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Co-progettare un futuro condiviso

Co-progettare per un futuro condiviso

La XIV Convention CGM ci ha restituito vivacità, coraggio e prospettiva per intraprendere la strada del cambiamento verso un futuro da protagonisti nel tessuto sociale e produttivo del nostro Paese.

La capacità di cooperare e co-progettare, mettendo a sistema competenze plurali, sono i fattori di successo delle imprese sociali cooperative più autentiche. Sono gli stessi fattori che possono rispondere in maniera efficace alle istanze socio-economiche più urgenti, in particolare quella dell’occupazione e della valorizzazione dei giovani talenti.

L’appartenenza alla rete nazionale CGM ci dà l’opportunità di rafforzare le prassi consolidate e trovare sempre nuove occasioni di confronto, continuando a lavorare in sinergia con le Istituzioni, l’Università e con tutto il sistema produttivo, e contestualizzando la nostra azione in una logica “sartoriale”, anche attraverso nuovi modelli organizzativi.

Perché il “futuro condiviso” sia sempre più votato ad accrescere potenzialità e risorse per lo sviluppo delle nostre comunità.

Il Presidente
Giuseppe Bruno

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RIVIVI SHARING FUTURE

Grazie a Trm Network, partner tecnico della Convention Cgm, puoi rivedere le dirette streaming delle plenarie di Sharing Future.

Plenaria 30 ottobreJTNDaWZyYW1lJTIwc3JjJTNEJTIyaHR0cHMlM0ElMkYlMkZ3d3cuZmFjZWJvb2suY29tJTJGcGx1Z2lucyUyRnZpZGVvLnBocCUzRmhyZWYlM0RodHRwcyUyNTNBJTI1MkYlMjUyRnd3dy5mYWNlYm9vay5jb20lMjUyRmdydXBwb2NnbSUyNTJGdmlkZW9zJTI1MkYyNDAzNjgxMTA2NTIxMTgwJTI1MkYlMjZzaG93X3RleHQlM0QwJTI2d2lkdGglM0Q1NjAlMjIlMjB3aWR0aCUzRCUyMjU2MCUyMiUyMGhlaWdodCUzRCUyMjMxNSUyMiUyMHN0eWxlJTNEJTIyYm9yZGVyJTNBbm9uZSUzQm92ZXJmbG93JTNBaGlkZGVuJTIyJTIwc2Nyb2xsaW5nJTNEJTIybm8lMjIlMjBmcmFtZWJvcmRlciUzRCUyMjAlMjIlMjBhbGxvd1RyYW5zcGFyZW5jeSUzRCUyMnRydWUlMjIlMjBhbGxvd0Z1bGxTY3JlZW4lM0QlMjJ0cnVlJTIyJTNFJTNDJTJGaWZyYW1lJTNFPlenaria 31 ottobreJTNDaWZyYW1lJTIwc3JjJTNEJTIyaHR0cHMlM0ElMkYlMkZ3d3cuZmFjZWJvb2suY29tJTJGcGx1Z2lucyUyRnZpZGVvLnBocCUzRmhyZWYlM0RodHRwcyUyNTNBJTI1MkYlMjUyRnd3dy5mYWNlYm9vay5jb20lMjUyRmdydXBwb2NnbSUyNTJGdmlkZW9zJTI1MkYyNDMzMjM4NDcwMjY3MDE1JTI1MkYlMjZzaG93X3RleHQlM0QwJTI2d2lkdGglM0Q1NjAlMjIlMjB3aWR0aCUzRCUyMjU2MCUyMiUyMGhlaWdodCUzRCUyMjMxNSUyMiUyMHN0eWxlJTNEJTIyYm9yZGVyJTNBbm9uZSUzQm92ZXJmbG93JTNBaGlkZGVuJTIyJTIwc2Nyb2xsaW5nJTNEJTIybm8lMjIlMjBmcmFtZWJvcmRlciUzRCUyMjAlMjIlMjBhbGxvd1RyYW5zcGFyZW5jeSUzRCUyMnRydWUlMjIlMjBhbGxvd0Z1bGxTY3JlZW4lM0QlMjJ0cnVlJTIyJTNFJTNDJTJGaWZyYW1lJTNF

INTERVISTE INEDITE

Sono inoltre disponibili su Spotify e Soundcloud le interviste inedite realizzate dai ragazzi della radio digitale Vox Populi – Idee per Grassano.

