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“Connessioni e Ibridazioni”: la seconda tappa del focus educazione

Si è tenuta a Torino il 4 dicembre la seconda tappa dei focus a tema Educazione. Sotto i riflettori, la tematica delle contaminazioni e connessioni tra area educativa e altri settori di intervento.

Ci ha aiutato nello scambio di spunti e di idee anche il prof. Cristian Campagnaro, docente associato in Design del Prodotto al Politecnico di Torino che ha sollecitato l’attenzione soprattutto su processi partecipativi allargati che vedano la costruzione di reti in cui tutti, ovvero fruitori, gestori e cittadinanza, possano diventare beneficiari dell’intervento a diversi livelli; dove l’esito principale attiene i beni relazionali, i processi di cambiamento messi in atto, ancora prima del prodotto o del servizio in sé.

Le quattro esperienze oggetto di scambio hanno messo in evidenza nuovi modi di collaborazione tra area educativa e territorio (cooperativa Accomazzi di Torino), tra area 0-3 e ambiente (Agriasilo Oasi La Valle del consorzio Il Picchio di Ascoli Piceno), tra bambini e anziani (asilo nido e Casa dei Tigli della cooperativa Genera di Milano) e tra area educativa e servizio sanitario (Progetto Scommettiamo sui Giovani al quale collabora la cooperativa Coccinella di Trento).

Ci siamo portati a casa la consapevolezza che spesso utilizziamo linguaggi simili anche in contesti diversi” – così Venusia Vitale, responsabile dell’area infanzia della cooperativa Accomazzi di Torino – “questo ci porta a guardare la sfida del dialogo tra mondi diversi come necessaria e urgente per il prossimo futuro”.

Su questa scia anche le parole di Melissa Ficiarà della cooperativa Paolo Babini di Forlì:  “Aprire uno spiraglio su un processo di partecipazione con altri mondi non è sempre scontato, ma è una competenza che dovremo necessariamente acquisire. Dovremo aggiungere le competenze di giovani architetti, designer, antropologi alle figure pedagogiche che lavorano nelle nostre imprese sociali per una contaminazione generativa che inneschi processi di cambiamento e innovazione diversi da quanto siamo in grado di fare da soli”.

I partecipanti al focus sono rientrati nei loro territori con la consapevolezza ancora più forte che l’apertura a nuove collaborazioni, a nuovi dialoghi con mondi anche molto diversi da quello educativo è certamente foriera di apprendimenti reciproci in cui tutte le parti in gioco ne possono trarre beneficio.

A questo punto non ci resta che dare a tutti l’appuntamento al prossimo focus, previsto a Milano il 13 febbraio 2020, che avrà come tema centrale l’educazione digitale nella fascia 0-6.

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