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Gestire un’impresa sociale

Gestire un’impresa sociale: gli scenari del welfare, le organizzazioni non profit, le normative, le economie

In programma in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano il corso di ALTA FORMAZIONE, promosso da Consorzio SIR.

Tra i relatori

Francesco Abbà, Presidente CGM Finance, e Flaviano Zandonai, Open Innovation Manager Gruppo Cooperativo CGM.

Obiettivi

Il corso intende promuovere una conoscenza degli aspetti più rilevanti nella gestione efficace di imprese sociali  e si pone l’obiettivo di formare operatori in grado di approcciare in modo competente e consapevole funzioni di coordinamento e direzione.

 Destinatari

Il corso si rivolge a:

  • operatori, quadri e coordinatori di imprese sociali (Cooperative sociali, Associazioni, Fondazioni, ecc.) che intendono migliorare le proprie conoscenze e competenze nella gestione dell’impresa sociale;
  • neo laureati in discipline sociali, economiche, giuridiche, che intendono formarsi per operare in imprese sociali con funzioni di secondo

 Metodo e articolazione

Il corso è articolato in 20 incontri di 4 ore ciascuno il venerdì dalle 14 alle 18, dal 10 gennaio 2020 a maggio 2020  e due sabati mattino tra gennaio e marzo. Tra aprile e giugno, per i partecipanti interessati sarà possibile attivare degli stage presso Organizzazioni della cooperazione sociale, dell’associazionismo e del volontariato per sperimentare sul campo quanto trattato durante il corso.

I contenuti del corso

Gli scenari dei bisogni sociali e delle risposte nell’odierno welfare

  • I bisogni sociali: mutamenti e caratteristiche
  • Il welfare italiano: ieri, oggi, domani. Politiche sociali e servizi
  • Azione solidale e sviluppo del Terzo Settore
  • L’impresa sociale nel mercato dei servizi: caratteristiche italiane e confronto internazionale
  • Quali teorie economiche per l’impresa sociale

 I quadri normativi

  • La normativa del Terzo settore
  • Le relazioni pubblico – privato
  • Il sistema degli accreditamenti
  • La responsabilità sociale e la responsabilità individuale
  • I contratti di lavoro nelle attività dell’impresa sociale

 I quadri organizzativi

  • Modelli organizzativi delle imprese sociali: le governance
  • Gestire gruppi di lavoro. Relazioni di collaborazione interne e gestione del volontariato
  • La gestione finanziaria di un’Impresa sociale: possibilità e prodotti
  • Dalla definizione del budget alla rendicontazione
  • Valutare l’efficacia, valutare l’efficienza
  • Collaborare e competere: l’organizzazione flessibile
  • La comunicazione sociale
  • La tutela del lavoro e delle attività delle imprese sociali

 

Consorzio SIR – sito web

Consorzio SIR – sito webProgramma e costi

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Co-progettare un futuro condiviso

Co-progettare per un futuro condiviso

La XIV Convention CGM ci ha restituito vivacità, coraggio e prospettiva per intraprendere la strada del cambiamento verso un futuro da protagonisti nel tessuto sociale e produttivo del nostro Paese.

La capacità di cooperare e co-progettare, mettendo a sistema competenze plurali, sono i fattori di successo delle imprese sociali cooperative più autentiche. Sono gli stessi fattori che possono rispondere in maniera efficace alle istanze socio-economiche più urgenti, in particolare quella dell’occupazione e della valorizzazione dei giovani talenti.

L’appartenenza alla rete nazionale CGM ci dà l’opportunità di rafforzare le prassi consolidate e trovare sempre nuove occasioni di confronto, continuando a lavorare in sinergia con le Istituzioni, l’Università e con tutto il sistema produttivo, e contestualizzando la nostra azione in una logica “sartoriale”, anche attraverso nuovi modelli organizzativi.

Perché il “futuro condiviso” sia sempre più votato ad accrescere potenzialità e risorse per lo sviluppo delle nostre comunità.

Il Presidente
Giuseppe Bruno

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RIVIVI SHARING FUTURE

Grazie a Trm Network, partner tecnico della Convention Cgm, puoi rivedere le dirette streaming delle plenarie di Sharing Future.