Ai microfoni di Vox Populi alcuni dei protagonisti della plenaria di apertura di Sharing Future: Giuseppe Bruno, Stefano Granata, Raffaello De Ruggieri, Don Bruno Bignami.

SpotifySoundcloud

SFOGLIA LE IMMAGINI

Su Facebook disponibile l’album completo delle fotografie dell’evento

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Imprese Sociali Tornare al Centro

Imprese sociali

Tornare al centro

«Ricomporre per innovare» è la strategia del futuro di Cgm: significa affermare ruolo e competenze di queste realtà Serve però migliorare le capacità di produzione salvando la qualità La sfida occupazionale resta il principale fattore di crescita 

A differenza del passato cresce il livello di frammentazione sociale e, al tempo stesso, vengono messe in discussione la reputazione e la legittimità del Terzo settore e dell’impresa sociale. È questo lo scenario da cui è partita la riflessione che ha animato la XIV Convention di Cgm, momento nato con l’idea di fare il punto rispetto alle iniziative e ai progetti sviluppati dalla rete di cooperative, ma anche per comprendere meglio in quale contesto sociale ed economico ci troviamo ad operare. Perseguire la propria missione originaria rappresenta anche la principale sfida sociale: significa porsi obiettivi meno legati alla gestione dell’ordinario e sempre più caratterizzati da elementi intenzionali di cambiamento. Un cambiamento che è profondamente radicato nei luoghi e nelle comunità a cui ci rivolgiamo: innovazione non è per noi sinonimo di invenzione ma di scoperta, ovvero la capacità di leggere l’esistente con occhi diversi, canalizzando in modo strategico il potenziale presente, guidando i processi e trovando nella pluralità proposte evolutive inedite. La missione di «ricomporre per innovare» diventa quindi il marcatore dei prossimi anni. La strategia del Gruppo è incentrata su diversi assi prioritari. Uno di questi riguarda le filiere legate ai principali settori di attività dell’impresa sociale. Agricoltura, turismo, abitare e soprattutto welfare declinati in senso «sociale» presentano infatti, pur nella loro diversità, una tendenza comune ovvero l’allungamento della filiera dell’offerta che impone alle imprese sociali ulteriori investimenti per migliorare la capacità di produzione senza compromettere la qualità.

Il welfare aziendale, ad esempio, da questo punto di vista, è emblematico: Cgm ha già infatti riprogettato oltre 700 servizi nati nell’ambito delle politiche pubbliche perché possano essere veicolati attraverso nuove piattaforme popolate da molti altri fornitori. Un’opportunità quindi per allargare la propria offerta anche attraverso accordi mirati. Ma il vero salto sarà fatto quando la cooperazione sociale avrà scientemente affermato la sua funzione propulsiva nel sistema economico locale, quando si uscirà dall’immagine di «fornitore di servizi», assumendo con consapevolezza la responsabilità imprenditiva per affermarsi come un attore dello sviluppo socio-economico e della creazione di benessere all’interno delle comunità. Tutto questo naturalmente richiede un mix di risorse finanziarie caratterizzate da rendimenti legati all’impatto sociale. Capitali da investire coinvolgendo sia gli attori istituzionali della finanza, sia i cittadini e le comunità locali che possono agire come co-investitori. Il tutto grazie anche a servizi di accompagnamento che svolgono una importante azione di capacity building rispetto alla propensione ad investire e alla qualità della proposta. Il punto di caduta di questa strategia è il lavoro. Si tratta infatti del principale asset dell’impresa sociale cooperativa con 50mila posti di lavoro nella sola rete Cgm. La sfida occupazionale rappresenta, da questo punto di vista, anche il principale driver di crescita del settore. Il lavoro quindi come fattore di crescita, ma anche come modalità per intercettare e valorizzare le motivazioni di una nuova generazione di imprenditori e operatori che oggi è chiamata ad agire sempre più in veste di comunità del cambiamento per consentire alle imprese sociali di fare meglio il loro mestiere: l’interesse generale della comunità in un quadro però profondamente mutato.

