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In dialogo con le imprenditrici del fashion

Il progetto SEE ME IN in dialogo con le imprenditrici del fashion“La moda è il mio mondo, la mia vita”. Il fashion è più di una professione per la stilista iraniana Roya Abdollahi, che ora vive a Milano. È la sua passione, quello che ama fare. La donna è una delle sei designer con background migratorio protagoniste di un video promozionale realizzato nel contesto del progetto See me in, un Interreg implementato in cinque Paesi europei – Italia, Germania, Croazia, Ungheria e Slovenia – e gestito a livello nazionale da Cgm, il Consorzio nazionale per la cooperazione sociale Gino Mattarelli.

L’articolo completo su www.vita.it/it/donne-migranti-imprenditrici-il-dialogo-si-fa-fashion/Guarda il video qui

https://youtu.be/nBGyW5SLAz4

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Stati Generali a Torino

L’evento dedicato alla ReteCGM

Il 30 e 31 marzo 2022 a Torino

Il 30 e il 31 marzo tornano gli Stati Generali CGM: un momento dedicato a tutti i soci della reteCGM pensato per confrontarsi e discutere delle prossime azioni e progetti del Consorzio CGM.

Con gli Stati Generali di ottobre 2021 abbiamo intrapreso un percorso di rinnovo del format dell’evento:
non solo plenarie, ma anche CGMLab, laboratori per esplorare e lavorare su temi specifici.

La novità

Questa edizione torinese riserva un’ulteriore novità: una sessione dedicata al design thinking e alla sperimentazione di una nuova modalità di lavoro insieme che ci vedrà lavorare in piccoli gruppi su scenari di sviluppo imprenditoriale futuri.

Programma

30 marzo

14.00 Accoglienza presso il Teatro Juvarra, Via Juvarra 13 Torino

14.30
Città del futuro e valore urbano condiviso

Il coinvolgimento del terzo settore in iniziative di sperimentazione e innovazione nei contesti urbani è sempre più diffuso. Ma come può l’impresa sociale esprimere al meglio il suo protagonismo nella rigenerazione delle città attraverso investimenti capaci di colmare i “vuoti urbani” delle politiche del passato, generando impatto e promozione sociale?

Ce ne parlerà Tommaso Vitale, Professore associato di Sociologia Sciences Po, Paris

Anna Prat invece ci presenterà VUC- Valore Urbano Condiviso. Un approccio innovativo al cambiamento urbano e territoriale che si configura come una modalità di incontro e collaborazione concreta tra terzo settore e comunità locali, mondo aziendale ed enti pubblici, finalizzata all’ideazione e realizzazione condivisa di progetti urbani.

 

CGMLab

16.30 – 18.30

Cultura
Oltre le barriere: il potenziale inclusivo della cultura

Un CGMLab in cui parleremo di cultura, del suo potenziale inclusivo e di come può essere spazio di confronto tra chi si occupa di welfare culturale e chi promuove l’accessibilità alle attività culturali.
Ospite del CGMLab sarà Filippo Fonsatti, Direttore del Teatro Stabile di Torino, luogo e istituzione importante dell’ecosistema culturale torinese e partner della rete italiana del progetto Europe Beyond Access

Educazione
Comunità educanti senza confini: come disegnare servizi accessibili e universali

Il CGMLab dedicato all’educazione sarà occasione di scambio e riflessione su come i servizi, per bambini e ragazzi, debbano pensarsi come comunità educanti accessibili a tutti e universali.
Con noi ci sarà anche Massimo Conte di Codici Ricerca e Intervento ad aiutarci nella lettura delle esperienze di progettualità e di servizi della ReteCGM che saranno raccontate

Lavoro
L’esperienza di (RI)GENERIAMO: ibridazione tra inserimento lavorativo e contesti profit

Profit e non profit insieme con l’obiettivo di generare nuove economie per rigenerare persone, prodotti e perimetri.
Nel Cgm Lab dedicato al lavoro incontriamo (RI)GENERIAMO, società benefit che promuove una economia inclusiva capace di valorizzare le persone nella loro diversità.
Ospiti del Cgm Lab Daniele Caccherano, Liberitutti Cooperativa Sociale, Luca Pereno e Marco Lucarno, Amministratori Ri-Generiamo

Non autosufficienza
Uscire dall’isolamento. La dimensione urbana accessibile per anziani non autosufficienti

