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Co-progettare un futuro condiviso

Co-progettare per un futuro condiviso

La XIV Convention CGM ci ha restituito vivacità, coraggio e prospettiva per intraprendere la strada del cambiamento verso un futuro da protagonisti nel tessuto sociale e produttivo del nostro Paese.

La capacità di cooperare e co-progettare, mettendo a sistema competenze plurali, sono i fattori di successo delle imprese sociali cooperative più autentiche. Sono gli stessi fattori che possono rispondere in maniera efficace alle istanze socio-economiche più urgenti, in particolare quella dell’occupazione e della valorizzazione dei giovani talenti.

L’appartenenza alla rete nazionale CGM ci dà l’opportunità di rafforzare le prassi consolidate e trovare sempre nuove occasioni di confronto, continuando a lavorare in sinergia con le Istituzioni, l’Università e con tutto il sistema produttivo, e contestualizzando la nostra azione in una logica “sartoriale”, anche attraverso nuovi modelli organizzativi.

Perché il “futuro condiviso” sia sempre più votato ad accrescere potenzialità e risorse per lo sviluppo delle nostre comunità.

Il Presidente
Giuseppe Bruno

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RIVIVI SHARING FUTURE

Grazie a Trm Network, partner tecnico della Convention Cgm, puoi rivedere le dirette streaming delle plenarie di Sharing Future.

Plenaria 30 ottobreJTNDaWZyYW1lJTIwc3JjJTNEJTIyaHR0cHMlM0ElMkYlMkZ3d3cuZmFjZWJvb2suY29tJTJGcGx1Z2lucyUyRnZpZGVvLnBocCUzRmhyZWYlM0RodHRwcyUyNTNBJTI1MkYlMjUyRnd3dy5mYWNlYm9vay5jb20lMjUyRmdydXBwb2NnbSUyNTJGdmlkZW9zJTI1MkYyNDAzNjgxMTA2NTIxMTgwJTI1MkYlMjZzaG93X3RleHQlM0QwJTI2d2lkdGglM0Q1NjAlMjIlMjB3aWR0aCUzRCUyMjU2MCUyMiUyMGhlaWdodCUzRCUyMjMxNSUyMiUyMHN0eWxlJTNEJTIyYm9yZGVyJTNBbm9uZSUzQm92ZXJmbG93JTNBaGlkZGVuJTIyJTIwc2Nyb2xsaW5nJTNEJTIybm8lMjIlMjBmcmFtZWJvcmRlciUzRCUyMjAlMjIlMjBhbGxvd1RyYW5zcGFyZW5jeSUzRCUyMnRydWUlMjIlMjBhbGxvd0Z1bGxTY3JlZW4lM0QlMjJ0cnVlJTIyJTNFJTNDJTJGaWZyYW1lJTNFPlenaria 31 ottobreJTNDaWZyYW1lJTIwc3JjJTNEJTIyaHR0cHMlM0ElMkYlMkZ3d3cuZmFjZWJvb2suY29tJTJGcGx1Z2lucyUyRnZpZGVvLnBocCUzRmhyZWYlM0RodHRwcyUyNTNBJTI1MkYlMjUyRnd3dy5mYWNlYm9vay5jb20lMjUyRmdydXBwb2NnbSUyNTJGdmlkZW9zJTI1MkYyNDMzMjM4NDcwMjY3MDE1JTI1MkYlMjZzaG93X3RleHQlM0QwJTI2d2lkdGglM0Q1NjAlMjIlMjB3aWR0aCUzRCUyMjU2MCUyMiUyMGhlaWdodCUzRCUyMjMxNSUyMiUyMHN0eWxlJTNEJTIyYm9yZGVyJTNBbm9uZSUzQm92ZXJmbG93JTNBaGlkZGVuJTIyJTIwc2Nyb2xsaW5nJTNEJTIybm8lMjIlMjBmcmFtZWJvcmRlciUzRCUyMjAlMjIlMjBhbGxvd1RyYW5zcGFyZW5jeSUzRCUyMnRydWUlMjIlMjBhbGxvd0Z1bGxTY3JlZW4lM0QlMjJ0cnVlJTIyJTNFJTNDJTJGaWZyYW1lJTNF

INTERVISTE INEDITE

Sono inoltre disponibili su Spotify e Soundcloud le interviste inedite realizzate dai ragazzi della radio digitale Vox Populi – Idee per Grassano.