 

Questa XIV Convention, si è decisamente connotata per l’attenzione ai giovani, ma con il piglio di chi si pone in ascolto del portato valoriale, formativo e motivazionale di quella che oggi chiamano «generazione Greta». Non si tratta più di creare opportunità lavorative per una categoria troppo sbrigativamente considerata svantaggiata, ma praticare un’apertura realmente capace di introiettare e mettere a sistema gli spunti di innovazione provenienti dai giovani. Rendere accattivante e sostenibile l’impresa sociale significa coltivare il dialogo fruttuoso tra il bagaglio esperienziale dei «perennials» e la futuribilità vorticosa dei «millennials». È anche questo l’obiettivo a breve termine che declina la priorità posta durante la Convention di “Ricomporre per innovare”: la connessione con gli atenei, la qualificazione dell’offerta, gli investimenti in termini di formazione e specializzazione. È il tema della conoscenza e della valorizzazione dei talenti, e bisogna farlo ora che l’emorragia migratoria dei nostri giovani ci sta privando della principale energia generativa che il nostro Paese ha a disposizione per progettare il futuro, nel segno imprescindibile della condivisione.

 

Giuseppe Bruno – Presidente Gruppo Cooperativo Cgm

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA – Buone Notizie

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Get it! x CGM: aperta la CALL

Get it! x CGM nuove frontiere di collaborazione, ibridazione e trasformazione digitale tra il no profit e altri settori produttivi.

L’iniziativa di Open Innovation promossa da #CGM in collaborazione con Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore e Cariplo Factory nasce in virtù dell’impatto sociale che il Gruppo Cooperativo CGM mira quotidianamente a generare.

Sei una startup, un’azienda o conduci progetti di ricerca con idee utili e attuabili nel mondo delle imprese sociali? Allora sei nel posto giusto!

L’obiettivo della call Get it! x CGM è sostenere la crescita di progetti innovativi e costruire percorsi di collaborazione imprenditoriale tra le imprese della rete CGM e le imprese innovative e startup tecnologiche.

Il programma di open innovation intende:

  • supportare la crescita del tessuto economico imprenditoriale
  • creare nuove occasioni di ibridazione tra il non profit e altri settori produttivi
  • favorire lo sviluppo di sinergie commerciali e industriali per accelerare il percorso di trasformazione digitale a sostegno delle realtà appartenenti alla rete del Gruppo Cooperativo CGM

Cooperazione e collaborazione sono i due asset principali dell’iniziativa, alla ricerca di proposte innovative nei settori core di Get it e del Gruppo CGM che rivolgono una maggiore attenzione allo sviluppo del Welfare, dei servizi per la cura e al sostegno delle persone e dei cittadini appartenenti anche alle fasce più deboli, al potenziamento in ottica green e sostenibile dei territori e delle città, con un focus rivolto anche all’housing & agricoltura sociale.

A chi si rivolge il bando Get it x CGM?

Startup, progetti di ricerca (spin-off, gruppo di ricercatori) e aziende operanti nel settore profit e no profit che abbiano già un prototipo o un MVP (minimum viable product) o abbiamo già testato il loro prodotto sul mercato.

Puoi presentare la tua candidatura sulla piattaforma dedicata  entro e non oltre il 13 maggio, proponendo il proprio progetto a una delle aree di interesse dell’iniziativa::

  • Welfare, Training/Education and HealthCare
  • Green and Enviromental Action
  • Smart technologies and collaboration

Fino a un massimo di 18 imprenditori avranno l’opportunità di partecipare al Selection Workshop il giorno 18 luglio e presentare la soluzione ad un comitato tecnico, composto professioni ed esperti del settore che selezioneranno le realtà che avranno accesso alla fase di co-sviluppo.

Partecipa all’iniziativa Get it! x CGM entro il 13 maggio! Per maggiori informazioni consulta il Bando della Call Get it! x CGM

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Impresa sociale anno uno: l’imprenditoria sociale è in crescita

Impresa sociale anno uno: l’imprenditoria sociale continua a crescere Con 93 mila organizzazioni attive nel settore, l’imprenditoria sociale è oggi in continua crescita. Le cooperative sociali impiegano oltre 380 mila addetti.

Questi sono solo alcuni dati mostrati durante “Impresa sociale anno uno”, l’evento dedicato ai cambiamenti dell’impresa sociale, all’impatto e ai nuovi progetti innovativi a cui hanno partecipato oltre 400 persone. “Impresa sociale anno uno” promosso da CGM e VITA con Social Impact Agenda per l’Italia, Innovare per Includere si è tenuto giovedì 14 dicembre a BASE MILANO.