Ospiti di Pandan, Emporio a conduzione Sociale parleremo di inclusione e di accessibilità in una dimensione urbana che permetta agli anziani di preservare l’autonomia utile a vivere il quotidiano.
Le esperienze raccontate mostreranno molteplici possibili risposte a questo bisogno: da quella territoriale, a quella diurna, a quella che integra più proposte, non perdendo mai di vista gli aspetti sociali e sanitari.
Giulio Fornero, coordinatore commissione sanitaria Ordine Medici e Odontoiatri di Torino , introdurrà il CGMLab e ci aiuterà a contestualizzare le esperienze, condividendo alcuni spunti per i possibili scenari futuri.

31 marzo

8.30 Accoglienza presso il Teatro Juvarra

9.00

By Design

Sempre più prodotti e servizi ma anche organizzazioni e politiche sono by design.

By design significa essere esito di schemi progettuali che coinvolgono soggetti diversi e che utilizzano strumenti dedicati per accelerare i processi e amplificare gli impatti (dai canvas ai service blueprint, dalle call agli hackathon). Molte imprese sociali già utilizzano questo approccio di design, ecco perché agli Stati Generali approfondiremo e testeremo il metodo per favorirne un uso efficace e consapevole nelle nostre organizzazioni.

L’obiettivo è che lo sviluppo di CGM – progetti, filiere, veicoli d’investimento – sia sempre più, esso stesso, by design.

 11.30

Ecosistemi dell’innovazione per modelli di sviluppo sostenibili

Daniela Gregnanin | Responsabile della Missione Accelerare l’Innovazione – Obiettivo Pianeta, Compagnia di San Paolo
Elisa Rosso | Strategic Advisor, Torino Social Impact
Stefano Buscaglia | Direttore Generale Fondazione LINKS
Fabrizio Barbiero |  Fondi Europei e Innovazione, Città di Torino
Massimo Beretta Liverani | Attività Istituzionale Fondazione CRT

12.30

By Design: Restituzione workshop

13.00

Conclusioni e saluti

Giuseppe Bruno, Presidente CGM

Il programma

Scopri il programma

Iscrizioni

Per partecipare è necessario iscriversi compilando il form e indicare il CGMLab a cui si desidera partecipare.Iscriviti qui

Dove

Gli Stati Generali si terranno presso il Teatro Juvarra di Torino, ospiti dello storico Circolo degli Amici della Magia.
Per i CGMLab ci sposteremo nelle strutture di tre realtà cooperative di Torino: la Cooperativa Giuliano Accomazzi, Housing Giulia e il cafè Pandàn della Cooperativa Esserci.

Teatro Juvarra, Via Filippo Juvarra 13, Torino Google MapsJTNDaWZyYW1lJTIwc3JjJTNEJTIyaHR0cHMlM0ElMkYlMkZ3d3cuZ29vZ2xlLmNvbSUyRm1hcHMlMkZkJTJGdSUyRjElMkZlbWJlZCUzRm1pZCUzRDFteVIzTE92ZGpzRURTby1qc3NFTFF1UVFJYUhUUjQzdCUyNmVoYmMlM0QyRTMxMkYlMjIlMjB3aWR0aCUzRCUyMjY0MCUyMiUyMGhlaWdodCUzRCUyMjQ4MCUyMiUzRSUzQyUyRmlmcmFtZSUzRQ==

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RINA e CGM: a dieci anni dall’inizio della collaborazione rinnovata la partnership

RINA e CGM

Rinnovata la partnership

A dieci anni dall’inizio della collaborazione tra CGM e RINA, uno dei più importanti enti di certificazione in Italia, abbiamo intervistato Jacopo Ferrando, Genoa & Milan Management System Certification Head.

Si parla del percorso della Rete CGM fin qui, dei cambiamenti delle certificazioni nell’imprenditoria social e del valore aggiunto che un sistema di gestione certificato apporta durante e dopo una pandemia.

Dieci anni di collaborazione tra RINA e la rete CGM rappresentano un bel traguardo.
Quali sono gli elementi fondamentali che hanno permesso di consolidare la partnership?

Assolutamente un importantissimo traguardo. Una chiara evidenza di quanto da sempre RINA cerca di costruire coi propri clienti: una partnership fondata su solide competenze che contribuisca alla nostra crescita e contemporaneamente a quella dei nostri Clienti.