Plenaria 30 ottobreJTNDaWZyYW1lJTIwc3JjJTNEJTIyaHR0cHMlM0ElMkYlMkZ3d3cuZmFjZWJvb2suY29tJTJGcGx1Z2lucyUyRnZpZGVvLnBocCUzRmhyZWYlM0RodHRwcyUyNTNBJTI1MkYlMjUyRnd3dy5mYWNlYm9vay5jb20lMjUyRmdydXBwb2NnbSUyNTJGdmlkZW9zJTI1MkYyNDAzNjgxMTA2NTIxMTgwJTI1MkYlMjZzaG93X3RleHQlM0QwJTI2d2lkdGglM0Q1NjAlMjIlMjB3aWR0aCUzRCUyMjU2MCUyMiUyMGhlaWdodCUzRCUyMjMxNSUyMiUyMHN0eWxlJTNEJTIyYm9yZGVyJTNBbm9uZSUzQm92ZXJmbG93JTNBaGlkZGVuJTIyJTIwc2Nyb2xsaW5nJTNEJTIybm8lMjIlMjBmcmFtZWJvcmRlciUzRCUyMjAlMjIlMjBhbGxvd1RyYW5zcGFyZW5jeSUzRCUyMnRydWUlMjIlMjBhbGxvd0Z1bGxTY3JlZW4lM0QlMjJ0cnVlJTIyJTNFJTNDJTJGaWZyYW1lJTNFPlenaria 31 ottobreJTNDaWZyYW1lJTIwc3JjJTNEJTIyaHR0cHMlM0ElMkYlMkZ3d3cuZmFjZWJvb2suY29tJTJGcGx1Z2lucyUyRnZpZGVvLnBocCUzRmhyZWYlM0RodHRwcyUyNTNBJTI1MkYlMjUyRnd3dy5mYWNlYm9vay5jb20lMjUyRmdydXBwb2NnbSUyNTJGdmlkZW9zJTI1MkYyNDMzMjM4NDcwMjY3MDE1JTI1MkYlMjZzaG93X3RleHQlM0QwJTI2d2lkdGglM0Q1NjAlMjIlMjB3aWR0aCUzRCUyMjU2MCUyMiUyMGhlaWdodCUzRCUyMjMxNSUyMiUyMHN0eWxlJTNEJTIyYm9yZGVyJTNBbm9uZSUzQm92ZXJmbG93JTNBaGlkZGVuJTIyJTIwc2Nyb2xsaW5nJTNEJTIybm8lMjIlMjBmcmFtZWJvcmRlciUzRCUyMjAlMjIlMjBhbGxvd1RyYW5zcGFyZW5jeSUzRCUyMnRydWUlMjIlMjBhbGxvd0Z1bGxTY3JlZW4lM0QlMjJ0cnVlJTIyJTNFJTNDJTJGaWZyYW1lJTNF

INTERVISTE INEDITE

Sono inoltre disponibili su Spotify e Soundcloud le interviste inedite realizzate dai ragazzi della radio digitale Vox Populi – Idee per Grassano.

Ai microfoni di Vox Populi alcuni dei protagonisti della plenaria di apertura di Sharing Future: Giuseppe Bruno, Stefano Granata, Raffaello De Ruggieri, Don Bruno Bignami.

SpotifySoundcloud

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Su Facebook disponibile l’album completo delle fotografie dell’evento

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Imprese Sociali Tornare al Centro

Imprese sociali

Tornare al centro

«Ricomporre per innovare» è la strategia del futuro di Cgm: significa affermare ruolo e competenze di queste realtà Serve però migliorare le capacità di produzione salvando la qualità La sfida occupazionale resta il principale fattore di crescita 