L’impresa sociale in crescita

Il fenomeno dell’imprenditoria sociale è in grande crescita in Italia: sono infatti quasi 93.000 i soggetti operanti in questo settore nel nostro paese. Così emerge dal position paper “Valore e potenziale della nuova impresa sociale” (scaricalo qui)  presentato da Paolo Venturi, direttore di AICCON.

Restringendo l’analisi alle sole cooperative sociali, che ai sensi della riforma sono ora riconosciute come imprese sociali di diritto, è interessante notare fra il 2011 e il 2015 queste siano aumentate del 30% incrementando sensibilmente anche il numero di addetti, passato da 320.513 a 383.828 unità. Nello stesso periodo, circa 62.000 organizzazioni attive nel non profit hanno cessato la propria attività: oltre alla loro natura giuridica, gli elementi che incidono maggiormente e positivamente sulla sopravvivenza dei soggetti del terzo settore sono legati a una maggiore complessità organizzativa: maggiori risorse economiche e umane, radicamento sul territorio, lavoro con o per la Pubblica Amministrazione e forte orientamento per risposta al disagio.

Quello dell’economia sociale è sicuramente tra i fenomeni più interessanti nello scenario economico internazionale dell’ultimo decennio, un modello che si propone di armonizzare libero mercato e giustizia sociale, coniugando dimensione collettiva e ricerca del profitto, sostenibilità e capacità di attrarre investimenti. La stessa tendenza è osservabile anche a livello europeo, dove le imprese attive nel terzo settore sono oltre 3 milioni e i posti di lavoro generati da questo settore sono il 6,5% del totale.

L’evento

La prima parte di Impresa sociale anno uno è stata dedicata alla presentazione del paper e alla tavola rotonda a cui hanno partecipato Giovanna Melandri (Presidente Social Impact Agenda per l’Italia), Cristina Tajani (Assessore alle Politiche del lavoro, commercio e attività produttive del Comune di Milano), Davide Invernizzi (Direttore Area Servizi alla persona di Fondazione Cariplo), Mario Calderini (Politecnico di Milano), e Lucia Dal Negro (Innovare per Includere – Delab). La sessione pomeridiana, condotta da Riccardo Bonacina, presidente e direttore di VITA, e Mariagrazia Campese, presidente della cooperativa milanese Spazio Aperto Servizi, è stata invece dedicata alla narrazione di esperienze innovative di impresa sociale che stanno migliorando la vita delle comunità e sperimentando modelli di sviluppo sostenibile e di rigenerazione del territorio.
Guarda lo Storify dell’evento

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Impresa sociale anno uno

Impresa sociale anno uno“Impresa sociale anno uno” è il titolo della giornata che VITA e CGM organizzano il prossimo 14 dicembre a Milano a BASE. Una mattinata dedicata alle prospettive e al tema degli investimenti. Nel pomeriggio voce alle esperienze. Con spazio anche per la musica

Segnatevi la data: 14 dicembre. Al termine dell’anno che ha visto la storica approvazione della Riforma del Terzo Settore, VITA e CGM hanno ideato e promosso, insieme a Social Impact Agenda per l’Italia, INnovare X INcludere, con il sostegno di Intesa Sanpaolo e in partnership con il Gruppo Unipol, una giornata di riflessione dedicata ad uno dei contenuti più innovativi della Riforma, quello che riguarda la nuova Impresa sociale.

La giornata, organizzata a Base, si dividerà in due momenti. In mattinata vengono a messi a tema, “Investimenti, impatto, talenti per la nuova economia sociale”. Il futuro dell’impresa sociale corre sui binari della finanza sociale e dei modelli imprenditoriali innovativi capaci di generare impatto. Quali opportunità arriveranno dal “cuore invisibile dei mercati” e come tradurle in esperienze di cambiamento e sviluppo nelle comunità? «Se vogliamo far decollare davvero l’impresa sociale», spiega Stefano Granata, presidente di Cgm, «occorre procedere raccordando soggetti diversi che permettano di costruire l’ecosistema necessario. Per questo insieme a noi abbiamo chiamato esperti ed esponenti delle community di Social Impact Agenda per l’Italia e di InnovareXincludere».

Al pomeriggio, dopo i saluti di Maria Luisa Parmigiani, Sustainability Manager del Gruppo Unipol, sarà la volta del racconto “in diretta” di alcune esperienze innovative di imprenditoria sociale, a testimonianza di una vitalità che ora nella nuova legge può in molti casi trovare un “ambiente” in cui esprimersi al meglio.