Un decennio fa le Organizzazioni della rete CGM che avevano implementato un Sistema di Gestione ed ottenuto da RINA il relativo riconoscimento erano circa 120 e si parlava quasi esclusivamente di Sistemi di Gestione Qualità (ISO 9001).
Oggi le Cooperative certificate ammontano a 180 e sempre più spesso verifichiamo Sistemi di Gestione integrati in conformità a più norme quali ISO 14001 (ambiente) e ISO 45001 (salute e sicurezza sul lavoro).

Come sono cambiate, se sono cambiate, le certificazioni delle imprese sociali della rete CGM in questo decennio?

Nel tempo si è lavorato insieme per sviluppare e diffondere la cultura dei Sistemi di Gestione: un modello di lavoro che permette di ridurre e controllare i rischi di qualsiasi natura nello svolgimento delle singole attività di ogni giorno. Sfruttando l’esperienza accumulata negli anni, le norme stesse di riferimento sono cambiate nel tempo e sono state revisionate dagli Organismi Internazionali preposti per favorire un approccio sempre più integrato e un’analisi dei rischi applicabili a ciascuna Organizzazione e di qualsiasi natura. Anche le Imprese sociali della rete CGM, nell’implementare i nuovi requisiti, hanno aggiornato i propri sistemi di gestione che risultano oggi sempre più aderenti al proprio contesto.

Il 2020 – a causa della pandemia da Covid-19 – è stato un anno terribile per molte aziende.
Avere i sistemi di gestione certificati ha significato avere una marcia in più per le imprese?

Le norme internazionali, come detto, sono state revisionate nel tempo e in particolare sono stati aggiunti alcuni requisiti in merito alla gestione del cambiamento. Questa terribile pandemia ha causato e causerà anche in futuro profondi cambiamenti nei contesti lavorativi e nei mercati di tutto il mondo. I dati che abbiamo a disposizione dimostrano che le aziende che hanno mantenuto attivo il loro sistema di gestione aziendale, pur nelle difficoltà, sono riuscite a garantire una continuità del business grazie all’organizzazione, alla capacità di reagire tempestivamente ai cambiamenti ed alla competenza delle proprie risorse.

Dall’osservatorio privilegiato di uno dei più importanti enti di certificazione in Italia quale è il RINA, si possono intuire i trend futuri in materia di sistemi di gestione che possono interessare anche alle imprese sociali della rete CGM?

Come detto, il contesto lavorativo e di mercato sta cambiando velocemente e ci si attendono nei prossimi anni grandi investimenti in temi di Sostenibilità Ambientale e di Responsabilità Sociale. Anche nel mondo CGM quindi ci aspettiamo un aumento di Sistemi di Gestione Integrati Qualità, Ambiente e Salute e Sicurezza, ma anche ulteriori passi verso temi di Responsabilità Sociale ed Anticorruzione (SA 8000 ed ISO 37001 ad esempio).

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Due seminari di formazione per i professionisti dei sistemi di gestione e qualità

Impatto della pandemia sul Sistema di Gestione Qualità

È trascorso quasi un anno dal giorno in cui le nostre imprese si sono improvvisamente scontrate con una situazione emergenziale che nessuna organizzazione era pronta ad affrontare. Abbiamo dovuto riorganizzare le priorità, ridefinire gli obiettivi, apprendere nuove modalità di lavoro, supportare i lavoratori. In tutto questo il sistema gestione qualità ha rappresentato e rappresenta tutt’oggi uno dei tasselli da cui (ri)partire per (ri)mettere in moto le nostre imprese.

L’obiettivo dei due seminari formativi è quello di mettere in comune esperienze e di condividere le soluzioni sperimentate perché i successi di un’impresa, così come i fallimenti, possano diventare apprendimento comune, partendo dagli stimoli che possiamo cogliere dalla gestione del sistema qualità.

con FRANCESCA BESCO,
formatrice e consulente sistemi di gestione2 febbraio 9.30 – 12.30
La reattività della direzione rispetto alle modifiche del contesto
Siamo pronti per una strategia del breve periodo?
Ripartire da una valutazione dei rischi reale

16 febbraio 9.30 – 12.30
Le nuove progettualità e la progettazione innovativa dei servizi
La gestione delle risorse diventa ancora più importante e strategica
Il presidio della comunicazione nella nostra organizzazione

