Dopo le CERS di Biella (leggi l’articolo), Cernusco (leggi l’articolo), Genova (leggi l’articolo) e Matera (leggi l’articolo), vi presentiamo la comunità energetica Fu.so di Cantù: 8 E.T.S. e una società profit che si sono unite per un futuro sostenibile. “La solidarietà per noi è senso e obiettivo. Siamo anche convinti che la prospettiva di entrare a fare parte di una CER Solidale, contribuendo con i propri consumi e le proprie scelte di investimento a sostenere progetti ad impatto, possa essere interessante sia per le imprese del territorio sia per i privati cittadini“.
Da dove nasce l’idea di fondare una CER a Cantù?
Il territorio canturino è ricco di cooperazione sociale e di realtà associative storicamente attive e radicate. Le CER rappresentano certamente un’opportunità di coniugare molti temi cari a queste organizzazioni: l’aggregazione e lo sviluppo territoriale, la sostenibilità ambientale e l’impatto sociale. Anche grazie al ruolo svolto da Consorzio CGM e Energie per la Comunità (EPC), da un piccolo gruppo di promotori (le cooperative Demo Energia, In Cammino e Mondovisione e la congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione) si è creato un interesse sempre crescente verso questa iniziativa che ha portato alla costituzione di una cooperativa la cui base sociale è quasi interamente composta da Enti del terzo settore con la sola eccezione di una società profit che si occupa dell’installazione di impianti fotovoltaici.
Quali obiettivi della Fu.So. CERS?
Certamente i soci fondatori vedono nella CERS la possibilità di aggregare diversi soggetti attorno ad un progetto comune in grado di promuovere una comunità che cresce attorno ai temi della sostenibilità. Inoltre, l’aspettativa è di generare un incentivo economico in grado di sostenere progetti ad impatto sul territorio delle cabine primarie in cui riusciremo ad attivare delle configurazioni. Inizialmente il territorio di riferimento sarà quello delle 4 cabine primarie toccate dal territorio comunale, che prende anche comuni limitrofi quali Mariano Comense, Carimate, Cermenate, Capiago Intimiano, Alzate e Tavernerio.
L’obiettivo è aggregare in 3 anni oltre 200 soci, cercando primariamente di coinvolgere le persone e le organizzazioni che già fanno parte, a diverso titolo, delle organizzazioni fondatrici, ma aggregando anche imprese, enti e privati cittadini che vorranno condividere la nostra idea di impresa sociale.
Come mai il nome Fu.So. CERS?
Intanto la “S” di CERS: è importante già nel nome affermare che la solidarietà per noi è senso e obiettivo. Siamo anche convinti che la prospettiva di entrare a fare parte di una CER Solidale, contribuendo con i propri consumi e le proprie scelte di investimento a sostenere progetti ad impatto, possa essere interessante sia per le imprese del territorio sia per i privati cittadini.
Poi la scelta del nome. Fu.So. è prima di tutto una sigla che sta per Futuro Sostenibile. Ma il nome richiama anche al “fusello”, ossia lo strumento utilizzato con il tombolo per realizzare il famoso pizzo di Cantù. E quindi richiama la territorialità che, almeno in questa fase inziale, il progetto vuole avere per produrre un impatto sulla propria comunità di appartenenza.
Quali sono le peculiarità di Fu.So. CERS?
Sicuramente la peculiarità è relativa alla sua base sociale: 9 soggetti giuridici di cui 8 E.T.S. che hanno deciso di intraprendere un percorso di lungo termine per promuovere e realizzare progetti ad impatto sul proprio territorio.
Che futuro per Fu.So. CERS?
Il primo obiettivo è quello di cercare di sviluppare e ampliare il progetto, coinvolgendo imprese e cittadini al duplice scopo di generare aggregazione territoriale e avere una base sociale ampia in grado di condividere l’energia.
Ovviamente questo può avvenire se effettivamente saranno realizzati i primi impianti. L’obiettivo è installare circa 150 kWp entro la primavera del 2026, sperando che le complessità normative e la confusione relativamente gli incentivi PNRR alle CER non diventino ostacoli rilevanti e che quindi possano in qualche modo rallentare lo sviluppo del progetto.
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