Ai microfoni di Vox Populi alcuni dei protagonisti della plenaria di apertura di Sharing Future: Giuseppe Bruno, Stefano Granata, Raffaello De Ruggieri, Don Bruno Bignami.

SpotifySoundcloud

SFOGLIA LE IMMAGINI

Su Facebook disponibile l’album completo delle fotografie dell’evento

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Imprese Sociali Tornare al Centro

Imprese sociali

Tornare al centro

«Ricomporre per innovare» è la strategia del futuro di Cgm: significa affermare ruolo e competenze di queste realtà Serve però migliorare le capacità di produzione salvando la qualità La sfida occupazionale resta il principale fattore di crescita 

A differenza del passato cresce il livello di frammentazione sociale e, al tempo stesso, vengono messe in discussione la reputazione e la legittimità del Terzo settore e dell’impresa sociale. È questo lo scenario da cui è partita la riflessione che ha animato la XIV Convention di Cgm, momento nato con l’idea di fare il punto rispetto alle iniziative e ai progetti sviluppati dalla rete di cooperative, ma anche per comprendere meglio in quale contesto sociale ed economico ci troviamo ad operare. Perseguire la propria missione originaria rappresenta anche la principale sfida sociale: significa porsi obiettivi meno legati alla gestione dell’ordinario e sempre più caratterizzati da elementi intenzionali di cambiamento. Un cambiamento che è profondamente radicato nei luoghi e nelle comunità a cui ci rivolgiamo: innovazione non è per noi sinonimo di invenzione ma di scoperta, ovvero la capacità di leggere l’esistente con occhi diversi, canalizzando in modo strategico il potenziale presente, guidando i processi e trovando nella pluralità proposte evolutive inedite. La missione di «ricomporre per innovare» diventa quindi il marcatore dei prossimi anni. La strategia del Gruppo è incentrata su diversi assi prioritari. Uno di questi riguarda le filiere legate ai principali settori di attività dell’impresa sociale. Agricoltura, turismo, abitare e soprattutto welfare declinati in senso «sociale» presentano infatti, pur nella loro diversità, una tendenza comune ovvero l’allungamento della filiera dell’offerta che impone alle imprese sociali ulteriori investimenti per migliorare la capacità di produzione senza compromettere la qualità.

Il welfare aziendale, ad esempio, da questo punto di vista, è emblematico: Cgm ha già infatti riprogettato oltre 700 servizi nati nell’ambito delle politiche pubbliche perché possano essere veicolati attraverso nuove piattaforme popolate da molti altri fornitori. Un’opportunità quindi per allargare la propria offerta anche attraverso accordi mirati. Ma il vero salto sarà fatto quando la cooperazione sociale avrà scientemente affermato la sua funzione propulsiva nel sistema economico locale, quando si uscirà dall’immagine di «fornitore di servizi», assumendo con consapevolezza la responsabilità imprenditiva per affermarsi come un attore dello sviluppo socio-economico e della creazione di benessere all’interno delle comunità. Tutto questo naturalmente richiede un mix di risorse finanziarie caratterizzate da rendimenti legati all’impatto sociale. Capitali da investire coinvolgendo sia gli attori istituzionali della finanza, sia i cittadini e le comunità locali che possono agire come co-investitori. Il tutto grazie anche a servizi di accompagnamento che svolgono una importante azione di capacity building rispetto alla propensione ad investire e alla qualità della proposta. Il punto di caduta di questa strategia è il lavoro. Si tratta infatti del principale asset dell’impresa sociale cooperativa con 50mila posti di lavoro nella sola rete Cgm. La sfida occupazionale rappresenta, da questo punto di vista, anche il principale driver di crescita del settore. Il lavoro quindi come fattore di crescita, ma anche come modalità per intercettare e valorizzare le motivazioni di una nuova generazione di imprenditori e operatori che oggi è chiamata ad agire sempre più in veste di comunità del cambiamento per consentire alle imprese sociali di fare meglio il loro mestiere: l’interesse generale della comunità in un quadro però profondamente mutato.