Informazioni e costi

6 ore di formazione online
€80 + IVA
simona.taraschi@cgm.coop

ISCRIZIONI QUI

posti limitatiScarica il programma qui

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La cultura come lente per guardare e interrogare il preesistente: ascolta il podcast di Fare e Gestire Cultura

Podcast Fare e Gestire Cultura

Se ti sei perso o vuoi riascoltare il webinar Fare e Gestire Cultura: il ruolo dell’impresa sociale puoi ascoltarlo qui

 

La cultura è sempre più il codice sorgente di una vasta gamma di iniziative economiche e di welfare. Eppure l’impresa sociale non è ancora riuscita ad affermarsi come player in questo campo nonostante la cultura sia uno dei “beni di utilità sociale” che ne definiscono l’identità. Ecco perché è necessario, soprattutto in questa fase, dotarsi di una strategia per far convergere le diverse esperienze e modelli di impresa sociale a base culturale.

Introdotto da
Andrea BIONDELLO | Consigliere Gruppo Cooperativo CGM con delega alla cultura

Sono intervenuti
Irene BONGIOVANNI | Presidente Confcooperative Cultura Turismo Sport
Enrico PESCE | Presidente Consorzio Sociale Il Filo da Tessere
Romina SURACE | Ricercatrice Fondazione Symbola
Paolo VENTURI| Direttore Aiccon

Moderato da
Flaviano ZANDONAI | Open Innovation Manager Gruppo Cooperativo CGM

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Corso executive in Community Management. Nuove prospettive del management cooperativo

Sono aperte le iscrizioni al Corso executive in Community Management “Nuove prospettive del management cooperativo” promosso dal Consorzio Meridia in collaborazione con AICCON Alta FormazioneCGM Gruppo Cooperativo e l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

In un’era in cui la condivisione sta ridefinendo il concetto di economia, welfare e sociale, diventa urgente attivare e rigenerare nuove generazioni d’imprese, luoghi ed economie che necessitano di nuovi facilitatori, ossia di nuove figure organizzative e professionali che contribuiscono a ridefinire i diversi approcci allo “sviluppo di comunità e del territorio”.

Questo è il motivo per cui oggi le imprese sociali, ma anche le amministrazioni pubbliche, si pongono il problema di definire il ruolo dei community manager, figure in grado di agire fra il dentro e il fuori dell’organizzazione per promuovere forme collaborative di innovazione e di ingaggio con le comunità (al plurale) e che hanno a che fare con il complesso tema della leadership nelle imprese sociali, da cui provengono, e nei territori, in cui operano interagendo con altri leader locali, e nei processi di open innovation, che richiedono di ripensare i modelli organizzativi.Clicca qui per maggiori informazioni

Obiettivo

Il corso consente di conseguire una preparazione in grado di formare una figura strategica in grado di disegnare e progettare soluzioni innovative condivise e di implementare servizi personalizzati per rispondere a specifici bisogni.

Sviluppa quindi competenze di co-progettazione, design dei servizi e open innovation e conoscenze per la comprensione del ruolo degli Enti del Terzo Settore all’interno dei nuovi modelli di welfare, nonché per la valutazione dell’impatto sociale generato da un’organizzazione attraverso i propri progetti e attività.

Durata e obbligo di frequenza

Marzo-Maggio 2020

Il corso è articolato in 3 moduli formativi, per un totale di 49 ore di formazione.

Le lezioni saranno svolte nelle seguenti date:

26 e 27 marzo 9.00 – 17.00
22, 23 e 24 aprile 9.00  -17.00
19 e 20 maggio 9.00 – 17.00

Sede delle lezioni

Destinatari, prerequisiti e selezione

Il corso è rivolto a laureati in materie economiche e sociali, nonché diplomati con comprovata esperienza nel Terzo settore e nel mondo cooperativo e professionisti che intendono sviluppare conoscenze e competenze nell’ambito del community management.

Il corso è anche aperto al personale della pubblica amministrazione che intende aggiornarsi professionalmente.

Materiale didattico e attività di tutoraggio

Ogni discente avrà accesso riservato al materiale didattico. L’attività formativa prevede l’assistenza di un tutor d’aula, punto di riferimento per il monitoraggio delle attività e raccordo tra le esigenze dei corsisti e il corpo docente.

Corpo docente

Il corpo docente di livello nazionale è costituito da professionisti e testimonial che porteranno in aula esperienza e competenza distintiva di chi opera nel mondo del Terzo settore e dell’impresa sociale.

