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Innovazione sociale e buone pratiche di conciliazione vita-lavoro

E’ stato presentato venerdì 21 a Bruxelles il report  Innovazione sociale e buone pratiche di conciliazione vita-lavoro”  a cura di AICCON nell’ambito del progetto MASP – Master Parenting in work and life.

Il report intende offrire un contributo scientifico alla riflessione sui possibili percorsi per costruire e implementare politiche e strumenti di conciliazione vita-lavoro nelle istituzioni pubbliche e private, con particolare riferimento al target dei neo-genitori e, più nello specifico, delle mamme.

 

Scarica il Report

 

La presente ha ricevuto un sostegno finanziario dal programma dell’Unione europea per l’occupazione e l’innovazione sociale “EaSI” (2014-2020).

Esclusione di responsabilità
Le informazioni, la documentazione e i dati contenuti in questo documento sono di esclusiva responsabilità dell’autore e non riflettono necessariamente il parere della Commissione europea. La Commissione europea non è responsabile per l’uso che può essere fatto delle informazioni qui contenute.

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Corso executive in Community Management. Nuove prospettive del management cooperativo

Sono aperte le iscrizioni al Corso executive in Community Management “Nuove prospettive del management cooperativo” promosso dal Consorzio Meridia in collaborazione con AICCON Alta FormazioneCGM Gruppo Cooperativo e l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

In un’era in cui la condivisione sta ridefinendo il concetto di economia, welfare e sociale, diventa urgente attivare e rigenerare nuove generazioni d’imprese, luoghi ed economie che necessitano di nuovi facilitatori, ossia di nuove figure organizzative e professionali che contribuiscono a ridefinire i diversi approcci allo “sviluppo di comunità e del territorio”.

Questo è il motivo per cui oggi le imprese sociali, ma anche le amministrazioni pubbliche, si pongono il problema di definire il ruolo dei community manager, figure in grado di agire fra il dentro e il fuori dell’organizzazione per promuovere forme collaborative di innovazione e di ingaggio con le comunità (al plurale) e che hanno a che fare con il complesso tema della leadership nelle imprese sociali, da cui provengono, e nei territori, in cui operano interagendo con altri leader locali, e nei processi di open innovation, che richiedono di ripensare i modelli organizzativi.Clicca qui per maggiori informazioni

Obiettivo

Il corso consente di conseguire una preparazione in grado di formare una figura strategica in grado di disegnare e progettare soluzioni innovative condivise e di implementare servizi personalizzati per rispondere a specifici bisogni.

Sviluppa quindi competenze di co-progettazione, design dei servizi e open innovation e conoscenze per la comprensione del ruolo degli Enti del Terzo Settore all’interno dei nuovi modelli di welfare, nonché per la valutazione dell’impatto sociale generato da un’organizzazione attraverso i propri progetti e attività.

Durata e obbligo di frequenza

Marzo-Maggio 2020

Il corso è articolato in 3 moduli formativi, per un totale di 49 ore di formazione.

Le lezioni saranno svolte nelle seguenti date:

26 e 27 marzo 9.00 – 17.00
22, 23 e 24 aprile 9.00  -17.00
19 e 20 maggio 9.00 – 17.00

Sede delle lezioni

Destinatari, prerequisiti e selezione

Il corso è rivolto a laureati in materie economiche e sociali, nonché diplomati con comprovata esperienza nel Terzo settore e nel mondo cooperativo e professionisti che intendono sviluppare conoscenze e competenze nell’ambito del community management.

Il corso è anche aperto al personale della pubblica amministrazione che intende aggiornarsi professionalmente.

Materiale didattico e attività di tutoraggio

Ogni discente avrà accesso riservato al materiale didattico. L’attività formativa prevede l’assistenza di un tutor d’aula, punto di riferimento per il monitoraggio delle attività e raccordo tra le esigenze dei corsisti e il corpo docente.

Corpo docente

Il corpo docente di livello nazionale è costituito da professionisti e testimonial che porteranno in aula esperienza e competenza distintiva di chi opera nel mondo del Terzo settore e dell’impresa sociale.

Alcuni docenti del corso:

Andrea Baldazzini, collabora con il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’università di Bologna dove svolge attività di ricerca sui temi della territorializzazione dei sistemi di welfare e dell’innovazione nell’ambito dell’imprenditorialità sociale.

Elena Macchioni, ricercatrice presso il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia all’Università di Bologna.

Francesca Battistoni, socio fondatore di Social Seed, laboratorio di innovazione sociale per le imprese sociali e le pubbliche amministrazioni e dottore di ricerca in Policy Design presso lo IUAV.

Nico Cattapan, si occupa di co-progettazione e processi di partecipazione per organizzazioni e per enti pubblici, nell’ambito delle politiche territoriali, attraverso metodologia di design thinking e del design strategico.

Paolo Venturi, direttore di AICCON e The FundRaising School.