 

Questa XIV Convention, si è decisamente connotata per l’attenzione ai giovani, ma con il piglio di chi si pone in ascolto del portato valoriale, formativo e motivazionale di quella che oggi chiamano «generazione Greta». Non si tratta più di creare opportunità lavorative per una categoria troppo sbrigativamente considerata svantaggiata, ma praticare un’apertura realmente capace di introiettare e mettere a sistema gli spunti di innovazione provenienti dai giovani. Rendere accattivante e sostenibile l’impresa sociale significa coltivare il dialogo fruttuoso tra il bagaglio esperienziale dei «perennials» e la futuribilità vorticosa dei «millennials». È anche questo l’obiettivo a breve termine che declina la priorità posta durante la Convention di “Ricomporre per innovare”: la connessione con gli atenei, la qualificazione dell’offerta, gli investimenti in termini di formazione e specializzazione. È il tema della conoscenza e della valorizzazione dei talenti, e bisogna farlo ora che l’emorragia migratoria dei nostri giovani ci sta privando della principale energia generativa che il nostro Paese ha a disposizione per progettare il futuro, nel segno imprescindibile della condivisione.

 

Giuseppe Bruno – Presidente Gruppo Cooperativo Cgm

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA – Buone Notizie

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Al via Tradate Welfare

Dalla collaborazione tra il Gruppo Cooperativo CGM e l’Ufficio di Piano di Tradate nasce la piattaforma per offrire ai cittadini una completa rete di servizi di welfare a supporto ai singoli e alle famiglie

Un sistema di welfare che integra servizi comunali, privati e aziendali, accessibile a tutti: è l’obiettivo di Tradate Welfare, il progetto sperimentale nato dalla collaborazione tra il Gruppo Cooperativo CGM e Comune di Tradate – Ufficio di Piano di Tradate che coinvolge attualmente 14 cooperative locali del varesotto.

Alla presentazione avvenuta oggi in Villa Truffini (Comune di Tradate) sono intervenuti Paolino Fedre, Presidente dell’Assemblea dei Sindaci di Tradate, per l’Ufficio di Piano di Tradate Mariella Luciani, Responsabile Servizi Sociali e Ufficio e Filippo Oldrini, Responsabile d’area di Solidarietà e Servizi, Martina Tombari, Responsabile area sviluppo Gruppo Cooperativo CGM, Luca Faustini, CEO di Moving s.r.l. e Maurizio Martegani, Presidente della Cooperativa Baobab.

Il progetto si rivolge a un potenziale bacino d’utenza distrettuale di 8 comuni, oltre a quello Tradate, a quelli limitrofi di Castelserpio, Castiglione Olona, Gornate, Lonate Ceppino, Vedano Olona, Venegono Inferiore e Venegono Superiore: circa 56 000 cittadini che possono accedere a una completa rete di servizi di welfare di supporto ai singoli e alle famiglie.

Tradate Welfare implementa in maniera sperimentale un portale digitale che consentirà di accedere facilmente a servizi di welfare di alta qualità, attraverso il sito www.tradatewelfare.it. Per aiutare i cittadini in questo passaggio innovativo è stata prevista la costituzione di Social Point, punti fisici di ascolto e informazione dove sarà possibile recarsi per ricevere informazioni e parlare con operatori sociali specializzati, professionalmente formati da CGM, che possono guidare e orientare nella scelta dei servizi e dare assistenza sin dalla registrazione sul portale. Attualmente i Social Point si trovano nei comuni di Castiglione Olona, Tradate, Vedano Olona e Venegono Inferiore.

