Il 26 e 27 settembre torna il nostro workshop sui servizi educativi Fuori è Dentro. Il tema scelto è quello dell’inclusione dentro e fuori la scuola. La location è la Mantua Farm School a Corte Maddalena – Curtatone (Mantova), una ‘scuola non scuola’ gestita dalla Cooperativa Ippogrifo per ragazzi e ragazze dagli 11 ai 20 anni in situazioni di fragilità. Ci siamo fatti raccontare il progetto da Alessandra Brunoni, Referente e coordinatrice pedagogica. E se non avete ancora riservato il posto al Fuori è Dentro 2025, fatelo subito compilando il modulo on line.
Come nasce la Mantua Farm school e da chi è gestita?
La Mantua Farm School (MFS) è un progetto della Cooperativa Ippogrifo, realtà che da oltre 25 anni opera nel campo della salute mentale sul territorio mantovano, a partire dalla chiusura dell’Ospedale Psichiatrico nel 1999. La cooperativa gestisce due comunità psichiatriche per adulti: una ad alta protezione, con assistenza continuativa 24 ore su 24, e una a media protezione, con presenza di operatori per 12 ore al giorno. Nel 2014 prende avvio una collaborazione tuttora attiva con il Servizio di Neuropsichiatria Infantile di Mantova, finalizzata a sostenere preadolescenti, adolescenti e le loro famiglie in situazioni di fragilità. Gli interventi vanno dal supporto educativo domiciliare alla psicoterapia
individuale e familiare, fino al sostegno genitoriale. Da questa esperienza con i più giovani nasce l’intuizione: costruire un percorso che rispondesse anche al bisogno formativo e scolastico, un’area spesso critica nei momenti di difficoltà, che troppo spesso si traduce in abbandono scolastico o ritiro sociale. Nel 2018 la Cooperativa Ippogrifo partecipa al Bando Cariplo Emblematici Maggiori con il progetto della Mantua Farm School a Corte Maddalena, che prevedeva la ristrutturazione di una barchessa e la realizzazione della Sala Maddalena, uno spazio teatrale. Il progetto viene finanziato e nel 2020 partono i lavori, rallentati però dall’emergenza Covid. Solo nel 2022 gli spazi vengono finalmente inaugurati.


Il progetto prende forma già nel 2021, con un anno pilota avviato in una sede temporanea presso la Cascina Goliarda di Alce Nero, che aveva concesso gli spazi in affitto. In quell’occasione emergono richieste da parte di famiglie con figli in età di scuola secondaria di primo grado: è così che diventa evidente l’esigenza di proporre un contesto formativo alternativo già a partire dagli 11 anni.
Oggi la Mantua Farm School accoglie ragazzi e ragazze dagli 11 ai 20 anni. È una “scuola non scuola” che si fonda sulla normativa dell’Istruzione Parentale, offrendo un percorso flessibile e basato sull’apprendimento esperienziale, in cui la relazione è al centro della crescita educativa. Al tempo stesso, vengono rispettate le Linee Guida Ministeriali, poiché gli studenti della Farm sostengono regolarmente gli esami di idoneità presso le scuole pubbliche a cui risultano iscritti, requisito fondamentale soprattutto per chi è ancora in età di obbligo scolastico.
Sul vostro sito si legge “Un luogo dove coltivare passioni, curiosità e conoscenze” ci può raccontare meglio questo progetto?
La Mantua Farm School è nata con l’idea di creare uno spazio diverso dalla scuola tradizionale: un contesto in cui i ragazzi possano sperimentare, mettersi in gioco e scoprire i propri interessi.
Coltivare passioni, curiosità e conoscenze significa proprio questo: offrire a ciascuno la possibilità di imparare seguendo i propri tempi e inclinazioni, senza schemi rigidi, ma con proposte che spaziano dall’attività laboratoriale alla dimensione artistica e creativa, dal lavoro in natura al confronto con la comunità. È un luogo dove l’apprendimento non è mai fine a sé stesso, ma diventa parte di un percorso di crescita personale e relazionale.
Quali sono le caratteristiche che rendono unica la vostra scuola?
La nostra scuola è unica perché è una “scuola non scuola”. Non ci sono banchi in fila o programmi preconfezionati da seguire, ma un ambiente flessibile in cui i ragazzi dai 11 ai 20 anni possono imparare attraverso esperienze reali. La didattica è costruita insieme agli studenti e tiene conto dei loro bisogni, interessi e fragilità. Inoltre, la Mantua Farm School è radicata in un contesto agricolo e culturale: la Corte Maddalena, con i suoi spazi verdi e il teatro, diventa parte integrante del percorso educativo. Un altro aspetto fondamentale è la centralità della relazione, perché crediamo che sia il legame umano a rendere possibile qualsiasi apprendimento.
Quali sono gli elementi che rendono la vostra proposta educativa innovativa e inclusiva?
L’innovazione della Mantua Farm School sta nel metodo: utilizziamo la cornice dell’istruzione parentale, che ci permette di proporre un modello non rigido, ma personalizzato e dinamico. Gli studenti non si limitano a “ricevere” nozioni, ma sono protagonisti attivi del loro apprendimento, attraverso laboratori, esperienze pratiche, attività artistiche e momenti di riflessione collettiva.
L’inclusività nasce dal fatto che il nostro progetto è pensato anche per chi fatica nei contesti scolastici tradizionali: ragazzi con fragilità, difficoltà relazionali o vissuti di abbandono scolastico. Qui trovano un luogo accogliente, che li valorizza e li sostiene, aiutandoli a ritrovare motivazione e fiducia nelle proprie capacità.
Cosa significa per voi “fare educazione” oggi?
Per noi fare educazione significa prendersi cura delle persone prima ancora che trasmettere conoscenze. Vuol dire creare contesti in cui i giovani possano sentirsi accolti, ascoltati e stimolati a crescere come individui liberi e consapevoli. Educare oggi non è solo preparare al mondo del lavoro, ma offrire strumenti per affrontare la vita: sviluppare pensiero critico, imparare a collaborare, coltivare passioni e scoprire il valore delle relazioni. La scuola, in questo senso, non è un semplice luogo di apprendimento, ma una comunità che accompagna e sostiene i ragazzi nel loro percorso di crescita.
Sei interessato a partecipare al Fuori è Dentro alla Mantua Farm School? Scopri il programma ed iscriviti.
26 e 27 settembre
Mantua Farm School
Corte Maddalena – Curtatone (Mantova)
“Progettare l’inclusione dentro e fuori la scuola: esperienze e pensieri di educatori a confronto”
Dafne Guida (Stripes)
Stefano Laffi (Codici)
Alessandra Brunoni (Cooperativa Ippogrifo)
Monica Ploia (Federsolidarietà Mantova)
Cristina Bertazzoni (Consulente e Docente Università di Verona)
Sara Gattazzo (Cooperativa Archè)
Francesca Bonani (Cooperativa Viridiana)
Vuoi saperne di più?
Scrivi a simona.taraschi@cgm.coop per ricevere informazioni sul Fuori è Dentro.