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Fashion for all, la creatività e l’inclusione di Liberi Tutti nella capitale della moda

La moda come processo creativo e strumento di sviluppo per l’inclusione sociale. Questa in sintesi la mission del brand Au Petit Bonheur della nostra cooperativa socia LiberiTutti che, dopo il punto vendita di Torino, ha aperto uno store in Porta Ticinese 73 a Milano. Tra capi sostenibili che abbracciano diversità e inclusione e occasioni di inserimento lavorativo per persone con fragilità.

Tanta voglia di raccontare con passione e determinazione, una lunga intervista ad Alessia Aisosa Catarinella – project manager, progettista sociale, valutatrice d’impatto e molto altro per la cooperativa sociale LiberiTutti.

Come nasce il progetto Au Petit Bonheur?

Nasce come un sogno che parte nel 2019 all’interno di Liberitutti Factory. Il brand Au petit bonher si poneva una sfida quella di far diventare la moda non solo strumento creativo ma anche sviluppo e inclusione sociale per donne fragili.

Direi sfida è riuscita

Dopo il successo dello store di Torino quest’anno abbiamo aperto il nostro secondo punto vendita a Milano, città della moda per antonomasia e ci siamo riusciti mantenendo inalterata la natura del nostro progetto: una moda inclusiva che sia davvero “Fashion for All”.

Quali sono le peculiarità di Au Petit Bonheur?

La visione di una moda che sia slow, i nostri punti vendita vogliono essere non soltanto negozi ma centri di aggregazione, condivisione di storie e di progetti. Una moda lenta contro il fast fashion sempre più incalzante. Tessuti e filiera sostenibile questo significa tessuti tracciati, attenzione all’ambiente e utilizzo di materiali biologici, come il nostro Jersey di cotone prodotto in Italia. Questo tessuto particolarmente modellante ci permette di costruire i nostri capi in maniera free size. E poi il punto di forza del nostro progetto sono le Sartori Sociali, dove donne fragili trovano un lavoro, acquisiscono una loro professionalità e ci permettono di realizzare tutti i capi che compongono le collezioni.

Mi sembra di capire che il valore aggiunto del vostro progetto siano proprio le imprese sociali?

Le nostre imprese sociali svolgono un prezioso lavoro di inserimento lavorativo, azioni di sviluppo territoriale e di comunità favorendo la crescita, la professionalizzazione e la valorizzazione del capitale umano.

Le imprese sociali quindi al centro del cambiamento?

La sfida è proprio questa spingere le nostre imprese sociali a guardare oltre, ad osare ad essere coraggiosi, a portare l’impresa sociale in un mondo da sempre presidiato dai grandi brand e dal profit. Siamo coscienti delle difficoltà ma grazie al nostro know how siamo sicuri che questa sfida possa darci grandi risultati. Per noi questo è il vero processo di cambiamento verso una moda sostenibile.

La Cooperativa Liberi Tutti di Torino fa parte della solida rete del consorzio nazionale CGM. Nel 2019 nasce Liberitutti Factory una nuova idea di impresa sociale, con l’obiettivo di proporre, promuovere e sviluppare competitività sul mercato ad alto valore sociale, nei settori dello sviluppo economico partecipato dai territori.

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