Dai servizi di YouCare – sport, educazione alimentare, cultura e tempo libero come corsi di cinema e teatro e lingue – a quelli dedicati all’infanzia e alle persone anziane ChildCare e SilverCare (dall’asilo nido e scuole materne, babysitting alle ripetizioni e ai soggiorni), a quelli di FamilyCare di sostegni e aiuto alla famiglia – per esempio supporto alla genitorialità, psicologico e servizi domiciliari e residenziali) fino a quelli dedicati alla casa e agli amici quattro zampe, House&Pet Care.

Quello di Tradate è un modello sperimentale che si inserisce nelle esperienze che sta portando avanti CGM a livello nazionale, mettendo al centro la persona e i suoi bisogni specifici tenendo conto delle risorse di welfare pubblico già esistenti sul territorio e coniugandole a quelle di welfare privato e aziendale. Il portale è stato ideato infatti per essere disponibile ed essere adattato anche alle esigenze delle imprese del territorio che scelgono di investire nel campo del welfare aziendale.

Per questa ragione, e perché il progetto vede il coinvolgimento di un ente pubblico, quale il Comune di Tradate, i servizi offerti delle cooperative del territorio rispettano i requisiti di accreditamento definiti dalla UNI/PdR 58:2019 ““Linee guida per i requisiti per la qualità dei fornitori di servizi alla persone/famiglia nel welfare aziendale”, realizzata insieme da CGM insieme a UNI Ente Italiano di Normazione.

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SEE ME IN – L’imprenditoria degli immigrati diventa più competitiva

Il progetto, finanziato da Interreg Central Europe, che propone idee, modelli e servizi per rendere più innovative e competitive le imprese degli immigrati già stabilmente residenti nei paesi dell’area di progetto

 

Sono 32 le nuove imprese gestite da stranieri aperte ogni giorno in Lombardia, dove si concentrano il 20.3 % delle attività imprenditoriali di questo tipo. In Italia si contano 600 mila imprese, il 9,9 % del totale alla fine del 2018. Di queste l’80 % sono micro-imprese individuali. *

Una fotografia che spiega quanto le imprese già avviate da cittadini immigrati regolarmente stabiliti, siano una componente strutturale importante del tessuto imprenditoriale italiano. A questa vitalità spesso non corrisponde un’adeguata competitività per problemi linguistici e culturali e così il loro potenziale innovativo rimane spesso inespresso, limitandone lo sviluppo.

SEE ME IN, finanziato con i fondi del programma europeo Interreg Central Europe, intende colmare il divario fornendo alle imprese di immigrati (secondo la definizione dell’Unione Europea “persona nata fuori dalla EU che attualmente risiede legalmente in un paese EU) mezzi e strumenti per diventare più competitive sul mercato. Il progetto è coordinato dalla Fondazione Politecnico di Milano e comprende 10 partner provenienti da cinque diversi paesi europei (Italia, Croazia, Slovenia, Ungheria e Germania), tra i quali, per l’Italia, il Comune di Milano e il Gruppo Cooperativo CGM.

Le imprese degli immigrati non sono un gruppo omogeneo, molte di loro non dispongono di un network capillare di contatti nel paese ospitante e hanno difficoltà a raggiungere stakeholder importanti e potenziali clienti. L’obiettivo del progetto è creare una rete di supporto, sia da un punto di vista tecnologico, sia di contatti e servizi (hub e incubatori) nella città in cui sono nate queste imprese.