A differenza del passato cresce il livello di frammentazione sociale e, al tempo stesso, vengono messe in discussione la reputazione e la legittimità del Terzo settore e dell’impresa sociale. È questo lo scenario da cui è partita la riflessione che ha animato la XIV Convention di Cgm, momento nato con l’idea di fare il punto rispetto alle iniziative e ai progetti sviluppati dalla rete di cooperative, ma anche per comprendere meglio in quale contesto sociale ed economico ci troviamo ad operare. Perseguire la propria missione originaria rappresenta anche la principale sfida sociale: significa porsi obiettivi meno legati alla gestione dell’ordinario e sempre più caratterizzati da elementi intenzionali di cambiamento. Un cambiamento che è profondamente radicato nei luoghi e nelle comunità a cui ci rivolgiamo: innovazione non è per noi sinonimo di invenzione ma di scoperta, ovvero la capacità di leggere l’esistente con occhi diversi, canalizzando in modo strategico il potenziale presente, guidando i processi e trovando nella pluralità proposte evolutive inedite. La missione di «ricomporre per innovare» diventa quindi il marcatore dei prossimi anni. La strategia del Gruppo è incentrata su diversi assi prioritari. Uno di questi riguarda le filiere legate ai principali settori di attività dell’impresa sociale. Agricoltura, turismo, abitare e soprattutto welfare declinati in senso «sociale» presentano infatti, pur nella loro diversità, una tendenza comune ovvero l’allungamento della filiera dell’offerta che impone alle imprese sociali ulteriori investimenti per migliorare la capacità di produzione senza compromettere la qualità.

Il welfare aziendale, ad esempio, da questo punto di vista, è emblematico: Cgm ha già infatti riprogettato oltre 700 servizi nati nell’ambito delle politiche pubbliche perché possano essere veicolati attraverso nuove piattaforme popolate da molti altri fornitori. Un’opportunità quindi per allargare la propria offerta anche attraverso accordi mirati. Ma il vero salto sarà fatto quando la cooperazione sociale avrà scientemente affermato la sua funzione propulsiva nel sistema economico locale, quando si uscirà dall’immagine di «fornitore di servizi», assumendo con consapevolezza la responsabilità imprenditiva per affermarsi come un attore dello sviluppo socio-economico e della creazione di benessere all’interno delle comunità. Tutto questo naturalmente richiede un mix di risorse finanziarie caratterizzate da rendimenti legati all’impatto sociale. Capitali da investire coinvolgendo sia gli attori istituzionali della finanza, sia i cittadini e le comunità locali che possono agire come co-investitori. Il tutto grazie anche a servizi di accompagnamento che svolgono una importante azione di capacity building rispetto alla propensione ad investire e alla qualità della proposta. Il punto di caduta di questa strategia è il lavoro. Si tratta infatti del principale asset dell’impresa sociale cooperativa con 50mila posti di lavoro nella sola rete Cgm. La sfida occupazionale rappresenta, da questo punto di vista, anche il principale driver di crescita del settore. Il lavoro quindi come fattore di crescita, ma anche come modalità per intercettare e valorizzare le motivazioni di una nuova generazione di imprenditori e operatori che oggi è chiamata ad agire sempre più in veste di comunità del cambiamento per consentire alle imprese sociali di fare meglio il loro mestiere: l’interesse generale della comunità in un quadro però profondamente mutato.

 

Questa XIV Convention, si è decisamente connotata per l’attenzione ai giovani, ma con il piglio di chi si pone in ascolto del portato valoriale, formativo e motivazionale di quella che oggi chiamano «generazione Greta». Non si tratta più di creare opportunità lavorative per una categoria troppo sbrigativamente considerata svantaggiata, ma praticare un’apertura realmente capace di introiettare e mettere a sistema gli spunti di innovazione provenienti dai giovani. Rendere accattivante e sostenibile l’impresa sociale significa coltivare il dialogo fruttuoso tra il bagaglio esperienziale dei «perennials» e la futuribilità vorticosa dei «millennials». È anche questo l’obiettivo a breve termine che declina la priorità posta durante la Convention di “Ricomporre per innovare”: la connessione con gli atenei, la qualificazione dell’offerta, gli investimenti in termini di formazione e specializzazione. È il tema della conoscenza e della valorizzazione dei talenti, e bisogna farlo ora che l’emorragia migratoria dei nostri giovani ci sta privando della principale energia generativa che il nostro Paese ha a disposizione per progettare il futuro, nel segno imprescindibile della condivisione.

 

Giuseppe Bruno – Presidente Gruppo Cooperativo Cgm

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA – Buone Notizie

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Il Paese Ritrovato: l’inaugurazione il 24 febbraio a Monza

IL PAESE RITROVATO inaugura sabato 24 febbraio a MonzaSi inaugura sabato 24 febbraio “Il Paese Ritrovato”, il primo villaggio di cura  per persone con Alzheimer e con demenza in Italia. 