Pasquale Bonasora, componente del consiglio direttivo e referente regionale per la Puglia di Labsus – laboratorio per la sussidiarietà.

Piero D’Argento, docente di Management e valutazione dei servizi sociali nel Corso di laurea magistrale in Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali della LUMSA di Taranto.

Serena Miccolis, ricercatrice AICCON e formatrice su temi inerenti l’impatto sociale generato da organizzazioni dell’economia sociale e della cooperazione.

Comitato scientifico: 
Cinzia Gangale consorzio Meridia
Paolo Venturi – direttore Aiccon
Vito Peragine – direttore Dip. Economia e Finanza Uniba

Piano formativo

MODULO I – ore 14

WELFARE: VERSO L’INVESTIMENTO SOCIALE

  • Nuovi modelli di welfare
  • Il ruolo degli ETS nei nuovi modelli di welfare
  • La territorializzazione del welfare: cultura, attori e governance
  • Metodologie di co-progettazione in reti multi-stakeholder

MODULO II – ore 21

INNOVAZIONE SOCIALE NEI SERVIZI TERRITORIALI DI WELFARE

  • Ecosistemi innovativi: strategie e modelli organizzativi emergenti
  • Innovazione Sociale nei servizi territoriali di welfare e forme innovative di finanziamento
  • Design dei servizi e Open Innovation
  • LAB- Come costruire alleanze strategiche innovative
  • Community Management e Leadership: competenze per affrontare il cambiamento
  • Pratiche collaborative tra Cittadini, Pubblica Amministrazione ed ETS.

MODULO III – ore 14

LA VALUTAZIONE DI IMPATTO SOCIALE

  • Che cos’è e come si genera l’impatto sociale: definizione di impatto sociale e rilevanza del concetto; identificare l’obiettivo perseguito; la mappa degli stakeholder e la definizione dell’impact challenge; la catena del valore dell’impatto: dagli output agli outcome
  • Come si misura l’impatto sociale: metriche e indicatori per la misurazione.

Clicca qui per maggiori informazioni

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Welfare, che impresa! Partecipa alla quarta edizione

Welfare, che Impresa! è giunto alla sua Quarta Edizione. Il concorso è promosso da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco, Fondazione Snam, Fondazione CON IL SUD e UBI Banca, a cui si unisce quest’anno Fondazione Peppino Vismara. È confermato anche per questa edizione il contributo scientifico di AICCON e di Tiresia-Politecnico Milano, mentre novità del 2020 sono le adesioni di Impacton e Make a Cube – quest’ultimo si aggiunge agli altri incubatori già partner PoliHub, SocialFare e Campania NewSteel, Hubble-Acceleration Program e G- Factor.PARTECIPA A WELFARE, CHE IMPRESA!

Il concorso  intende premiare e supportare i migliori progetti di welfare promossi da Enti in grado di produrre benefici in termini di sviluppo locale, nei settori:

  • agricoltura sociale;
  • valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio;
  • restituzione alla fruizione collettiva dei beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata per fini di interesse generale e per le comunità locali;
  • soluzioni e servizi diretti a rispondere, in un’ottica di generatività sociale, ai bisogni di cura, socio-assistenziali, sanitari, culturali e formativi delle comunità, anche con il fine di includere soggetti vulnerabili;
  • soluzioni e azioni per la salvaguardia e il miglioramento delle condizioni ambientali e climatiche e/o volte a limitare l’apporto di materia ed energia e di minimizzare scarti e perdite nei processi di produzione e consumo.

I progetti presentati, per meglio rispondere agli obiettivi del Concorso, dovranno

  • avere come obiettivo primario la generazione di impatto sociale, secondo criteri e metriche predeterminate.
  • favorire l’occupazione, in particolare dei giovani e delle categorie svantaggiate
  • essere promuovibili sul territorio attraverso la creazione di reti
  • utilizzare la tecnologia, anche digitale
  • consentire l’elaborazione di un piano prospettico di sostenibilità economica
  • avere già validato la fattibilità, e poter esibire un proof of concept o un prototipo

Premi

  • Al primo classificato andrà un premio di € 40.000
  • Al secondo, terzo e quarto classificati andranno tre premi da € 20.000 a fondo perduto
  • Tutti i progetti vincitori potranno accedere inoltre
    • a un percorso di mentorship individuale e personalizzato erogato dagli Incubatori partner
    • a un finanziamento a tasso zero erogato da UBI Comunità fino a € 50.000 e un conto corrente con canone gratuito per 36 mesi.
  • In questa edizione 2020 sono previsti due ulteriori premi speciali:
    • la possibilità di avviare una campagna di crowdfunding sulla piattaforma ideatre60 di Fondazione Italiana Accenture
    •  l’accesso facilitato allo Scaling Program di Impacton

  Per il bando completo e candidare il proprio progetto: welfarecheimpresa.ideatre60.it

Le candidature sono aperte fino al 27 marzo 2020PARTECIPA A WELFARE, CHE IMPRESA!

