostat). Attraverso queste specifiche azioni si intende intercettare le famiglie più vulnerabili per favorire così una maggiore conoscenza e consapevolezza della relazione con i servizi operanti sul territorio. Tutto questo sarà possibile grazie soprattutto alla realizzazione di 6 nuovi presidi territoriali di comunità volti a diminuire la percentuale di persone a rischio povertà. Non si tratta di interventi palliativi, ma di un progetto che vuole far nascere comunità educanti solidali sul territorio.

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Eventi

Turismo e cultura: accessibile è meglio

Villa Tittoni affronta la disabilità sensorialeLiving Lab a porte chiuse la mattina e un convegno aperto al pubblico nel pomeriggio per discutere insieme sull’ accessibilità di Villa Tittoni e del progetto “Barriere Percettive”: questo il programma della giornata dedicata all’ accessibilità al turismo per persone con disabilità sensoriali che si terrà venerdì 13 aprile a Desio presso Villa Tittoni.

Barriere Percettive: turismo, cultura, accoglienza”, così si chiama il progetto sulla disabilità sensoriale che ci vede protagonisti insieme a ANMIL Milano, Immaginazione Lavoro, Mestieri Lombardia, ANS e ENAT con FAI ed ENS finanziato dal Fondo Regionale Lombardo per l’occupazione delle persone con disabilità.

E’ la Provincia di Monza e della Brianza che, in qualità di ente capofila di queste azioni di sistema regionali, ha valutato complessivamente 15 idee progettuali, accogliendone 4 per l’asse della disabilità sensoriale e 4 per l’asse del disability management. (Tutti i progetti sono consultabili al sito www.lavoripossibili.it).

“Turismo: accessibile è meglio” è lo slogan che abbiamo voluto dare al progetto a cui stiamo lavorando in questi mesi grazie anche al coinvolgimento dei consorzi e delle cooperative sui territori. Il nostro obiettivo è quello di far emergere esperienze di inserimento lavorativo per disabili sensoriali nell’ ambito del settore del turismo e della cultura.

Villa Tittoni a Desio, Palazzo Te a Mantova, BASE a Milano, Ostello Casa Rossa e Museo Internazionale del design ceramico a Laveno Mombello, questi sono i luoghi che abbiamo selezionato. Dopo un sopralluogo per studiare l’accessibilità dei luoghi e dei momenti di discussione (“living lab”) per capire quali soluzioni poter adottare, il progetto inserirà 12 disabili sensoriali nel mondo del lavoro, grazie a un tirocinio.

Dopo il piccolo living lab che si è tenuto al Museo Internazionale del design ceramico di Laveno Mombello, venerdì è il momento di Villa Tittoni. La giornata sarà suddivisa in due momenti: la mattina ci sarà un living lab a porte chiuse per individuare processi e modelli per andare verso l’accessibilità integrata offrendo ad un pubblico più vasto la possibilità di conoscere e visitare luoghi storico-architettonici e di cultura.

Nel pomeriggio, dalle ore 15:30 sarà il momento del convegno per discutere insieme dei risultati ottenuti nel living lab, parlare del progetto “Barriere Percettive: turismo, cultura, accoglienza” e per visitare insieme Villa Tittoni.

Qui il programma e qui le iscrizioni

(Il convegno sarà tradotto con LIS e sarà utilizzato un sistema di stenotipia visiva)

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Eventi

INNO-WISEs: lo stakeholder meeting a Milano

Stakeholder Meeting di INNO-WISEs: l’innovazione parte dai territoriSi è tenuto ieri, 14 febbraio, lo stakeholder meeting per il progetto INNO-WISEs finanziato dal programma Interreg Central Europe. Oltre 20 imprese sociali di inserimento lavorativo provenienti da tutta la Lombardia si sono incontrate presso la Casa dell’accoglienza a San Donato milanese per discutere insieme dei loro bisogni in ambito tecnologico, e non solo.

L’incontro si è aperto con la presentazione del report nazionale redatto dal Gruppo Cooperativo CGM che ha interrogato oltre 50 imprese sociali lombarde e i loro manager per capire i loro bisogni in ambito manageriale, tecnologico, comunicativo e nel marketing.

Lo stakeholder meeting è stata l’occasione per discutere dei risultati ottenuti con la ricerca e per analizzare insieme i bisogni reali congiunti in ambito tecnologico partendo dagli strumenti attualmente in uso e ipotizzandone altri più funzionali adatti ai bisogni reali presenti nelle imprese. Un aiuto nella discussione è stato il confronto tra gli strumenti utilizzati WISE e quelli utilizzati nelle piccole medie imprese for profit per cercare punti di contatto, utili per lo sviluppo, sia sulle modalità organizzative che gestionali.

L’incontro è stato importante e sarà un punto di avvio per l’implementazione del progetto INNO-WISEs e per creare davvero tecnologia che possa garantire una crescita delle imprese sociali sia dal punto di vista della produttività, del management e nel marketing.

Per tutti gli aggiornamenti sul progetto: http://www.interreg-central.eu/Content.Node/INNO-WISEs.html