Tra le realtà scelte per questa giornata troveremo ad esempio La Fattoria sociale Fuori di Zucca di Aversa, in provincia di Caserta, che si occupa dell’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, prevalentemente attraverso l’agricoltura sociale e biologica. Si definiscono “azienda di agricoltura sociale multifunzionale”. «Sentiamo forte la responsabilità di tramandare la tradizione rurale della storica Campania Felix», raccontano. «Ma anche i moderni metodi agricoli e le nuove attività produttive, per restituire dignità e valore alle persone fulcro del nostro agire attraverso la creazione di economia sociale». A proposito di innovazione è interessante la parabola del Progetto Quid, cooperativa sociale di Aversa, in provincia di Verona, un marchio di moda nato da tessuti di qualità del miglior made in Italy recuperati localmente per mano di donne con un passato di fragilità. L’obiettivo è quello di sperimentare il reinserimento lavorativo di donne in difficoltà attraverso il loro impiego in attività produttive che rispondono alle logiche del mercato. L’esperienza della vendita dei capi in temporary store in piazze ambite come Forte dei Marmi confermano la bontà non solo del progetto ma dell’organizzazione imprenditoriale.

L’incontro sarà l’occasione per lanciare esperienze nascenti come OPENCARECostantino Bongiorno, fondatore di WeMake, presenterà il progetto collaborativo che accoglie i bisogni di cura, coprogetta le possibili soluzioni con i cittadini e realizza prototipi open, condividendoli con le comunità. Ci sarà anche la musica di AllegroModerato, una cooperativa milanese gestita da esperti e insegnanti con competenze specifiche e una lunga esperienza nella pedagogia e nella didattica musicale speciale, nella musicoterapia e nella riabilitazione. Le famiglie sono parte integrante della vita della cooperativa, la sostengono come soci o partecipando attivamente alle sue iniziative. La musica viene vissuta come risorsa capace di attivare e sviluppare energie e competenze emotive, cognitive e relazionali per le persone con fragilità psichiche, mentali e fisiche.

Programma

10:00 || Registrazioni

10:30 || Apertura lavori

Keynote speech Stefano Granata (Presidente CGM)

Sessione 1 – Investimenti, impatto, talenti per la nuova economia sociale

Presentazione del Paper “Valore e Potenziale dell’impresa sociale” – Paolo Venturi (Direttore Aiccon)

Tavola rotonda:

  • Giovanna Melandri (Presidente Social Impact Agenda per l’Italia e Human Foundation)
  • Cristina Tajani (Assessore alle Politiche del lavoro, commercio e attività produttive Comune di Milano)
  • Davide Invernizzi (Direttore Area Servizi alla persona Fondazione Cariplo)
  • Mario Calderini (Politecnico di Milano)
  • Lucia Dal Negro (InnovarexIncludere)

Modera: Elisabetta Soglio (Corriere della Sera)

13:30 || Light lunch

15:00 || Sessione 2 – Innovation Stories

Una sessione dedicata alla narrazione di esperienze innovative di impresa sociale che stanno cambiando il volto delle comunità e sperimentano modelli di sviluppo e di rigenerazione delle risorse del territorio. Narrazione con immagini, parole, video e musiche.

Conduce: Riccardo Bonacina (Presidente e Direttore Vita)

17:30 || Brindisi

#impresasocialeannouno

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Innovazione è lavoro? Dialogo tra profit e non profit

Innovazione è lavoro? Dialogo tra profit e non profitAll’interno della cornice di ComoNExT, la Cooperativa Sociale Il Seme coglie l’occasione del trentennale dalla sua fondazione per una giornata di confronto sui temi di lavoro, territorio e impresa sociale.

“Innovazione è lavoro? Dialogo tra profit e non profit” è il titolo dell’evento che si terrà il giorno 1 dicembre dalle 14 alle 17 proprio presso gli spazi di ComoNExt a Lomazzo (Como).

Uno sguardo sulle nuove forme di impresa e sviluppo, sull’impatto generato di cambiamenti sociali e innovazione tecnologica, testimonianze dirette ed esempi di successo sul nostro territorio, per concludere con le opportunità, presenti e future, di cooperazione trasversale tra imprese, terzo settore, enti e istituzioni.

Scopri il programma: http://www.ilseme.info/evento

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Giovani e lavoro al centro dell’intervento di UniCredit Foundation

Giovani e lavoro al centro dell’intervento di UniCredit Foundation500mila Euro a sostegno alle organizzazioni non profit che promuovono l’occupazione giovanile in Italia.