Alcuni docenti del corso:

Andrea Baldazzini, collabora con il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’università di Bologna dove svolge attività di ricerca sui temi della territorializzazione dei sistemi di welfare e dell’innovazione nell’ambito dell’imprenditorialità sociale.

Elena Macchioni, ricercatrice presso il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia all’Università di Bologna.

Francesca Battistoni, socio fondatore di Social Seed, laboratorio di innovazione sociale per le imprese sociali e le pubbliche amministrazioni e dottore di ricerca in Policy Design presso lo IUAV.

Nico Cattapan, si occupa di co-progettazione e processi di partecipazione per organizzazioni e per enti pubblici, nell’ambito delle politiche territoriali, attraverso metodologia di design thinking e del design strategico.

Paolo Venturi, direttore di AICCON e The FundRaising School.

Pasquale Bonasora, componente del consiglio direttivo e referente regionale per la Puglia di Labsus – laboratorio per la sussidiarietà.

Piero D’Argento, docente di Management e valutazione dei servizi sociali nel Corso di laurea magistrale in Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali della LUMSA di Taranto.

Serena Miccolis, ricercatrice AICCON e formatrice su temi inerenti l’impatto sociale generato da organizzazioni dell’economia sociale e della cooperazione.

Comitato scientifico: 
Cinzia Gangale consorzio Meridia
Paolo Venturi – direttore Aiccon
Vito Peragine – direttore Dip. Economia e Finanza Uniba

Piano formativo

MODULO I – ore 14

WELFARE: VERSO L’INVESTIMENTO SOCIALE

  • Nuovi modelli di welfare
  • Il ruolo degli ETS nei nuovi modelli di welfare
  • La territorializzazione del welfare: cultura, attori e governance
  • Metodologie di co-progettazione in reti multi-stakeholder

MODULO II – ore 21

INNOVAZIONE SOCIALE NEI SERVIZI TERRITORIALI DI WELFARE

  • Ecosistemi innovativi: strategie e modelli organizzativi emergenti
  • Innovazione Sociale nei servizi territoriali di welfare e forme innovative di finanziamento
  • Design dei servizi e Open Innovation
  • LAB- Come costruire alleanze strategiche innovative
  • Community Management e Leadership: competenze per affrontare il cambiamento
  • Pratiche collaborative tra Cittadini, Pubblica Amministrazione ed ETS.

MODULO III – ore 14

LA VALUTAZIONE DI IMPATTO SOCIALE

  • Che cos’è e come si genera l’impatto sociale: definizione di impatto sociale e rilevanza del concetto; identificare l’obiettivo perseguito; la mappa degli stakeholder e la definizione dell’impact challenge; la catena del valore dell’impatto: dagli output agli outcome
  • Come si misura l’impatto sociale: metriche e indicatori per la misurazione.

Clicca qui per maggiori informazioni

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Welfare, che impresa! Partecipa alla quarta edizione

Welfare, che Impresa! è giunto alla sua Quarta Edizione. Il concorso è promosso da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco, Fondazione Snam, Fondazione CON IL SUD e UBI Banca, a cui si unisce quest’anno Fondazione Peppino Vismara. È confermato anche per questa edizione il contributo scientifico di AICCON e di Tiresia-Politecnico Milano, mentre novità del 2020 sono le adesioni di Impacton e Make a Cube – quest’ultimo si aggiunge agli altri incubatori già partner PoliHub, SocialFare e Campania NewSteel, Hubble-Acceleration Program e G- Factor.PARTECIPA A WELFARE, CHE IMPRESA!

Il concorso  intende premiare e supportare i migliori progetti di welfare promossi da Enti in grado di produrre benefici in termini di sviluppo locale, nei settori:

  • agricoltura sociale;
  • valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio;
  • restituzione alla fruizione collettiva dei beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata per fini di interesse generale e per le comunità locali;
  • soluzioni e servizi diretti a rispondere, in un’ottica di generatività sociale, ai bisogni di cura, socio-assistenziali, sanitari, culturali e formativi delle comunità, anche con il fine di includere soggetti vulnerabili;
  • soluzioni e azioni per la salvaguardia e il miglioramento delle condizioni ambientali e climatiche e/o volte a limitare l’apporto di materia ed energia e di minimizzare scarti e perdite nei processi di produzione e consumo.