SEE ME IN prevede l’organizzazione di progetti pilota, webinar e attività di training per valorizzare il potenziale di queste imprese

“Da tempo, in Italia, l’imprenditoria degli immigrati costituisce una quota significativa dell’offerta imprenditoriale e una componente rilevante del tessuto produttivo di particolari settori e dell’offerta di servizi delle nostre città – precisa Eugenio Gatti Direttore Generale di Fondazione Politecnico di Milano -. Una loro maggiore integrazione nel tessuto produttivo può quindi contribuire a innalzare la competitività e la capacità di crescita dell’intera economia italiana. Per Fondazione Politecnico di Milano, che supporta la creazione di impresa, la sfida è quella di favorire, per le realtà imprenditoriali degli immigrati, lo stesso percorso innovativo intrapreso dalle piccole e medie imprese italiane: attivare un processo di integrazione e innovazione, cogliendo le opportunità offerte dalle politiche territoriali e dalla rete dei soggetti coinvolti, primo tra tutti l’Università, per favorire lo sviluppo economico del sistema paese ”.

 

 “Le aree urbane in Europa sono forze trainanti che sospingono l’economia, garantiscono la coesione sociale e innovano gli stili di vita – afferma Roberto Munarin, Direttore Area Lavoro e Formazione Comune di Milano -. Milano crede in una prospettiva di sviluppo della città sostenuta da politiche di inclusione sociale e crescita sostenibile. Per questi motivi la Direzione Economia Urbana e Lavoro investe nell’innovazione sociale. Riteniamo che sia compito del governo locale essere in prima linea anche quando si tratta di incoraggiare e sostenere gli imprenditori migranti nella convinzione che comunità diverse, creative e inclusive possano rappresentare il fertile retroterra per uno sviluppo equo e duraturo della città.”

 

“Sperimentare nuovi strumenti e strategie per connettere le imprese di immigrati con il tessuto produttivo delle città è un obiettivo estremamente interessante per CGM – precisa Sabina Bellione Responsabile Area Progettazione CGM. In primo luogo perché questo offre concrete possibilità di crescita a queste realtà ma soprattutto perché significa collegarle con il tessuto sociale delle comunità, nelle quali oggi invece sono spesso considerate come entità slegate dal contesto, se non in aperta contrapposizione con la piccola imprenditorialità italiana. Nella scommessa sull’”integrazione imprenditoriale” l’esperienza di CGM nella costruzione di reti territoriali e di strumenti per il capacity building degli imprenditori sociali impegnati in delicate transizioni di mercato può essere messa a sistema per una vera partita di sviluppo.”

Il progetto è iniziato nell’aprile del 2019 e durerà tre anni. SEE ME IN, finanziato per 1,7 milioni di euro dal programma Interreg Central Europe 2014-2020 con fondi FESR, è coordinato dalla Fondazione Politecnico di Milano e comprende il Comune di Milano, il Gruppo Cooperativo CGM, School of Advanced Social Studies in Nova Gorica, ACT Group, Association Social Economy Slovenia, West Pannon Regional and Economic Development Public Nonprofit Ltd, Municipality of Nova Gorica, Budapest Chamber of Commerce and Industry, Aiforia GmbH.

 

 

 

*Dati forniti dalla Camera di Commercio di Milano Monza e Brianza

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Social Enterprise Open Camp

Social Enterprise Open Camp

 

Gender Smart Investing

Social Enterprise Open Camp è una formazione residenziale, immersiva capace di far convergere il potenziale femminile, la tecnologia e l’accesso al capitale per disegnare le imprese sociali del futuro.

L’evento  è promosso da Fondazione Opes-Lcef  (organizzazione con sede a Milano e si occupa di sostenere le imprese sociali nel Mondo e in Italia) e dal Gruppo Cooperativo CGM.

L’apertura è prevista per il pomeriggio del 22 giugno a Napoli, nella suggestiva cornice di Castel dell’Ovo, con un convegno aperto al pubblico nel quale si potranno ascoltare le più significative voci dell’imprenditoria sociale a livello mondiale, proseguirà il 23 e il 24 a Salerno  con due intense giornate di formazione residenziale  e si concluderà nella splendida chiesa di Sant’Anna dei Lombardi a Napoli, la mattina del 25 giugno, con una sessione dedicata a narrazioni e testimonianze delle imprese sociali del territorio campano.