UniCredit Foundation lancia la nuova edizione del Bando UniCredit Carta E per sostenere le organizzazioni non profit che promuovono l’occupazione giovanile in Italia attraverso attività di imprenditorialità sociale. Come nella precedente edizione, torna la collaborazione con l’incubatore Make a Cube3 dedicando ai team selezionati un periodo di accompagnamento per valorizzarsi sul mercato.

L’investimento previsto dal bando è di 500mila euro che saranno erogati sotto forma di grant, mentoring e incubazione. I fondi sono messi a disposizione grazie a UniCreditCard Flexia Classic Etica, la carta di credito che, senza alcun costo aggiuntivo per il titolare, accantona il 2 per mille di ogni spesa effettuata per sostenere progetti di solidarietà.

Le candidature possono essere presentate, attraverso la piattaforma IdeaTRE60 promossa dalla Fondazione Accenture Italia partner tecnico del Bando, dall’11 ottobre al 20 dicembre 2017 compilando il form e raccontando la propria idea di cambiamento sociale per combattere la disoccupazione che riguarda soprattutto i giovani italiani.

Saranno selezionate le 20 realtà capaci di interpretare il contesto territoriale in cui il progetto imprenditoriale deve nascere e crescere. In pole position si troveranno le proposte che avranno come priorità la realizzazione di un programma duraturo, sostenibile e affidabile sia per i lavoratori assunti che per l’impresa stessa. I 20 finalisti avranno accesso a una fase di pre-incubazione.

L’incubazione e l’erogazione dei contributi, pari a 42.500 Euro ciascuno, è destinata invece ai 10 vincitori: 7 di questi progetti dovranno dimostrare di avere un impatto diretto, cioè creare occupazione nell’ambito del programma imprenditoriale sostenuto nelle 7 aree territoriali di intervento di UniCredit in Italia; gli altri 3, invece, dovranno essere capaci di generare un impatto indiretto, in grado di sviluppare azioni, infrastrutture e reti che possano rafforzare la capacità, di una o più realtà imprenditoriali sociali, a raggiungere risultati su scala nazionale: si tratta, ad esempio, di attività di assistenza e incubazione dell’impresa sociale, di formazione/sviluppo di network di imprese sociali, di franchising sociale.

Per maggiori informazioni e per iscriversi al bando, visitare la pagina www.unicreditfoundation.org/bando2017

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Impresa Sociale³: appuntamenti culturali dedicati all’impresa sociale

Impresa Sociale³: appuntamenti culturali dedicati all’impresa socialeConSolida (www.cooperazionesocialetrentina.it), il sistema delle cooperative sociali trentine presenta  “Impresa Sociale³” , un ciclo di appuntamenti culturali che si terranno a Trento dal 4 al 10 novembre. Una settimana di eventi culturali sul mondo e sul ruolo della cooperazione sociale con l’obiettivo di discutere insieme sulle direzioni da intraprendere per continuare a garantire il benessere e la coesione sociale di tutte le comunità.

Narrazione e dialogo per costruire insieme a tutti gli attori del territorio la “biodiversità” del Trentino rispetto al modello economico e culturale prevalente che relega ai margini il binomio economia e socialità. Le cooperative sociali vogliono contribuire ponendosi come imprese sociali ³:

  • educative, perché attraverso i processi di produzione e di consumo esprimono e contribuiscono a costruire una comunità in cui si riducono le diseguaglianze, si garantisce l’accesso ai diritti e si creano spazi di democrazia e partecipazione attiva;
  • inclusive, perché coinvolgono nella progettazione e produzione il territorio valorizzando talenti e risorse anche residue delle persone e delle comunità;
  • sostenibili, perché non consumano risorse pubbliche e collettive ma le mettono in produzione, le moltiplicano e le ridistribuiscono rispettando l’ambiente

Scopri il programma.

Info:  consolida@consolida.it

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Ricomincio da 30: la storia italiana dell’impresa sociale

Ricomincio da 30: la storia italiana dell’impresa socialeVi aspettiamo nella meravigliosa Forlì giovedì 5 e venerdì 6 ottobre per festeggiare insieme i 30 anni del Consorzio CGM.