L’appuntamento è a Monza presso la sede del Centro San Pietro Sala San Gerardo (Viale Cesare Battisti, 86) alle ore 10:30.

“Il Paese Ritrovato”, progetto della Cooperativa La Meridiana di Monza, è una vera e propria cittadina con vie, piazze, giardinetti, negozi, il teatro, la chiesa, la pro loco, l’orto e gli appartamenti. Un progetto unico in Italia che rivoluziona il modo di intendere la cura e l’assistenza e che offre alle persone malate di Alzheimer e di demenza  la possibilità di vivere la propria autonomia residua in libertà e al tempo stesso di usufruire della necessaria assistenza e protezione.

Per info: http://www.cooplameridiana.it/

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Impresa sociale anno uno: l’imprenditoria sociale è in crescita

Impresa sociale anno uno: l’imprenditoria sociale continua a crescere Con 93 mila organizzazioni attive nel settore, l’imprenditoria sociale è oggi in continua crescita. Le cooperative sociali impiegano oltre 380 mila addetti.

Questi sono solo alcuni dati mostrati durante “Impresa sociale anno uno”, l’evento dedicato ai cambiamenti dell’impresa sociale, all’impatto e ai nuovi progetti innovativi a cui hanno partecipato oltre 400 persone. “Impresa sociale anno uno” promosso da CGM e VITA con Social Impact Agenda per l’Italia, Innovare per Includere si è tenuto giovedì 14 dicembre a BASE MILANO.

L’impresa sociale in crescita

Il fenomeno dell’imprenditoria sociale è in grande crescita in Italia: sono infatti quasi 93.000 i soggetti operanti in questo settore nel nostro paese. Così emerge dal position paper “Valore e potenziale della nuova impresa sociale” (scaricalo qui)  presentato da Paolo Venturi, direttore di AICCON.

Restringendo l’analisi alle sole cooperative sociali, che ai sensi della riforma sono ora riconosciute come imprese sociali di diritto, è interessante notare fra il 2011 e il 2015 queste siano aumentate del 30% incrementando sensibilmente anche il numero di addetti, passato da 320.513 a 383.828 unità. Nello stesso periodo, circa 62.000 organizzazioni attive nel non profit hanno cessato la propria attività: oltre alla loro natura giuridica, gli elementi che incidono maggiormente e positivamente sulla sopravvivenza dei soggetti del terzo settore sono legati a una maggiore complessità organizzativa: maggiori risorse economiche e umane, radicamento sul territorio, lavoro con o per la Pubblica Amministrazione e forte orientamento per risposta al disagio.

Quello dell’economia sociale è sicuramente tra i fenomeni più interessanti nello scenario economico internazionale dell’ultimo decennio, un modello che si propone di armonizzare libero mercato e giustizia sociale, coniugando dimensione collettiva e ricerca del profitto, sostenibilità e capacità di attrarre investimenti. La stessa tendenza è osservabile anche a livello europeo, dove le imprese attive nel terzo settore sono oltre 3 milioni e i posti di lavoro generati da questo settore sono il 6,5% del totale.

L’evento

La prima parte di Impresa sociale anno uno è stata dedicata alla presentazione del paper e alla tavola rotonda a cui hanno partecipato Giovanna Melandri (Presidente Social Impact Agenda per l’Italia), Cristina Tajani (Assessore alle Politiche del lavoro, commercio e attività produttive del Comune di Milano), Davide Invernizzi (Direttore Area Servizi alla persona di Fondazione Cariplo), Mario Calderini (Politecnico di Milano), e Lucia Dal Negro (Innovare per Includere – Delab). La sessione pomeridiana, condotta da Riccardo Bonacina, presidente e direttore di VITA, e Mariagrazia Campese, presidente della cooperativa milanese Spazio Aperto Servizi, è stata invece dedicata alla narrazione di esperienze innovative di impresa sociale che stanno migliorando la vita delle comunità e sperimentando modelli di sviluppo sostenibile e di rigenerazione del territorio.
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