L’evento di portata internazionale, avrà come focus centrale l’imprenditoria sociale e affronterà diversi temi significativi quali: l’importanza della leva tecnologica per lo sviluppo e la crescita delle imprese a impatto, il valore delle imprese sociali per far fronte alla sfide del terzo millennio, anche nella logica del supply chain, il significato dello storytelling per costruire la propria brand identity, la gestione delle competenze per la formazione del capitale umano delle imprese, il management, la valutazione d’impatto, le modalità per l’accesso ai finanziamenti e al capitale nell’economia sociale e circolare, la replicabilità e la scalabilità del modello di business.

Il  ruolo delle donne nella governance di imprese sociali, la valorizzazione del potenziale femminile, l’urgenza di colmare il gender gap non solo come dovere etico, ma anche come opportunità di mitigazione del rischio imprenditoriale rappresenteranno i “fili rossi” che guideranno le riflessioni in tutti i gruppi di lavoro e che s’intrecceranno con gli altri focus centrali

Imprenditrici e imprenditori d’impatto, aspiranti innovatori, giovani talenti, operatori di imprese e cooperative sociali, associazioni, operatori della cooperazione internazionale, investitori, rappresentanti di istituzioni, università e accademie. Un programma ricco di sessioni plenarie  con interventi e testimonianze di speakers e imprenditori sociali  e di  lavori di gruppo, coordinati da workshop leader e in cui si analizzeranno imprese sociali  fondate da donne.

Tutte le informazioni su www.socialopencamp.org

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Get it! x CGM: aperta la CALL

Get it! x CGM nuove frontiere di collaborazione, ibridazione e trasformazione digitale tra il no profit e altri settori produttivi.

L’iniziativa di Open Innovation promossa da #CGM in collaborazione con Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore e Cariplo Factory nasce in virtù dell’impatto sociale che il Gruppo Cooperativo CGM mira quotidianamente a generare.

Sei una startup, un’azienda o conduci progetti di ricerca con idee utili e attuabili nel mondo delle imprese sociali? Allora sei nel posto giusto!

L’obiettivo della call Get it! x CGM è sostenere la crescita di progetti innovativi e costruire percorsi di collaborazione imprenditoriale tra le imprese della rete CGM e le imprese innovative e startup tecnologiche.

Il programma di open innovation intende:

  • supportare la crescita del tessuto economico imprenditoriale
  • creare nuove occasioni di ibridazione tra il non profit e altri settori produttivi
  • favorire lo sviluppo di sinergie commerciali e industriali per accelerare il percorso di trasformazione digitale a sostegno delle realtà appartenenti alla rete del Gruppo Cooperativo CGM

Cooperazione e collaborazione sono i due asset principali dell’iniziativa, alla ricerca di proposte innovative nei settori core di Get it e del Gruppo CGM che rivolgono una maggiore attenzione allo sviluppo del Welfare, dei servizi per la cura e al sostegno delle persone e dei cittadini appartenenti anche alle fasce più deboli, al potenziamento in ottica green e sostenibile dei territori e delle città, con un focus rivolto anche all’housing & agricoltura sociale.

A chi si rivolge il bando Get it x CGM?

Startup, progetti di ricerca (spin-off, gruppo di ricercatori) e aziende operanti nel settore profit e no profit che abbiano già un prototipo o un MVP (minimum viable product) o abbiamo già testato il loro prodotto sul mercato.

Puoi presentare la tua candidatura sulla piattaforma dedicata  entro e non oltre il 13 maggio, proponendo il proprio progetto a una delle aree di interesse dell’iniziativa::

  • Welfare, Training/Education and HealthCare
  • Green and Enviromental Action
  • Smart technologies and collaboration

Fino a un massimo di 18 imprenditori avranno l’opportunità di partecipare al Selection Workshop il giorno 18 luglio e presentare la soluzione ad un comitato tecnico, composto professioni ed esperti del settore che selezioneranno le realtà che avranno accesso alla fase di co-sviluppo.

Partecipa all’iniziativa Get it! x CGM entro il 13 maggio! Per maggiori informazioni consulta il Bando della Call Get it! x CGM