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Eventi Project

Seminario Europeo Per il Progetto MASP

Si terrà venerdì 21 febbraio a Bruxelles il seminario europeo “Verso un piano di azione europeo per attuare il pilastro europeo dei diritti sociali: conciliazione vita- lavoro” per il progetto MASP – Master Parenting in Work and Life di cui siamo partner.

Il progetto MASP

Il progetto MASP – Master Parenting in Work and Life è un progetto finanziato dall’UE finalizzato non solo ad aiutare le persone a conciliare l’equilibrio tra la propria vita e l’occupazione, ma anche a incentivare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.

Gli obiettivi specifici sono:

  • sviluppare e testare una strategia di work-life balance innovativa incentrata su due programmi: uno dedicato alle donne disoccupate l’altro rivolto alle imprese e ai loro lavoratori;
  • migliorare le capacità e le conoscenze degli attori chiave coinvolti nel processo di conciliazione tra lavoro e vita privata al fine di renderli più consapevoli e implementare misure innovative;
  • sviluppare una partnership multilivello e multi stakeholder sostenibile al fine di creare un modello integrato di intervento;
  • promuovere la conoscenza e la condivisione di esperienze tra i diversi soggetti partecipanti;
  • facilitare l’accesso alle informazioni sui diritti di protezione sociale attraverso la creazione di “kit genitoriali” che includeranno schede  informative, la guida MASP, le credenziali per l’accesso ad una piattaforma digitale.

Il Partenariato del progetto MASP

Lead partner

  • Comune di Milano

Partner

  • Agenzia del Lavoro della Provincia Autonoma di Trento – ITALIA
  • AFOL Metropolitana – ITALIA
  • Associazione BIN ITALIA – ITALIA
  • API (associazione piccole medie imprese) – ITALIA
  • Gruppo Cooperativo CGM – ITALIA
  • EUROSMAC
  • LBV (maam Life Based Learning)
  • REVES Network
  • AICCON

Il Seminario

Nonostante una serie di recenti iniziative a livello europeo e negli stati membri, i genitori – e in particolare le mamme – continuano ad affrontare difficoltà a conciliare (e ad accedere) lavoro e famiglia. Inoltre, il tasso di impiego femminile è ancora molto basso rispetto a quello maschile (11,6% nel 2018). Rispetto al part-time, il divario tra donne e uomini con bambini è ancora più alto (30,8%).

Oltre tutto, alcune politiche e iniziative di conciliazione a volte falliscono visto che non corrispondono alla vita reale di molti genitori – delle realtà che possono essere anche molto diverse in base alla tipologia delle famiglie, disoccupazione, mancanza di competenze, disabilità ecc. Il pilastro europeo dei diritti sociali include un numero di principi che potrebbero rafforzare i diritti delle madri e dei padri.

Questo seminario europeo invita le città e le regioni, i lavoratori, sindacati, l’economia sociale, la società civile, rappresentanti delle istituzioni europee e altre organizzazioni e persone interessate a:

  • scoprire le buone pratiche delle città e regioni e delle imprese della società civile nella promozione della conciliazione vita-lavoro con un focus particolare (ma non esclusivo) su alcuni gruppi come disoccupati e donne senza qualifica professionale;
  • discutere nuovi modelli di conciliazione e “sinergia vita-lavoro” che vanno oltre azioni individuali e promuovono la cooperazione tra genitori, governi locali e amministrazioni, imprese sociali, società civile e altri player;
  • riflettere su azioni concrete da proporre alla nuova Commissione e al parlamento europeo per attuare il pilastro europeo dei diritti sociali.

Scopri il programma

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La presente pubblicazione ha ricevuto un sostegno finanziario dal programma dell’Unione europea per l’occupazione e l’innovazione sociale “EaSI” (2014-2020).

Esclusione di responsabilità

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Educazione Eventi Formazione

“Educazione digitale e innovazione nella fascia 0-6”: la terza tappa del focus educazione

Una una giornata intensa e ricca di stimoli grazie a Stripes Coop. Sociale Onlus.

Guardare, toccare e sperimentare diversi tipi di tecnologie e di linguaggi digitali, condividendo alcuni punti fermi: il digitale rappresenta un metodo di apprendimento, nulla va a togliere ad altri strumenti e metodologie, ma consente di ampliare la possibilità del bambino di dialogare, di sperimentare nuovi linguaggi, nuove emozioni. Tutto ciò sviluppato in modo che possa essere inclusivo per tutti i bambini anche con disabilità, focalizzandosi su linguaggi non verbali.

Importantissimo è il ruolo delle figure educative che devono accompagnare e supervisionare i bambini nelle loro scoperte. Per questo non ci si può improvvisare esperti: è necessaria un’adeguata formazione specialistica per poter acquisire competenze e consapevolezza utili a rendere gli strumenti digitali amplificatori di emozioni, casse di risonanza delle scoperte e supporto alla fantasia dei bambini.