I progetti presentati, per meglio rispondere agli obiettivi del Concorso, dovranno

  • avere come obiettivo primario la generazione di impatto sociale, secondo criteri e metriche predeterminate.
  • favorire l’occupazione, in particolare dei giovani e delle categorie svantaggiate
  • essere promuovibili sul territorio attraverso la creazione di reti
  • utilizzare la tecnologia, anche digitale
  • consentire l’elaborazione di un piano prospettico di sostenibilità economica
  • avere già validato la fattibilità, e poter esibire un proof of concept o un prototipo

Premi

  • Al primo classificato andrà un premio di € 40.000
  • Al secondo, terzo e quarto classificati andranno tre premi da € 20.000 a fondo perduto
  • Tutti i progetti vincitori potranno accedere inoltre
    • a un percorso di mentorship individuale e personalizzato erogato dagli Incubatori partner
    • a un finanziamento a tasso zero erogato da UBI Comunità fino a € 50.000 e un conto corrente con canone gratuito per 36 mesi.
  • In questa edizione 2020 sono previsti due ulteriori premi speciali:
    • la possibilità di avviare una campagna di crowdfunding sulla piattaforma ideatre60 di Fondazione Italiana Accenture
    •  l’accesso facilitato allo Scaling Program di Impacton

  Per il bando completo e candidare il proprio progetto: welfarecheimpresa.ideatre60.it

Le candidature sono aperte fino al 27 marzo 2020PARTECIPA A WELFARE, CHE IMPRESA!

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WellFeel. Benessere organizzativo e welfare aziendale. Il 31 gennaio il congresso promosso da ESTE

WellFeel. Benessere organizzativo e welfare aziendale

 

L’evento, promosso da ESTE, si terrà il prossimo 31 gennaio 2020. Tra i relatori anche Martina Tombari, responsabile divisione sviluppo CGM e cgmwelfare

Cosa significa oggi ‘stare bene al lavoro’?

Negli ultimi anni le imprese si sono orientate verso pratiche che contribuiscono a migliorare le condizioni di lavoro dei propri collaboratori, ispirate innanzitutto dalla comprovata relazione causale tra benessere organizzativo, maggiore produttività e migliori performance dei collaboratori.

Lo scenario socio-economico e in particolare la crisi dello stato sociale tradizionale, insieme con i recenti incentivi fiscali introdotti dalla Legge di Stabilità 2016, hanno offerto impulso alle pratiche di Welfare Aziendale in particolare, e l’erogazione di benefit e servizi da parte delle imprese rappresenta oggi un leva decisiva per un nuovo modello di retribuzione.
Eppure c’è ancora margine per innovare e i territori da esplorare in ambito di benessere organizzativo sono ancora sterminati: la digitalizzazione ha messo a disposizione nuovi strumenti a supporto del lavoro, che oggi più che mai risulta svincolato da limiti di tempo e luogo. Il lavoro non è più un posto e non ha più un orario, è potenzialmente sempre e ovunque, a patto di poter contare su device tecnologici che ci connettono con persone e rendono accessibili informazioni.

L’avvento del Social Business ha ispirato inoltre un nuovo modo di fare impresa, orientato a produrre vantaggio sociale anziché limitarsi alla massimizzazione dei profitti. L’impresa è chiamata a rispondere delle proprie scelte gestionali di fronte ai propri stakeholder, in primis a quelli interni. La governance diventa antropocentrica e, in perfetto stile olivettiano, si fa prima garante del benessere psico-fisico dei propri collaboratori, promuovendo attività e servizi dedicati alla cura delle persone, allo ‘stare bene’ tout-court, dentro e fuori l’impresa. La nuova frontiera del benessere abbatte le novecentesche distinzioni tra tempo di vita e tempo di lavoro e, paradossalmente, tra vita e lavoro stesso, all’insegna di una società liquida che non è impresa e non è famiglia, ma è comunità.Al convegno interverrà anche Martina  Tombari, responsabile divisione sviluppo CGM, che parlerà del nuovo modello di welfare pubblico, territoriale, aziendale.  promosso da cgmwelfare.Programma WellFeelcgmwelfare

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Gestire un’impresa sociale

Gestire un’impresa sociale: gli scenari del welfare, le organizzazioni non profit, le normative, le economie

In programma in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano il corso di ALTA FORMAZIONE, promosso da Consorzio SIR.