Quest’anno CGM raggiunge un traguardo importante: sono passati trent’anni da quando questa avventura è iniziata, grazie alla visione di Gino Mattarelli e alla volontà dei fondatori di creare una grande rete al servizio delle comunità. In questa occasione vogliamo incontrarci, come in una festa in cui ripercorrere idealmente il nostro viaggio e pensare alle sfide che ci attendono. Ci racconteremo, per ricordare il percorso che ci ha portato qui e per immaginare concretamente la strada che ancora abbiamo davanti.

SCOPRI IL PROGRAMMA 

Iscriviti ora: https://goo.gl/forms/HeaOl2M44P3fuxG02PROGRAMMA “30 anni di impresa sociale”

Gruppo Cooperativo CGM – Consorzio G. MattarelliGiorno 1 | 5 ottobre – Chiesa San Giacomo – Complesso Museale di San Domenico, Piazza Guido da Montefeltro

 

13:00 | Registrazioni

14:00 | Inizio Evento 

Opening
Stefano Granata – Presidente CGM
Maurizia Squarzi – Presidente Consorzio Solidarietà Sociale

30 anni di impresa sociale: la parola ai fondatori
Felice Scalvini – Assessore alle politiche per la famiglia, la persona e la sanità
Gianfranco Marzocchi – Presidente AICCON

Innovazione ieri, innovazione oggi
La storia della rete CGM è una storia di innovazione. Dai progetti e modelli storici che ne hanno caratterizzato i tratti di unicità fin dalle origini, fino alle esperienze d’eccellenza e d’impatto più attuali, ripercorriamo il nostro viaggio nell’ impresa sociale: un affascinante viaggio nell’innovazione narrato dai protagonisti di ieri e di oggi.

Pillole di riflessione

Durante la carrellata delle esperienze di innovazione avranno modo di proporci suggestioni
Davide Drei – Sindaco di Forlì
Roberto Pinza – Presidente Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì
Riccardo Bonacina – Direttore Vita Non Profit
Claudia Fiaschi – Portavoce del Forum del Terzo Settore
Flaviano Zandonai – Segretario Iris Network
Presidenti di CGM

Dalle 20:30 in poi: Cena e festa a CavaRei

Giorno 2 | 6 ottobre – Salone del Palazzo Comunale, Piazza Aurelio Saffi, 8 

 

8:30 | Registrazioni

9:00 | Inizio Evento

Stati Generali. Progetti e azioni imprenditoriali di rete: aggiornamenti e nuove iniziative
Welfare aziendale. La piattaforma CGM e le partnership: l’avvio del progetto imprenditoriale.

Il mutato scenario dell’ambito delle gare di appalto: presentazione della piattaforma aggregativa di CGM per i territori strutturazione di un service consulenziale sulla progettazione nazionale ed europea.

Cambiamento e rigenerazione nelle organizzazioni, verso una nuova idea di impresa sociale.
Interverranno ospiti esterni che discuteranno sul tema con:
Stefano Granata – Presidente CGM
Maurizio Gardini – Presidente Confcooperative

Chiusura lavori 13:30

Strutture convenzionate

L’evento è organizzato grazie alla preziosa collaborazione del Consorzio Solidarietà Sociale e delle cooperative socie, che ringraziamo di cuore.

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Social Enterprise Boat Camp 2017: in nave per l’impresa sociale

Social Enterprise Boat Camp 2017: in nave per l’impresa sociale

Il 1 luglio siamo partiti per un viaggio che sapevamo ci avrebbe cambiato, in un modo o nell’altro: siamo saliti a bordo della M/n Cruise Roma di Grimaldi Lines per quattro giorni di formazione intensa in nave sui temi dell’impresa sociale lungo la rotta Civitavecchia-Barcellona. Ma il Social Enterprise Boat Camp 2017 è stato molto di più.

Per la sua seconda edizione, questo evento – che abbiamo organizzato ancora una volta insieme a Fondazione ACRA con il supporto di molti partner  si è focalizzato sulla dimensione economica della migrazione, intesa come opportunità per creare modelli di business inclusivi.

Boat Camp 2017: i Casi Studio Selezionati

Per affrontare l’importante tema della migrazione, una selezione di iniziative imprenditoriali ad alto impatto sociale provenienti da Paesi diversia dimostrazione del fatto che ci sono delle reali opportunità per alimentare la sostenibilità finanziaria e soprattutto la dignità, l’uguaglianza e la giustizia.