Tra i relatori

Francesco Abbà, Presidente CGM Finance, e Flaviano Zandonai, Open Innovation Manager Gruppo Cooperativo CGM.

Obiettivi

Il corso intende promuovere una conoscenza degli aspetti più rilevanti nella gestione efficace di imprese sociali  e si pone l’obiettivo di formare operatori in grado di approcciare in modo competente e consapevole funzioni di coordinamento e direzione.

 Destinatari

Il corso si rivolge a:

  • operatori, quadri e coordinatori di imprese sociali (Cooperative sociali, Associazioni, Fondazioni, ecc.) che intendono migliorare le proprie conoscenze e competenze nella gestione dell’impresa sociale;
  • neo laureati in discipline sociali, economiche, giuridiche, che intendono formarsi per operare in imprese sociali con funzioni di secondo

 Metodo e articolazione

Il corso è articolato in 20 incontri di 4 ore ciascuno il venerdì dalle 14 alle 18, dal 10 gennaio 2020 a maggio 2020  e due sabati mattino tra gennaio e marzo. Tra aprile e giugno, per i partecipanti interessati sarà possibile attivare degli stage presso Organizzazioni della cooperazione sociale, dell’associazionismo e del volontariato per sperimentare sul campo quanto trattato durante il corso.

I contenuti del corso

Gli scenari dei bisogni sociali e delle risposte nell’odierno welfare

  • I bisogni sociali: mutamenti e caratteristiche
  • Il welfare italiano: ieri, oggi, domani. Politiche sociali e servizi
  • Azione solidale e sviluppo del Terzo Settore
  • L’impresa sociale nel mercato dei servizi: caratteristiche italiane e confronto internazionale
  • Quali teorie economiche per l’impresa sociale

 I quadri normativi

  • La normativa del Terzo settore
  • Le relazioni pubblico – privato
  • Il sistema degli accreditamenti
  • La responsabilità sociale e la responsabilità individuale
  • I contratti di lavoro nelle attività dell’impresa sociale

 I quadri organizzativi

  • Modelli organizzativi delle imprese sociali: le governance
  • Gestire gruppi di lavoro. Relazioni di collaborazione interne e gestione del volontariato
  • La gestione finanziaria di un’Impresa sociale: possibilità e prodotti
  • Dalla definizione del budget alla rendicontazione
  • Valutare l’efficacia, valutare l’efficienza
  • Collaborare e competere: l’organizzazione flessibile
  • La comunicazione sociale
  • La tutela del lavoro e delle attività delle imprese sociali

 

Consorzio SIR – sito web

Consorzio SIR – sito webProgramma e costi

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Dalla negoziazione alla convergenza: Linee guida per un uso intelligente della finanza nell’impresa sociale

Dalla negoziazione alla convergenza: Linee guida per un uso intelligente della finanza nell’impresa sociale

E’ stato presentato in occasione della XIV Convention CGM il rapporto dal titolo Dalla negoziazione alla convergenza: Linee guida per un uso intelligente della finanza nell’impresa sociale a firma di Francesco Abbà, Paolo Venturi e Flaviano Zandonai.

Un paper sull’attuale situazione del rapporto tra domanda e offerta all’interno della rete CGM.

Introduzione

Negli ultimi anni la finanza ha assunto una crescente centralità nel dibattito sull’impresa sociale, risultando spesso un argomento divisivo.

Da una parte coloro che riconoscono in questa risorsa la principale leva per accompagnare una nuova stagione di sviluppo dell’impresa sociale più capital intensive.

Dall’altra posizioni che invece sostengono non solo una minore rilevanza della finanza, ma soprattutto il rischio che essa rappresenti, in particolare in varianti come l’impact investing, una sorta di cavallo di troia per colonizzare il campo dell’impresa sociale imponendo logiche e strumenti dell’economia mainstream lontani, se non opposti, rispetto alle peculiarità di queste imprese. Con questo contributo non s’intende parteggiare per l’una o per l’altra posizione.

L’obiettivo piuttosto è di proporre linee guida strategiche e gestionali che possano aiutare le imprese sociali a utilizzare in modo intelligente le risorse finanziarie oggi disponibili.

Collana “I Quaderni dell’Economia Civile” n.7 di Francesco Abbà (CGM Finance), Paolo Venturi (AICCON) e Flaviano Zandonai (Gruppo Cooperativo CGM).

LEGGI IL PAPER