Mitt Liv (SVEZIA) è un programma che integra giovani migranti nella società svedese. Grazie a molti corsi e a una grande rete di aziende, aiuta i migranti a trovare lavoro e permette alle aziende di aumentare la propria diversità. 

Cucula (GERMANIA), programma berlinese pensato con e per i migranti, è una combinazione diformazione e lavoro: permette di ottenere qualifiche tecniche e di produrre al tempo stesso oggetti di artigianato e design. 

Il Laboratorio Triciclo (ITALIA) è un progetto della Cooperativa Ruah di Bergamo in cui comunità locale e migranti lavorano insieme: oltre a imparare un lavoro, si crea valore grazie alla produzione di usato di qualità

Progetto QUID (ITALIA) è un marchio di moda che recupera tessuti di alta qualità e reinserisce donne svantaggiate nel mercato del lavoro. Grazie a una grande rete di brand, riesce a realizzare prodotti unici e, al tempo stesso, a combattere la disuguaglianza sociale. 

Africa Experience Orient Experience I e II (ITALIA – AFGHANISTANsono tre società di ristorazione etnica fuori dal comune. Sono nate a Venezia da rifugiati politici e richiedenti asilo e, attraverso una proposta culinaria che ripercorre le strade della migrazione, esaltano l’incontro culturale puntando all’integrazione dei migranti.

Refugeeswork.at (AUSTRIA) è una piattaforma che connette rifugiati e datori di lavoro. Oltre a facilitare l’incontro tra domanda e offerta, questo servizio offre ai migranti preziose informazioni per orientarsi nel mondo del lavoro.

Mobilearn (REGNO UNITO – SVEZIA) è un servizio di telefonia mobile che fornisce in diverse lingue informazioni utili ai migranti per potersi inserire nelle società di arrivo. Sviluppato con agenzie governative e uffici pubblici, ha dimostrato di essere fondamentale per favorire l’integrazione ed è in continua espansione. 

SPEAK (PORTOGALLO) è una start-up sociale tecnologica che, grazie a un programma di scambio linguistico e culturale, organizza corsi di lingue ed eventi per migranti e non solo. Un’opportunità per tutti, mossi da necessità o passione, per imparare una lingua e conoscere un pezzo di mondo diverso dal proprio.

Boat Camp 2017: Lavorare Insieme per Imparare Meglio

Gli otto casi studio selezionati sono stati associati a dei business tool, ovvero strumenti che si sono rivelati fondamentali per lo sviluppo di queste imprese:

• storytelling e branding;

• accesso a capitali e finanziamenti;

• tecnologia e innovazione;

• partnership;

• impatto sociale.

Era questo a costituire il cuore del Boat Camp: un workshop tematico per ogni caso, da svolgere in navigazione, tutti condotti da personalità di spicco ed esperti di materia e con testimonianze d’eccellenza. Il coinvolgimento attivo dei partecipanti è stato tanto alto da superare la forza del mare, che a intervalli regolari minacciava di rovesciare qualche proiettore. 

Per non farci mancare niente, abbiamo deciso di sfruttare le occasioni per imparare anche sulla terraferma. Due bellissime conferenze, a Civitavecchia e all’Universitat Pompeu Fabra di Barcellona, ci hanno dato l’opportunità di allargare il nostro angolo di visuale, ascoltando grandi e piccole testimonianze di come il mondo possa cambiare in meglio, e di come lo stia già facendo.

Boat Camp 2017: Tante Voci dal Mondo

A condividere i propri insegnamenti, molti ospiti provenienti da tutto il mondo. Tantissimi gli interventi dall’Africa, tra cui il discorso di Kumi Naidoo sull’importante ruolo delle nuove generazioni, che ha chiuso la conferenza di Barcellona dopo un interessante panel di giovani innovatori africani. Non sono mancati gli ospiti europei e italiani, a testimoniare le tante realtà innovative del nostro continente, come Mauro Berruto di Scuola Holden, che ha incantato la sala conferenze di prua con le sue “storie oltre i confini”.

Cosa ci portiamo a casa da questa esperienza? Un bagaglio di nuove conoscenze, di confronti con scenari inaspettati, di importanti lezioni di business per provare a fare dell’impresa sociale un mondo veramente inclusivo. Un bagaglio piccolo, però: vogliamo averlo sempre con noi.

Scopri qui i video, le foto e la rassegna stampa del Social Enterprise Boat Camp 2017:http://www.boatcamp2017.org/edizione-2017/mediafoto/

#BoatCamp2017

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